Dubai: al via la Cop28
Tra i partecipanti, anche la premier Giorgia Meloni. Firmato l'accordo per aiutare i Paesi più poveri e quelli maggiormente esposti ai cambiamenti climatici.
(Prima Pagina News)
Giovedì 30 Novembre 2023
Roma - 30 nov 2023 (Prima Pagina News)
Tra i partecipanti, anche la premier Giorgia Meloni. Firmato l'accordo per aiutare i Paesi più poveri e quelli maggiormente esposti ai cambiamenti climatici.
Ha preso il via, a Dubai, la Cop28, conferenza delle Nazioni Unite incentrata sul tema del clima. Fino al 12 dicembre, i leader di 195 Paesi del mondo, attivisti e lobbisti continueranno i negoziati per cercare una soluzione alla crisi climatica.

La conferenza è iniziata nel giorno della notizia diramata dall'Onu secondo cui il 2023 è l'anno più caldo di sempre. La prima settimana sarà dedicata al contesto e ai negoziati, mentre nella seconda parte ci saranno ulteriori incontri, per poi arrivare alla conclusione e al testo finale.

“Il nostro successo o fallimento nel rispondere alla crisi climatica sarà valutato su due numeri: mantenere il limite di 1,5 gradi e proteggere il miliardo di bambini messi a rischio da questa crisi. La crisi climatica non sta solo cambiando il pianeta, sta cambiando i bambini. I loro corpi e le loro menti sono particolarmente vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico; i bambini sono colpiti in modo sproporzionato da questa crisi che non hanno creato.

Oggi, a 30 anni dalla firma della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, i bisogni dei bambini, i loro diritti e le prospettive sono quasi interamente assenti dalle politiche, le azioni e gli investimenti sul clima a tutti i livelli. La COP28 può porre rimedio a questa situazione.

I leader devono mettere i bambini al centro dei risultati della COP28, dando alle loro vulnerabilità, ai loro bisogni e ai loro diritti la rilevanza che meritano”. Così la Direttrice Generale dell'Unicef, Kitty van der Heijden.

Il cambiamento climatico sta mettendo a rischio la vita di un miliardo di bambini. Gli aderenti all'Accordo di Parigi si sono dette d'accordo nella necessità di promuovere e tenere conto dei diritti dei bambini e dell'equità intergenerazionale, nei provvedimenti da intraprendere a favore del clima.

Il Commento Generale 26 del Comitato delle Nazioni Unite sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza ha indicato che gli Stati devono prendere provvedimenti per garantire ai bambini un mondo sano, pulito e sostenibile.

Nonostante questo, non sono state ancora intraprese iniziative, e neppure sono stati fatti investimenti in politiche climatiche dedicate ai bambini. Per esempio, meno della metà dei Contributi determinati a livello nazionale (National Determined Contributions – NDC), a livello internazionale, riguardano le esigenze dei bambini, e soltanto il 23% ha indicato che nel processo sono stati coinvolti i giovani, mentre appena il 2% ha indicato di aver coinvolto i bambini.

Inoltre, soltanto il 2,4% dei finanziamenti per il clima da parte dei principali fondi multilaterali si può definire “child-responsive” e su 591 progetti approvati in 17 anni, dal 2006 al 2023, soltanto uno ha l'istruzione come obiettivo primario.

Nella sintesi del Sesto Rapporto di Valutazione dell’IPCC, redatto dal Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, la parola 'bambini' compare soltanto per 2 volte, inoltre nel rapporto di sintesi dell'Onu relativo al dialogo tecnico del primo Global Stocktake, pubblicato a settembre di quest'anno, non ci sono riferimenti ai bambini, mentre i giovani vengono menzionati soltanto quattro volte.

Tra i partecipanti alla conferenza c'è anche la premier, Giorgia Meloni, arrivata questo pomeriggio all'aeroporto Al Maktoum di Dubai. Ad accoglierla, l'Ambasciatore italiano a Dubai, Lorenzo Fanara.

La premier interverrà venerdì e sabato al ‘World Climate Action Summit‘, segmento a cui parteciperanno i Capi di Stato e di Governo. Domani è in programma l'intervento alle due sessioni riguardanti i sistemi alimentari davanti al cambiamento climatico e l'adattamento ai mutamenti scaturiti dal riscaldamento globale. Sabato mattina, invece, è in programma l'intervento in assemblea plenaria.

Insieme alla premier, ci sono anche una delegazione del Mase, composta dal Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin e dal Viceministro Vannia Gava e l'inviato speciale sul cambiamento climatico, Francesco Corvaro.

La conferenza, peraltro, è iniziata nel migliore dei modi: poche ore prima dell'avvio, è stato dato l'ok al Fondo "Loss & Damage". A dare l'annuncio è stato il Think tank Ecco, presente alla Conferenza. L'accordo intende aiutare i Paesi poveri e quelli più esposti al cambiamento climatico. I fondi arriveranno dai finanziamenti elargiti dai Paesi industrializzati. Attualmente è ospitato dalla Banca Mondiale, e alcuni Paesi stanno già mandando contributi.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

PPN
Prima Pagina News

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU