Giullia Cecchettin, il papà: "Non provo rabbia, non provo nulla, penso a mia figlia"
A Roma sit in degli studenti delle scuole superiori: "Mai più vittime, il 25 novembre scendiamo in piazza".
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Lunedì 20 Novembre 2023
Venezia - 20 nov 2023 (Prima Pagina News)
A Roma sit in degli studenti delle scuole superiori: "Mai più vittime, il 25 novembre scendiamo in piazza".
"Non provo rabbia, non provo nulla. Io penso alla mia Giulia che per me ormai non c'è più". Così il papà di Giulia Cecchettin, Gino, parlando con i cronisti all'uscita dalla sua abitazione di Vigonovo (Ve).

Oggi, il Tribunale tedesco di Naumburg potrebbe iniziare l'esame di revisione della richiesta di estradizione dell'ex fidanzato della ragazza, Filippo Turetta, che ha già dato il suo consenso al provvedimento.

Ieri, il ragazzo era stato fermato lungo l'autostrada A9 nelle vicinanze di Lipsia, in Germania, perchè aveva finito la benzina. Al momento dell'arresto, Turetta non ha opposto resistenza.

Sempre ieri, in serata, si è tenuta a Vigonovo una fiaccolata per ricordare Giulia, a cui hanno partecipato anche i genitori di Turetta. Per oggi, invece, è in programma, a Padova, una manifestazione, a cui parteciperà la sorella di Giulia, Elena Cecchettin.

A Roma, gli studenti delle scuole superiori hanno deciso di manifestare contro i femminicidi: Per Giulia e per tutte. Mai Più Vittime! Liberiamoci dalla violenza. 25 novembre in piazza", recitano gli striscioni davanti ai licei della Capitale.

Gli studenti, poi, rilanciano la protesta: "Lanciamo una giornata di rabbia nelle scuole e nelle università Martedì 21 novembre, verso e oltre la manifestazione nazionale del 25 novembre indetta da Non una di meno".

"Dopo la notizia dell'ennesimo femminicidio non possiamo che manifestare tutta la nostra rabbia affinché non accada più. Giulia Cecchettin era una nostra coetanea, mancavano pochi giorni alla sua laurea. Un 'bravo ragazzo' l'ha uccisa, dimostrando nuovamente che questa società marcia, fatta di individualismo, competizione e sopraffazione, si rafforza nella volontà di possesso e nel dominio patriarcale", rende noto il movimento studentesco Osa. "Ma vogliamo farci sentire anche contro le strumentalizzazioni da parte del Governo Meloni e della classe politica di questo paese", evidenzia il movimento.

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