Cdm: ok a delega su riforma fiscale e decreto per Ponte dello Stretto
Il Mit: "Rinasce la Società Stretto di Messina, avrà una nuova e più moderna governance".
(Prima Pagina News)
Giovedì 16 Marzo 2023
Roma - 16 mar 2023 (Prima Pagina News)
Il Mit: "Rinasce la Società Stretto di Messina, avrà una nuova e più moderna governance".
C'è il via libera, da parte del Consiglio dei Ministri, al disegno di legge delega riguardante la riforma fiscale e al decreto sul Ponte dello Stretto di Messina.

Quanto approvato dal Consiglio dei Ministri per la riforma fiscale, fa sapere il MInistero dell'Economia e delle Finanze in una nota, “riscrive completamente l’attuale sistema tributario varato negli anni ’70”.

“Le nuove regole, operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega, vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese.

Con la riforma dell’Irpef si garantisce l’equità orizzontale, attraverso la riduzione della pressione fiscale, passando da 4 a 3 aliquote e con l’obiettivo della Flat tax per tutti. Inoltre viene garantita la razionalizzazione e semplificazione dell’intero sistema Irpef (Redditi agrari, fabbricati, finanziari, da lavoro dipendente, autonomo, d’impresa e diversi).

La delega prevede anche la revisione delle Tax expenditures, (oggi più di 600 voci) e l’equiparazione della No tax area per lavoratori dipendenti (8.174 euro e pensionati 8.500 euro). Per quanto riguarda le imprese è prevista una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e\o assume. Ci sarà anche una graduale eliminazione dell’Irap. Con l’istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell’adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all’evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva”, conclude il Ministero.

“Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a un testo che consente l’immediato riavvio del percorso di progettazione e realizzazione dell’opera. Rinasce così la Società Stretto di Messina che avrà una nuova e più moderna governance. È prevista una solida partecipazione del Mef e del Mit, a conferma dell’importanza che il governo attribuisce al collegamento stabile tra Calabria e Sicilia.

In concreto, si riparte dal progetto definitivo del 2011 che verrà adeguato alle nuove norme tecniche, di sicurezza e ambientali. Il nuovo iter autorizzativo dovrà bollinare il ponte strallato più lungo al mondo (3,2 chilometri), che rappresenterà il fiore all’occhiello dell’arte ingegneristica italiana.

Come ha tenuto a sottolineare il vicepremier e ministro Matteo Salvini, si tratta di un’opera fortemente green: consentirà di ridurre l’inquinamento da anidride carbonica, oltre a permettere un consistente risparmio di tempo e denaro a tutti coloro che devono attraversare lo stretto.

Infine, sarà motivo di grande attrazione turistica. Salvini ne ha parlato questa mattina anche con i governatori di Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani.

Il Ponte sarà un volano di crescita infrastrutturale per entrambe le regioni, che infatti avranno un proprio amministratore nel Cda della società. Il Consiglio dei ministri ha dato il semaforo verde salvo intese, il testo sarà disponibile a breve perché sono necessari gli ultimi approfondimenti tecnici”. E' quanto fa sapere, in un comunicato, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Il decreto legge sul Ponte dello Stretto, che abbiamo appena approvato in Consiglio dei ministri, costituisce un primo concreto passo verso la realizzazione di una infrastruttura strategica attesa da oltre un secolo. Il coraggio del presidente Meloni e la tenacia del ministro Salvini confermano quello che ho sempre detto, da eurodeputato e da presidente della Sicilia: il Ponte consentirà, assieme a Ferrovie veloci, strade ammodernate e porti attrezzati, di fare del Sud Italia la base logistica dell’Europa nel Mediterraneo. Andiamo avanti così”. E' quanto ha dichiarato il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci.

Il Consiglio dei Ministri, dietro proposta avanzata da Musumeci, ha anche dato il via libera ad un altro finanziamento per realizzare gli interventi conseguenti al maltempo che ha colpito la Sicilia negli ultimi tre mesi del 2021 e nel gennaio dell'anno scorso, per un ammontare pari a 23 milioni di euro.

"Lo stanziamento integrativo finanzierà il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture strategiche nonché prime misure di sostegno al tessuto economico e produttivo dei territori interessati", ha detto Musumeci.

Gli interventi saranno finanziati dal Fondo per le emergenze nazionali della Protezione Civile.

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