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"Subiscono una tassazione di quasi il 60% del reddito lordo prodotto dalle banche". Panetta (Bankitalia): "L'Italia può contare su alcuni punti di forza, ma non può esserci eccessivo ottimismo".
"Subiscono una tassazione di quasi il 60% del reddito lordo prodotto dalle banche". Panetta (Bankitalia): "L'Italia può contare su alcuni punti di forza, ma non può esserci eccessivo ottimismo".
In Italia, i risparmiatori subiscono "una pesante tassazione che spesso li orienta ad investire all'estero", per cui le tasse devono essere ridotte. Così il Presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, intervenendo all'Assemblea dell'Associazione.
Oggi, aggiunge Patuelli, "i risparmiatori che investono a medio e lungo termine subiscono una tassazione di quasi il 60% del reddito lordo prodotto dalle banche: si sommano l'Ires, l'addizionale del 3,5% e quelle locali, la cedolare secca sui dividendi, l'Irap, l'Imu e l'imposta del bollo". Il risparmio che viene investito in strumenti di liquidità delle banche è fondamentale per l'erogazione dei prestiti, prosegue.
"L'Italia deve essere fra i protagonisti della nuova Commissione europea, con una importante responsabilità in materia economica e una Vicepresidenza", continua Patuelli.
Sono necessari provvedimenti a favore del lavoro giovanile e del patrimonio delle imprese, prosegue Patuelli, "è fondamentale un'economia più patrimonialmente solida in tutti i settori: chiediamo che venga ripensata l'Ace per favorire le imprese a rafforzare le solidità indispensabili per nuovi investimenti".
"L'Italia - dice ancora il Presidente dell'Abi - deve sviluppare nuovi progetti per favorire le iniziative economiche e di lavoro dei giovani, non solo per l'acquisto della prima casa, per fornire ai giovani più possibilità di lavoro qualificato, competitive con quelle degli altri Stati europei".
In Italia, dice il Governatore di Bankitalia Fabio Panetta, "nel primo trimestre di quest'anno la crescita è stata anche da noi dello 0,3 per cento, e sarebbe rimasta dello stesso ordine di grandezza nel secondo", inoltre "continua l'espansione dei servizi, soprattutto quelli legati al turismo, mentre perdura la debolezza della manifattura. Per il complesso del 2024 le previsioni di Consensus Economics indicano una crescita dello 0,8 per cento".
L'economia, continua Panetta, cresce "a ritmi moderati" e può fare perno "sull'irrobustimento delle imprese, la solida posizione finanziaria delle famiglie e la forza delle banche". Sono tutti fattori che "ci consentono di guardare avanti con fiducia, ma non devono indurre a un eccessivo ottimismo". "La solidità delle banche rappresenta oggi un elemento di forza del nostro sistema produttivo".
In un "contesto globale instabile e incerto l'economia italiana conferma un'ottima tenuta, gli andamenti macroeconomici sono positivi", dice il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, partecipando all'Assemblea dell'Abi, spiegando che "negli ultimi 3 anni l'andamento della crescita è stato piu' sostenuto da altri paesi dell'area euro. I dati del primo trimestre sono in continuità con questo. Il rialzo del pil dello 0,3% è confortante perchè ad oggi la crescita acquisita sarebbe già pari allo 0,6 e salirebbe allo 0,9% se le stime del governatore fossero confermate". L'obiettivo stabilito dal Def di raggiungere la crescita del Pil dell'1% per il 2024 "è a ampiamente alla nostra portata", continua il Ministro, per il quale è un target "basato su criteri ragionevoli e di responsabilità".
"Non serve una manovra lacrime e sangue ma una seria politica di controllo della spesa pubblica" perché l'Italia non si trovi più nella condizione di "Paese sempre sotto esame", dice ancora Giorgetti, secondo cui si tratta di un "obiettivo raggiungibile e da conseguire con determinazione". L'Italia, ricorda il Ministro dell'Economia e delle Finanze, ha già avuto il riconoscimento dei suoi sforzi da parte "dei risparmiatori italiani ed esteri" grazie alla sottoscrizione del Btp Valore.