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Istat: "Nel 2025 2,4 milioni di lavoratori in più beneficeranno del taglio del cuneo".
Istat: "Nel 2025 2,4 milioni di lavoratori in più beneficeranno del taglio del cuneo".
"Secondo i dati recenti, ancora insufficienti a tracciare un quadro completo e affidabile, l'attività economica faticherebbe a recuperare slancio nello scorcio di quest'anno".
Così il vice capo del dipartimento Economia e Statistica della Banca d'Italia Andrea Brandolini, nel corso di un'audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla manovra.
"In prospettiva la riduzione dei tassi di interesse e il recupero del potere d'acquisto delle famiglie potranno fornire un impulso positivo all'economia", ma visti i nuovi dati, "in assenza di una significativa accelerazione dell'attività economica nella parte finale di quest'anno, la crescita del prodotto prefigurata nel Psbmt per il biennio 2024-25 appare più difficile da conseguire".
Nei prossimi 10 anni, il turnover del personale sanitario e il potenziamento dell'assistenza territoriale previsto dal Pnrr determineranno un fabbisogno, come incidenza sull'organico alla fine del 2022, per i medici, pari al 30%, per gli infermieri al 14%. Secondo quanto spiega Bankitalia, data la legislazione vigente, il personale che a fine 2022 aveva almeno 60 anni, andrà in pensione nell'arco di 10 anni, per un totale pari a più di 27 mila medici. oltre 24.000 infermieri, altrettanti addetti nell'ambito tecnico e 28.000 tra medici e pediatri di base.
La missione numero 6 del Pnrr, relativa al potenziamento dell'assistenza territoriale, chiederà almeno 19.600 infermieri e 6.300 operatori socio sanitari, per lo più in aggiunta rispetto all'attuale dotazione.
Per quanto riguarda le detrazioni, l'approccio della manovra "può rivelarsi efficace nel ridurre l'ammontare delle spese fiscali, rispetto al tentativo di intervenire selettivamente solo su alcune. Tuttavia, il disegno basato su soglie fisse per scaglioni di reddito genera inevitabilmente discontinuità che a regime potrebbero essere significative e compromettere l'equità del prelievo", prosegue Brandolini.
"La scelta alternativa di fissare un tetto alle detrazioni che sia funzione il più possibile continua del reddito lordo dichiarato eviterebbe di creare salti nel profilo delle aliquote marginali effettive. - aggiunge - Inoltre, la differenziazione dei tetti al totale della spesa detraibile in base al numero di figli ne accresce la complessità e rischia di creare una sovrapposizione rispetto alla redistribuzione operata attraverso l'Assegno unico universale".
Nel 2025 saranno 2,4 milioni i lavoratori in più che potranno beneficiare del nuovo taglio del cuneo fiscale in manovra, sotto forma di bonus fino a 20.000 euro e detrazioni da 20 mila a 40 mila euro. In totale, dunque, i beneficiari saranno 17,4 milioni. Lo si evince dai calcoli presentati dall'Istat in audizione alle commissioni Bilancio.
Nello specifico, i beneficiari saranno 2,9 milioni e riceveranno un beneficio che, in media, sarà pari a 576 euro annui. Dall'altra parte, precisa l'Istituto, saranno quasi 500 mila le persone che perderanno il bonus, cioé chi ha un reddito di riferimento per i contributi sociali al di sotto dei 35 mila euro e un reddito totale che supera i 40 mila e usufruivano della decontribuzione vigente quest'anno.
Nel 2023, il 7,6% della popolazione ha rinunciato alle cure, in rialzo rispetto al 6,3% registrato nel 2019."La quota di quanti hanno rinunciato a causa delle lunghe liste di attesa risulta pari al 4,5% (2,8% nel 2019). Le rinunce per motivi economici riguardano il 4,2% della popolazione, quelle per scomodità del servizio l'1,0%", è l'allarme lanciato dal Presidente dell'Istat, Francesco Maria Chelli, che in audizione ha citato l'indagine 'Aspetti della vita quotidiana', contenente informazioni sulle persone che sono state costrette a rinunciare ad accertamenti diagnostici o a visite specialistiche, pur avendone bisogno.
