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Raffaele Minichino e Bruno Molea: l’anima del Premio e Torneo Beppe Viola, da 41 anni fari dello sport e della cultura sportiva.
Raffaele Minichino e Bruno Molea: l’anima del Premio e Torneo Beppe Viola, da 41 anni fari dello sport e della cultura sportiva.
Da oltre quattro decenni, il Premio e il Torneo Beppe Viola rappresentano un faro per il mondo dello sport dilettantistico e per i giovani talenti italiani. Dietro il successo e la longevità di questa prestigiosa iniziativa, vi sono due figure di spicco: Raffaele Minichino, patron e organizzatore instancabile, e Bruno Molea, presidente di AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport), da sempre vicino a questa straordinaria realtà.
Raffaele Minichino: il cuore pulsante del Premio Beppe Viola
Dal lontano 1982, anno della prima edizione, Raffaele Minichino ha incarnato la passione, la dedizione e la visione che hanno reso il Premio Beppe Viola una vera istituzione. Giornalista, dirigente sportivo e promotore di eventi, Minichino ha saputo trasformare un'idea in un appuntamento annuale che non è solo competizione sportiva, ma un momento di celebrazione dei valori umani e dello spirito di squadra.
Il Torneo Beppe Viola, spesso definito la "Champions League dei dilettanti", è la punta di diamante di questa iniziativa. Ogni anno, squadre giovanili provenienti da tutta Italia si sfidano sul campo, in un evento che va oltre il calcio, per promuovere il rispetto, l’inclusione e l’importanza dell’impegno. Minichino, con la sua guida sapiente, ha creato un palcoscenico per giovani promesse, offrendo loro un’opportunità unica per emergere e confrontarsi.
Grazie alla sua tenacia, il Premio Beppe Viola non si limita al torneo: è anche un riconoscimento alle eccellenze sportive, culturali e sociali, premiando chi si distingue per meriti sportivi e per il contributo ai valori universali dello sport.
Bruno Molea: un alleato prezioso nello sport e nella cultura
Accanto a Raffaele Minichino, un altro protagonista ha dato forza e sostegno al Premio Beppe Viola: Bruno Molea, presidente dell’AICS. Sotto la sua guida, l’Associazione Italiana Cultura e Sport è diventata un punto di riferimento per la promozione dello sport come strumento di crescita sociale e culturale.
La vicinanza di Molea al Premio Beppe Viola non è casuale: l’AICS condivide pienamente la filosofia di questo evento, che unisce competizione sportiva e crescita personale, valorizzando il ruolo dello sport come veicolo di educazione e inclusione. Molea ha sempre riconosciuto il valore di questa iniziativa, sostenendola con entusiasmo e contribuendo a consolidarne la credibilità a livello nazionale.
Sotto la sua presidenza, l’AICS ha rafforzato il suo impegno nel sostenere progetti come il Beppe Viola, che si distinguono per l’impatto positivo sulle giovani generazioni, incentivando lo sviluppo di una cultura sportiva basata su solidarietà, fair play e rispetto reciproco.
Un connubio vincente per il futuro dello sport
L’unione tra il genio organizzativo di Raffaele Minichino e il supporto istituzionale di Bruno Molea ha fatto del Premio e Torneo Beppe Viola un modello di eccellenza. Un modello che dimostra come lo sport possa essere una forza trasformativa, capace di unire comunità e ispirare intere generazioni.
Grazie alla loro leadership, il Beppe Viola non è solo una competizione, ma una vera e propria celebrazione dei valori dello sport e della cultura, un evento che guarda al futuro con la stessa energia e passione di chi, da 41 anni, ne è la guida e il promotore.
Con Minichino e Molea al timone, il Premio e il Torneo Beppe Viola continueranno a brillare come simbolo di dedizione, qualità e amore per lo sport.