Crosetto: "L'Ue deve essere compatta, non limitarsi a scegliere nomi"

"Il tema, mai come oggi, è scegliere il programma del prossimo governo della prossima Unione Europea".

(Prima Pagina News)
Martedì 18 Giugno 2024
Roma - 18 giu 2024 (Prima Pagina News)

"Il tema, mai come oggi, è scegliere il programma del prossimo governo della prossima Unione Europea".

“Da troppo tempo non discutiamo del nostro sviluppo economico e industriale, della nostra stessa sopravvivenza. Scelte come il Green deal vanno ribaltate”.

A dirlo, al Sole 24 Ore, è il Ministro della Difesa, Guido Crosetto.

In seguito alle Elezioni Europee, i Capi di Stato e di Governo dei 27 Paesi Ue sono in riunione a Bruxelles: “La futura Commissione europea e il futuro assetto delle istituzioni europee – dichiara Crosetto -, in questo momento non hanno bisogno di velocità, ma hanno bisogno di compattezza, hanno bisogno di ragionamento, hanno bisogno di profondità.

Il tema non è – e non dovrebbe esserlo mai, in verità – nominalistico, cioè, limitarsi scegliere dei nomi, per quanto importanti o altisonanti possano essere. Il tema, mai come oggi, è scegliere il programma del prossimo governo della prossima Unione europea. Il problema fondamentale non è dire ‘Facciamo presto, facciamo prestò. Il punto non è esibire la scelta di nomi fatti in un giorno, la cosa fondamentale è capire quale sarà il percorso che vogliamo far intraprendere all’Europa nei prossimi anni”. 

“Abbiamo problematiche aperte – prosegue – di cui non si è più parlato da troppo tempo: riguardano il nostro sviluppo economico, il nostro sviluppo industriale, lo sviluppo della nostra stessa sopravvivenza come continente. Per citarne uno, la dipendenza europea dalla Cina”.

 Molti credono che la nuova Commissione rimetterà in discussione il “Green deal”. Secondo il Ministro della Difesa, “l’Europa si è concentrata sulla produzione di regole sempre più cavillose e sofisticate piuttosto che incentivare la ricerca, le tecnologie più innovative e per questo siamo diventati una sorta di grande agenzia della normazione, interessata solo a costruire potere regolatorio. Così facendo – continua – le aziende sono scappate all’estero ed abbiamo messo in crisi la ricerca e l’innovazione europea regalandone il primato prima agli Stati Uniti e adesso alla Cina. Una scelta insieme miope e folle che va completamente ribaltata. Francamente, i socialisti ‘alla Timmermans’ non vorrei vederli più alla guida dell’Unione”.

Per Crosetto, “in questi anni abbiamo trasformato l’Europa in un luogo dove non bisognava produrre, non bisognava inquinare e il solo dibattito ammesso era quello sui diritti. Sempre più diritti e sempre meno doveri. Abbiamo dato per scontato – ha aggiunto – il nostro Welfare, costruito su una ricchezza concreta, fatta di prodotti veri che man mano andavamo perdendo pensando che potessero bastare i servizi o la finanza”.

Anche la Nato dovrebbe preparare un piano per l'Africa, così come ha fatto l'Ue? “Mentre l’Unione Europea ha dato qualche segnale di consapevolezza – risponde -, la Nato per ora si è concentrata, giustamente sull’Ucraina, questione drammatica, punto fondamentale, ma bisognerebbe guardare anche ad altri scenari, non solo ai problemi di oggi. Noi dobbiamo anticipare i problemi del futuro. Ecco perchè all’ultimo vertice della Nato e in previsione del summit di Washington a luglio ho insistito e chiesto attenzione, oltre che al fronte Est, anche al fronte Sud dell’Alleanza”.


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