24 febbraio 2003 - 24 febbraio 2023 : venti anni senza Alberto Sordi
Considerato uno tra i più grandi interpreti della commedia italiana, lavorò in 160 film, accanto a nomi del calibro di Mastroianni, Fabrizi, Manfredi e Tognazzi.
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Venerdì 24 Febbraio 2023
Roma - 24 feb 2023 (Prima Pagina News)
Considerato uno tra i più grandi interpreti della commedia italiana, lavorò in 160 film, accanto a nomi del calibro di Mastroianni, Fabrizi, Manfredi e Tognazzi.
Vent'anni fa, la commedia italiana perdeva uno dei suoi capostipiti: Alberto Sordi. Ritenuto uno dei più grandi interpreti del genere, lavorò in ben 160 film, accanto a nomi del calibro di Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi.

Attore dotato di una versatilità fuori dal comune, tra i suoi film più importanti si ricordano "I vitelloni", "Un americano a Roma", "Il vigile", "Il tassinaro", "Amore mio, aiutami", "In viaggio con papà", in cui lavorò accanto a Carlo Verdone, e "Il Marchese del Grillo".

Insieme con Aldo Fabrizi e Anna Magnani, fu anche uno dei più importanti esponenti della romanità al cinema.

"20 anni senza Alberto Sordi, attore fra i più importanti del cinema italiano di tutti i tempi, con la sua straordinaria romanità ha raccontato il Paese dando il volto a personaggi indimenticabili. Di Roma diceva 'non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi'. E lui l'ha attraversata lasciando un segno indelebile in tutti noi", dichiara il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone.

A ricordare il celebre attore anche l'ex Sindaco di Roma e attuale Presidente dell'Anica, Francesco Rutelli, che ha ricordato quando, in occasione del suo ottantesimo compleanno, lo aveva nominato "sindaco per un giorno". Sordi gli disse "sei il figlio che non ho mai avuto", dandogli un buffetto sulla guancia, la "scafetta" romana.

"Festeggiamo insieme i nostri compleanni, io sono nato il 14 giugno e lui il 15 la nomina a sindaco di Roma per un giorno gliela anticipai come "regalo speciale per i suoi ottanta anni, una sorpresa" proprio a cena, senza svelare completamente l'idea", ha detto Rutelli, per poi aggiungere che quando lo seppe, Sordi "indossò la fascia tricolore come se l'avesse sempre portata" e fu un successone. In Campidoglio arrivarono tutti ad omaggiarlo, dall'allora premier Giuliano Amato a Silvio Berlusconi".

Con lui, Sordi si era lasciato andare anche a confidenze: "Mi parlava molto di sé, anche delle sue storie affettive, ma quelle non le racconterò mai".

"Alberto - ha concluso Rutelli - aveva capito meglio di me l'unicità di Roma, una città che non è riducibile ai suoi periodi di ascesa o di declino ma che è universale ed eterna proprio per questo".

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