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Il ragazzo, studente fuorisede, è stato ucciso con un mix letale di benzodiazepine e ossicodone.
Il ragazzo, studente fuorisede, è stato ucciso con un mix letale di benzodiazepine e ossicodone.
Sono arrivate ad una svolta le indagini sulla morte di Andrea Prospero, il 19enne studente fuorisede di Lanciano (Ch), trovato morto in un appartamento di Perugia il 25 gennaio scorso, dopo una ricerca durata cinque giorni: un giovane della provincia di Roma è stato arrestato stamani per ordine della Procura della Repubblica perugina, diretta da Raffaele Cantone, con l'accusa di istigazione o aiuto al suicidio.
Dalle indagini è emerso che il ragazzo che studiava Informatica all'Università di Perugia, dove condivideva un appartamento con la sorella gemella Anna, è stato ucciso con un mix di benzodiazepine e ossicodone, sostanze che hanno depresso il suo sistema cardiovascolare e quello respiratorio, portandolo alla morte.
La famiglia del ragazzo aveva fin da subito rifiutato l'idea del suicidio, sostenendo che sia stato spinto da qualcuno a togliersi la vita.
Nel corso delle perquisizioni a casa di Prospero, i poliziotti della Squadra Mobile hanno trovato cinque telefoni cellulari, 60 schede sim e 3 carte di credito non intestate al 19enne. Le indagini si sono poi rivolte alla ricostruzione del decesso di Prospero e ad un suo possibile coinvolgimento in attività informatiche illegali.