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Nel suo nuovo saggio edito da Cantagalli, la giornalista e conduttrice Rai indaga il mistero del corpo nudo come luogo di verità e di trascendenza, opponendosi alla mercificazione e alla censura moralista. Un omaggio alla bellezza originaria e una dedica affettuosa allo zio Angiolino Lonardi.
Nel suo nuovo saggio edito da Cantagalli, la giornalista e conduttrice Rai indaga il mistero del corpo nudo come luogo di verità e di trascendenza, opponendosi alla mercificazione e alla censura moralista. Un omaggio alla bellezza originaria e una dedica affettuosa allo zio Angiolino Lonardi.
C’è un filo sottile, luminoso e fragile, che lega il corpo alla sua anima. Monica Marangoni, giornalista, conduttrice televisiva e autrice colta e sensibile, lo segue con passo deciso e poetico nel suo nuovo libro “Nudo. Tra sacro e profano” (Cantagalli, 2025), disponibile in libreria dal 31 ottobre. Un saggio che non teme di affrontare uno dei temi più complessi e fraintesi della nostra epoca: il nudo.
Lo fa da filosofa e da credente, con una scrittura limpida e intensa che restituisce al corpo la sua dignità originaria, quella che le epoche e i media hanno offuscato tra moralismi e ostentazioni. “Abbiamo adorato il nudo come un idolo – scrive Marangoni – ma anche svilito fino a trasformarlo in un oggetto qualunque”. Da qui nasce l’urgenza di riscattarlo: non per nasconderlo o celebrarlo come provocazione, ma per riconoscerlo come segno di una presenza più alta, di un mistero che ci abita.
Il corpo nudo, per l’autrice, non è mai solo materia. È linguaggio dell’anima, parabola visibile dell’invisibile. Attraverso le sue pagine, il lettore viene accompagnato in un viaggio che attraversa la storia dell’arte, la filosofia, la spiritualità cristiana e la contemporaneità iperconnessa, dove l’immagine del corpo rischia di perdersi tra i pixel dell’apparenza. Ma Marangoni invita a guardare oltre: a scoprire nel nudo la traccia dell’origine e dell’Incarnazione, la possibilità di un incontro con il divino.

Cattolica convinta, ma mai dogmatica, la giornalista propone una riflessione che unisce estetica e fede, eros e trascendenza, con un linguaggio accessibile e profondo. Il suo Nudo è un atto d’amore verso l’essere umano nella sua totalità, un invito a riconciliare ciò che la società tende a separare: il corpo e lo spirito.
Nel libro si percepisce anche una nota personale e affettuosa: la dedica allo zio Angiolino Lonardi, storico giornalista Rai scomparso il 23 dicembre dello scorso anno. A lui, figura di riferimento e maestro di vita, Marangoni affida idealmente questo percorso di ricerca e di bellezza.
Con “Nudo. Tra sacro e profano”, Monica Marangoni firma un testo che è al tempo stesso meditazione e denuncia, preghiera laica e gesto di libertà. Un invito a spogliarsi — non del pudore, ma delle maschere — per tornare a guardare il corpo come ciò che davvero è: la prima, umile e grandiosa rivelazione del mistero dell’uomo.
Scheda libro:
Monica Marangoni, “Nudo. Tra sacro e profano”
Cantagalli Editore, 2025 – pp. 160 – €17,00
In libreria dal 31 ottobre 2025
👉 www.edizionicantagalli.com/shop/nudo-tra-sacro-e-profano/
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