Wsj: prigionieri ucraini abusati nelle carceri russe, "nessuna pietà per loro"

Sono costretti a trattamenti duri, con scosse elettriche sui genitali, botte con vari strumenti per capire quale sia il più doloroso e il rifiuto delle cure mediche, per indurre alla cancrena e costringere alle amputazioni.

(Prima Pagina News)
Martedì 11 Febbraio 2025
Roma - 11 feb 2025 (Prima Pagina News)

Sono costretti a trattamenti duri, con scosse elettriche sui genitali, botte con vari strumenti per capire quale sia il più doloroso e il rifiuto delle cure mediche, per indurre alla cancrena e costringere alle amputazioni.

"Siate crudeli, non abbiate pietà" dei prigionieri provenienti dall'Ucraina: è questo il messaggio che da circa tre anni circola nelle carceri russe.

Stando a quanto ricostruito dal Wall Street Journal, che ha raccolto informazioni da tre ex funzionari carcerari che hanno testimoniato davanti alla Corte Penale Internazionale e sono stati inseriti nel programma protezione testimoni, le guardie hanno ricevuto l'ordine di non applicare le normali procedure nei confronti dei prigionieri ucraini: nessuna limitazione alla violenza e stop all'uso delle bodycam, che di regola dovrebbero essere usate nelle carceri russe.

Queste indicazioni hanno dato il via ad un trattamento duro, che prevede scosse elettriche sui genitali dei prigionieri fino a quando le batterie non si saranno esaurite, botte con l'uso di vari strumenti per capire quale sia il più doloroso, e anche il rifiuto delle cure mediche, in modo da indurre i feriti alla cancrena e costringerli all'amputazione.


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