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"Chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o ‘l’altra persona’, sfruttando un momento strategico per il Paese?".
"Chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o ‘l’altra persona’, sfruttando un momento strategico per il Paese?".
Dopo settimane di speculazioni e accuse mediatiche, Maria Rosaria Boccia ha scelto di rompere il silenzio stampa attraverso una dichiarazione affidata al suo profilo Instagram.
Una mossa inaspettata, ma che, secondo Boccia, si è resa necessaria per difendersi dalle numerose accuse e dal "cinismo" di chi, a suo dire, sta strumentalizzando la sua vicenda personale per fini politici.
“Durante questa vicenda, ho inizialmente mantenuto il silenzio stampa per rispetto delle istituzioni,” ha esordito Boccia nel suo messaggio. “Ho scelto di parlare solo quando il vaso delle menzogne era ormai colmo, limitandomi a contestare le falsità per difendere la verità".
Le parole di Boccia sono chiare e taglienti: respinge con forza le accuse di ricatto che le sono state rivolte, affermando che non è lei a muovere le fila di questo intricato scandalo, ma piuttosto "coloro che occupano i palazzi del potere". Boccia denuncia come le sue azioni siano state manipolate all'interno di una strategia più ampia, volta a mantenere la cultura italiana "in ostaggio" in un momento di cruciale visibilità internazionale.
"Il potere ha spinto il Ministro alle dimissioni per poi respingerle, all’interno di una strategia cinica," ha scritto, senza fare nomi, ma facendo chiaramente riferimento ai recenti sviluppi politici. Nelle sue parole emerge la convinzione che la sua storia personale sia stata utilizzata come una pedina in giochi politici più grandi di lei. Boccia insiste nel ribadire di non aver mai esercitato pressioni su nessuno, respingendo così la narrazione che la vuole come una manipolatrice.
“Non sono io a esercitare ricatti o pressioni; altri hanno sfruttato con mentalità meschina una vicenda umana che sta avendo ripercussioni dolorose su di me”, ha dichiarato, facendo riferimento alle accuse di aver minacciato figure politiche di alto profilo.
Secondo Boccia, l’unico motivo per cui è stata coinvolta in questo scandalo è il tentativo di difendere la sua dignità e la sua identità di donna. In un passaggio particolarmente duro, Boccia si scaglia contro la stampa, accusandola di aver contribuito a dipingerla con una serie di stereotipi denigratori.
“La stampa mi ha definita in molti modi: influencer, accompagnatrice, sartina, ‘una che si vuole accreditare’, millantatrice, la Anna Delvey della politica italiana, aspirante collaboratrice, consolatrice, badante, e ‘un amore culturale’," ha scritto.
Boccia non risparmia critiche a quella che considera una narrazione distorta, che ha alimentato il gossip attorno alla sua persona, chiedendosi retoricamente: "Ma chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o ‘l’altra persona’, sfruttando un momento strategico per il Paese?".
Le dichiarazioni di Maria Rosaria Boccia aprono un nuovo capitolo in una vicenda già complessa e carica di tensioni politiche. La sua difesa pubblica segna un punto di svolta nella narrazione, spostando il focus dal presunto ricatto alla denuncia di un sistema di potere che, secondo lei, sfrutta la vita privata delle persone per propri scopi. Resta ora da vedere come risponderanno i protagonisti della vicenda e quali saranno gli sviluppi futuri in uno scenario che sembra tutt’altro che concluso.