Le Città Metropolitane di Firenze, Bologna e Milano sono ai primi posti per Benessere equo e sostenibile dei territori (BesT), mentre Reggio Calabria è quella con i maggiori svantaggi. E' quanto emerge da un'analisi dell'Istat, pubblicata stamani, in cui vengono messe a confronto 14 Città Metropolitane, dove vive il 36,2% della popolazione, da cui emerge una predominanza, al Nord e al Centro, di indicatori al di sopra della media nazionale, mentre al Sud prevalgono gli svantaggi, tranne che per la Città di Cagliari.
Roma è nel mezzo, "facendo idealmente da spartiacque" tra Centro-Nord e Sud. ha un vantaggo del 54,8% degli indicatori, ma, nel contempo, presenta "forti contrasti".
Per quanto riguarda le pensioni, il ddl bilancio "prevede interventi che potrebbero determinare effetti positivi in termini macroeconomici, con risvolti anche favorevoli sulla tenuta del sistema previdenziale". Così il Presidente dell'Inps, Gabriele Fava, in audizione alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla manovra. Il ddl, aggiunge Fava, "segna una soluzione di continuità rispetto agli interventi transitori di contemperamento delle tensioni inflazionistiche degli anni 2022-2023, peraltro con la ulteriore previsione di misure temporanee a sostegno delle categorie di pensionati che versano in condizione di maggiore fragilità".
Da questo punto di vista, aggiunge, "assume rilevanza il ritorno al regime di perequazione ordinario delle pensioni rispetto all'inflazione, il quale non può essere eccessivamente disatteso se non per far fronte a situazioni connotate da temporaneità come accaduto soprattutto negli anni del Covid. Il recupero pieno dell'inflazione, che si stima attestarsi allo 0,8% per l'anno 2024, permette di superare il raffreddamento attuato per il biennio 2023-2024 per i redditi pensionistici più elevati. Mentre per il biennio 2025-2026 la proroga degli interventi a favore dei pensionati con reddito pensionistico inferiore al trattamento minimo Inps (articolo 25) permette di rientrare gradualmente dal sostegno per i pensionati in maggiore difficoltà. C'è da tener presente in ogni caso che il livello di inflazione registrato, se da un lato mette meno sotto pressione le finanze pubbliche, fa registrare incrementi delle prestazioni contenuti".
Con il trattenimento in servizio (articolo 23) e la flessibilità in uscita (articolo 24) "il Ddl predispone un impianto allo stato coerente, attraverso interventi che riguardano tanto la permanenza nel mercato del lavoro quanto una maggiore gradualità nel passaggio alla pensione", continua Fava.
Per quanto riguarda il pensionamento anticipato, prosegue, Quota 103, introdotta quest'anno, è poco usata "in ragione della scarsa convenienza del calcolo contributivo del regime delle decorrenze previste e del limite all'importo della pensione fino all'età di accesso alla pensione di vecchiaia: ad oggi risultano circa 1.600 domande".
"Il sistema contributivo sta andando progressivamente a regime e i potenziali lavoratori interessati al canale di uscita hanno una rilevante quota di pensione calcolata con il sistema contributivo; quindi, anticipare il pensionamento non risulta conveniente per l'effetto dei coefficienti di trasformazione in rendita del montante", spiega.
La riforma fiscale, che comprende l'Irpef, i bonus fino a 20 mila euro e le detrazioni dai 20 mila ai 40 mila euro, va ad ampliare ulteriormente le differenze nel trattamento fiscale delle varie categorie di contribuenti (dipendenti, pensionati e autonomi), che però si annullano per coloro che hanno un reddito superiore ai 50 mila euro. La presenza di tre strumenti volti a ridurre il prelievo sul lavoro dipendenti, che interagiscono in modo articolato tra loro, "produce un'architettura fiscale complessa e difficilmente intellegibile per i suoi destinatari". E' quanto riferisce l'Ufficio Parlamentare di Bilancio (Upb), in audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Anche per quanto riguarda le detrazioni e l'introduzione del quoziente familiare, "sebbene la riforma costituisca un passo nella direzione del contenimento delle spese fiscali (tax expenditures), occorrerebbe un approccio più organico alla loro razionalizzazione, anche per evitare di aumentare la complessità del sistema".