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Segnalati due casi in Lombardia. Il Prof. Walter Ricciardi: "Non c'è un'emergenza vera e propria, i casi sono ancora numericamente limitati".
Segnalati due casi in Lombardia. Il Prof. Walter Ricciardi: "Non c'è un'emergenza vera e propria, i casi sono ancora numericamente limitati".
C'è l'ottavo morto, in Italia, per l'infezione da West Nile: un 72enne è deceduto all'Ospedale di Caserta, dove si trovava ricoverato. L'uomo, originario di Maddaloni (Ce) come un'altra delle quattro vittime campane, presentava malattie pregresse e un quadro clinico difficile.
Nel Lazio, il virus ha causato tre morti. Nel frattempo, evidenzia Federfarma, sono in aumento le vendite di prodotti antizanzare, fondamentali per fare prevenzione.
Altri due contagi sono stati diagnosticati in Lombardia: nello specifico, si tratta di una 38enne a Milano e una 66enne a Pavia, e solo quest'ultima è ricoverata. In Lombardia, la sorveglianza e il contenimento del virus sono basati su un sistema integrato coordinato tra Regione, Ats locali, Comuni e Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna.
"Non c'è un'emergenza vera e propria: i casi sono ancora numericamente limitati", ma le Amministrazioni Pubbliche "devono intervenire con disinfestazioni sistematiche, da programmare e avviare già a partire da maggio. Dobbiamo impedire con ogni mezzo che le zanzare possano moltiplicarsi". Così, in un'intervista rilasciata al quotidiano "Il Messaggero", il Prof. Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all'Università Cattolica.
Nel Lazio, il Governatore Francesco Rocca ha stanziato un milione di euro per incentivare i sindaci a fare le disinfestazioni. "Alcuni comuni sono ancora in ritardo. Così non avranno più scuse", ha detto Rocca. La Regione non ha fatto sapere quali siano i Comuni inadempienti, ma adesso bisogna recuperare il tempo perduto. Le zanzare, che fanno da vettori, sono alla base della diffusione del virus, che può contagiare persone fragili.
La Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) ha attivato la propria rete di ospedali sentinella su tutto il territorio nazionale per supportare il monitoraggio della febbre West Nile, in seguito ai recenti focolai registrati in diverse aree del Paese. Un’azione concreta per garantire una sorveglianza precoce e coordinata dei casi e contribuire alla sicurezza dei cittadini, in collaborazione con le autorità sanitarie regionali e nazionali.
“La rete delle aziende sanitarie è pronta a fare la sua parte. Con l’attivazione degli ospedali sentinella, mettiamo a disposizione un’infrastruttura di monitoraggio capillare e affidabile, che ha già dimostrato la sua efficacia durante la pandemia da Covid-19”, spiega Giovanni Migliore, presidente Fiaso. “L’obiettivo è duplice: proteggere i cittadini con una risposta tempestiva e supportare gli operatori sanitari con dati aggiornati e strumenti di lettura dei fenomeni epidemiologici emergenti”.
Negli ultimi anni, il panorama delle malattie infettive sta cambiando rapidamente: l’estate non è più una stagione esente da rischi. I cambiamenti climatici, la diffusione di nuovi insetti vettori, l’intensificarsi dei flussi turistici e migratori e la velocità degli spostamenti internazionali stanno favorendo la comparsa di virus in territori e stagioni prima considerate sicure.
“Le zanzare che proliferano nei mesi caldi, soprattutto in aree costiere o lacustri – sottolinea Silvio Tafuri, consulente scientifico network sentinella Fiaso, Ordinario di Igiene Università degli Studi di Bari – sono vettori del virus West Nile e altre arbovirosi, che in alcuni casi può determinare forme cliniche gravi, soprattutto nei soggetti più fragili”.
In assenza di un sistema nazionale unificato di allerta rapida, le aziende sanitarie rappresentano una rete strategica per la sorveglianza e l’intercettazione precoce dei segnali di allarme. Gli ospedali, grazie ai servizi di pronto soccorso, ai laboratori e all’osservazione clinica quotidiana, sono un presidio fondamentale per rilevare tempestivamente i casi sospetti.
“Con questa iniziativa – conclude il presidente Migliore – Fiaso ribadisce il valore della rete delle aziende sanitarie e ospedaliere come presidio attivo, dinamico e diffuso, in grado di affrontare le sfide del presente con tempestività e organizzazione. Il sistema sanitario è vigile, e le istituzioni sono al lavoro per garantire prevenzione, trasparenza e sicurezza. La fiducia si costruisce così: facendo squadra e agendo in anticipo”.