Bombardieri: "Chiediamo il cambiamento di questa manovra"
"C’è una questione che riguarda i salari e le pensioni che hanno subito una perdita del potere d’acquisto del 15% e c'è il tema della sicurezza sul lavoro".
(Prima Pagina News)
Lunedì 20 Novembre 2023
Siracusa - 20 nov 2023 (Prima Pagina News)
"C’è una questione che riguarda i salari e le pensioni che hanno subito una perdita del potere d’acquisto del 15% e c'è il tema della sicurezza sul lavoro".
Cgil e Uil sono tornati a scioperare per chiedere di cambiare la manovra. La mobilitazione, di 8 ore, ha coinvolto i lavoratori e le lavoratrici della Sicilia.

A Siracusa, oltre 10 mila persone hanno sfilato della città. A concludere la manifestazione, il Segretario Generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.

“Chiediamo il cambio di questa manovra, innanzitutto perchè c’è una questione che riguarda i salari e le pensioni che hanno subito una perdita del potere d’acquisto del 15%. E poi c’è un tema che riguarda la sicurezza sul lavoro, il fisco, le pensioni. Invece di affrontare questi argomenti, il Governo ci attacca sul diritto di sciopero.

La verità è che si continua a morire sul lavoro, le tasse continuano a pagarle sempre gli stessi e, ancora una volta, si fa cassa sulle pensioni, con risparmi a carico di lavoratori e pensionati di 68 miliardi.

E ancora: che fine hanno fatto le politiche per il Mezzogiorno? Come si rilancia l’occupazione? Come si evita la fuga di tanti nostri ragazzi, visto che oggi in Sicilia il numero dei pensionati ha eguagliato quello dei lavoratori? Ebbene, speriamo che, in questo Paese, ci sia ancora lo spazio democratico per esprimere il nostro dissenso rispetto ad alcune scelte che non risolvono tutti questi problemi”, ha detto Bombardieri dal palco.

“Altrimenti, bisognerebbe chiedersi quale sarebbe lo strumento democratico con cui tutte queste lavoratrici, questi lavoratori, questi giovani, oggi in piazza, possono dire di non essere d’accordo.

Dobbiamo sostenere per forza che va tutto bene? Noi non ce la facciamo, perchè c’è ancora tanta gente che soffre e che non riesce ad arrivare alla fine del mese, tanti pensionati che sono lasciati da soli, tanti giovani che sono costretti ad emigrare.

La piazza e la partecipazione per noi restano strumenti di democrazia per rappresentare un pensiero che non sia completamente allineato. Chiediamo, dunque, rispetto per tutti coloro che oggi, in Sicilia, e nei prossimi giorni, in altri territori del Paese scenderanno in piazza”, ha concluso il leader della Uil.

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