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Salvini: "Avrebbe già dovuto venire con un assegno che ricordi quanti miliardi di euro negli anni questa azienda di denaro pubblico ha incassato, ci sono ancora prestiti garantiti dallo Stato per miliardi di euro".
Salvini: "Avrebbe già dovuto venire con un assegno che ricordi quanti miliardi di euro negli anni questa azienda di denaro pubblico ha incassato, ci sono ancora prestiti garantiti dallo Stato per miliardi di euro".
Il Parlamento chiede a John Elkann di riferire in merito alla situazione di Stellantis, a seguito delle dimissioni del Ceo Carlos Tavares.
All'interno di Stellantis, "il problema più che Tavares e le sue esorbitanti richieste è la proprietà. E' una proprietà che di italiano ormai ha ben poco, che ha preso soldi in Italia per decenni per aprire fabbriche all'estero". Così il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini.
"Bisogna convocare i sindacati", ha continuato. "Il mio pensiero da ministro dei Trasporti è vicino agli operai e alle loro famiglie, faremo di tutto per salvaguardarli", ha garantito Salvini, per poi concludere dicendo che Stellantis "è il peggior esempio di come si fa impresa con il denaro pubblico".
Per il Ministro, John "Elkann avrebbe già dovuto venire in Parlamento e con un assegno non a parole, con un assegno che ricordi quanti miliardi di euro negli anni questa azienda di denaro pubblico ha incassato, ci sono ancora prestiti garantiti dallo Stato per miliardi di euro, a fronte di quali risultati economici, di quali chiusure, di quali licenziamenti e cassa integrazione".
Stellantis, ha sottolineato Salvini, è un'"azienda che quando c'è qualcosa da guadagnare, incassa e scappa e quando c'è qualcosa da chiedere lo chiede ai suoi operai".
"Credo che dopo tutto il sostegno che ha avuto quest'azienda dallo Stato, abbia il dovere morale di continuare a operare nel nostro paese, tenendo conto anche dei cambiamenti che ci sono", dichiara il Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Anche l'Europa dovrà fare la sua parte, bisogna cambiare alcune regole, penso al blocco della produzione di auto non elettriche a partire dal 2035, quindi c'è un percorso da fare", prosegue.
"Nel colloquio con John Elkann sono emerse le condizioni per essere fiduciosi di poter condividere un piano Italia che vede il nostro Paese al centro dello sviluppo dell'auto europea", così il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ieri ha incontrato Elkann in India. "Adesso anche Stellantis condivide la necessità di rivedere il percorso di decarbonizzazione", ha continuato Urso.
Le chiedo "ancora una volta di partecipare ad un'audizione congiunta dinnanzi alle Commissioni parlamentari di Camera e Senato per discutere in Parlamento del piano industriale del gruppo Stellantis, della continuità produttiva e del mantenimento dei posti di lavoro nel nostro Paese", ha scritto il presidente della Commissione Attività Produttive della Camera Alberto Gusmeroli, in una lettera inviata ieri a John Elkann, evidenziando "la volontà di tutte le forze politiche di conoscere la visione strategica del socio di riferimento di Stellantis" e "l'esigenza di proseguire in Parlamento un dialogo positivo".
"Tali riflessioni assumono ancor più rilievo alla luce delle recenti notizie di stampa relative alle dimissioni dell'amministratore delegato, Carlos Tavares, e all'istituzione di un nuovo comitato esecutivo da lei presieduto per completare il processo di nomina del nuovo Ceo e garantire 'la puntuale attuazione della strategia della società nell'interesse di lungo termine di Stellantis e di tutti i suoi stakeholders'", ha aggiunto il deputato leghista.