Taxi, Bittarelli (Uri): "No a sospensione carta di circolazione per chi viola normativa"

"Chi sbaglia è giusto che paghi, ma in questo caso bisogna essere cauti, perché per un operatore taxi o ncc la sospensione della carta di circolazione equivale alla sospensione dal lavoro".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 09 Ottobre 2024
Roma - 09 ott 2024 (Prima Pagina News)

"Chi sbaglia è giusto che paghi, ma in questo caso bisogna essere cauti, perché per un operatore taxi o ncc la sospensione della carta di circolazione equivale alla sospensione dal lavoro".

“Se vogliamo rendere il servizio taxi più efficiente è indispensabile che il ddl Concorrenza apporti migliorie e innovazione alla normativa che lo disciplina”. Così Loreno Bittarelli, Presidente di URI - Unione dei Radiotaxi d’Italia e dell’app ItTaxi, a margine dell’audizione di URI sul ddl Concorrenza avvenuta stamattina alla Camera dei Deputati.

“Lo abbiamo ribadito oggi in Parlamento, avanzando una serie di richieste di cui già da tempo sottolineiamo la necessità. A partire dalle modifiche alle sanzioni previste dal Codice della Strada. Da sempre come URI siamo in prima linea nella lotta all’abusivismo, ma l’inasprimento delle pene così come prospettato nel testo in esame - con multe accompagnate da sanzioni accessorie che prevedono la sospensione della carta di circolazione fino a otto mesi - appare eccessivo e ingiustificato, soprattutto in considerazione dell’adeguamento delle sanzioni amministrative che vanno da 178 euro fino a 2.020 euro per ogni violazione alla normativa che regolamenta il settore.

Chi sbaglia è giusto che paghi, ma in questo caso bisogna essere cauti, perché per un operatore taxi o ncc la sospensione della carta di circolazione equivale alla sospensione dal lavoro, spesso necessario al sostentamento della propria famiglia.

Sempre in riferimento al Codice della Strada, abbiamo chiesto di ripristinare l’esenzione dal divieto di utilizzo di apparecchi radiotelefonici, che impedisce a taxi e ncc di operare efficientemente con i nuovi sistemi di dispacciamento delle corse. Infine, per incidere realmente sulla concorrenzialità del settore e aprire il servizio al mercato, pur mantenendolo regolamentato come noi vogliamo, abbiamo evidenziato la necessità per i gestori delle piattaforme tecnologiche di poter predeterminare il prezzo delle corse sulla base delle tariffe stabilite dai Comuni, per garantire una maggior trasparenza ai consumatori e di poterle rendere flessibili per facilitare il tanto auspicato incontro tra domanda e offerta. Gli utenti che invece preferiscono continuare ad avvalersi del sistema tradizionale con tariffe a tassametro potranno continuare a farlo liberamente.

Queste dunque le nostre richieste: ci auguriamo possano essere recepite dalle Istituzioni”.


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