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"Dalla disoccupazione alla trasparenza, dalla formazione alla tutela: ecco il programma che ridà voce ai protagonisti dell'informazione. A marzo si vota per il cambiamento."
"Dalla disoccupazione alla trasparenza, dalla formazione alla tutela: ecco il programma che ridà voce ai protagonisti dell'informazione. A marzo si vota per il cambiamento."
"Il Noi che ci unisce" non è solo uno slogan, ma una promessa concreta. L'Associazione di Categoria Giornalisti 2.0 scende in campo con Liste Autonome per le prossime elezioni dell'Ordine dei Giornalisti, in programma il 19 e 20 marzo 2025 con voto online tramite SPID, e il 23 marzo con voto in presenza presso il Centro Sportivo Acqua Acetosa "Giulio Onesti" a Roma, Largo Giulio Onesti, 1
. Un appuntamento cruciale per ridare fiducia a una professione sempre più precaria e frammentata.
Giornalisti 2.0 si presenta con un programma ambizioso e dettagliato, frutto di mesi di lavoro e confronto con i colleghi. L'obiettivo è chiaro: cambiare davvero l'Ordine dei Giornalisti, un'istituzione che in questi anni non è riuscita a rispondere alle esigenze di migliaia di protagonisti dell'informazione, lasciati soli di fronte alla crisi del settore e alla mancanza di opportunità.
Il programma: una risposta concreta alle sfide del giornalismo moderno
Il cuore della proposta di Giornalisti 2.0 è il Protocollo d'intesa per il contrasto alla disoccupazione nel settore giornalistico e della comunicazione. Un piano articolato che prevede l'istituzione di una lista di disoccupazione giornalistica presso ogni Ordine Regionale, per censire i colleghi senza impiego o in situazione di precarietà. Questa lista sarà lo strumento prioritario per la copertura di posizioni lavorative nel settore dell'informazione, degli uffici stampa e della comunicazione istituzionale e aziendale.
Ma non solo. Giornalisti 2.0 punta anche sulla formazione digitale, con programmi di aggiornamento continuo per rispondere alle nuove sfide del panorama mediatico. E ancora, la tutela dei diritti dei freelance e dei precari, la promozione di politiche di sostegno all'editoria indipendente e una gestione più trasparente della professione.
Una Commissione Antimolestie per tutelare la dignità del giornalista
Tra le novità più importanti, l'istituzione di una Commissione Antimolestie all'interno dell'Ordine dei Giornalisti, in collaborazione con l'Osservatorio Nazionale Antimolestie. Un passo fondamentale per contrastare fenomeni come il mobbing, l'autoritarismo e il demansionamento, che minano la dignità e la professionalità dei giornalisti.
I candidati: professionisti decisi a cambiare le regole del gioco
A guidare questa rivoluzione ci sono nomi noti e volti nuovi del giornalismo italiano. Ecco i candidati di Giornalisti 2.0 per le prossime elezioni:
Consiglio Regionale Professionisti:
Collegio Regionale dei Revisori dei Conti (Professionisti):
Consiglio Regionale Pubblicisti:
Collegio Regionale dei Revisori dei Conti (Pubblicisti):
Consiglio Nazionale Professionisti:
Consiglio Nazionale Pubblicisti:
"Il Noi che ci unisce": una visione inclusiva e moderna
"La nostra associazione apre le porte a tutti i colleghi che vogliono partecipare a questo percorso di rinnovamento", ha dichiarato Maurizio Pizzuto, presidente di Giornalisti 2.0. "La decisione di presentarci con liste autonome riflette la nostra visione: un Ordine che sia realmente rappresentativo delle esigenze e delle sfide che affrontano oggi i giornalisti, lontano da logiche partitiche o di schieramento. Giornalisti 2.0 punta a un confronto costruttivo, ma fermo, con tutte le componenti del settore, portando avanti una visione inclusiva e moderna."
Appuntamento al voto: il cambiamento parte da qui
Il 19, 20 e 23 marzo 2025 saranno date storiche per il giornalismo italiano. Con il voto online e in presenza, i giornalisti avranno l'opportunità di scegliere un nuovo corso per la loro professione. Giornalisti 2.0 è pronta a guidare questa svolta, con un programma concreto e una squadra di giornalisti determinati a ridare voce e dignità a chi fa informazione.
"Il Noi che ci unisce" non è solo uno slogan, ma una chiamata all'azione. Perché insieme, si può cambiare davvero.