Caso Boccia: il Ministro Sangiuliano è a Palazzo Chigi

La comunicatrice: "Non ho mai pagato nulla, mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri". Pd: "Sangiuliano non ha detto la verità a Meloni".

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Martedì 03 Settembre 2024
Roma - 03 set 2024 (Prima Pagina News)

La comunicatrice: "Non ho mai pagato nulla, mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri". Pd: "Sangiuliano non ha detto la verità a Meloni".

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, finito al centro di una controversia per il caso della presunta consulenza a Maria Rosaria Boccia, è a Palazzo Chigi, dove si trova anche la premier Giorgia Meloni, per una riunione d'emergenza, dopo una giornata di altre polemiche.

“Ritengo importante sottolineare che mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Boccia“, aveva scritto il Ministro della Cultura, in una lettera inviata al quotidiano "La Stampa".

A questa, la comunicatrice ha replicato in alcune storie su Instagram: “Io non ho mai pagato nulla. Mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri, tant’è che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal Capo Segreteria del Ministro”.

Secondo Sangiuliano, Boccia non ha mai partecipato alle riunioni operative per il G7 Cultura di Pompei. Lei ha risposto: “Quindi non abbiamo mai fatto riunioni operative? Non abbiamo mai fatto sopralluoghi? Non ci siamo mai scambiati informazioni?”. E sulla nomina come consigliera per i grandi eventi, che Sangiuliano ha negato: “Siamo sicuri che la nomina non ci sia mai stata? A me la voce che chiedeva di strappare la nomina sembrava femminile. La riascoltiamo insieme?”, ha scritto facendo allusione all'esistenza di un file audio.

Per Boccia, “dopo 8 giorni di silenzio” la lettera di Sangiuliano è “una toppa peggio del buco”. “Le uniche vite turbate sono state la mia e quelle della mia famiglia“, ha proseguito.

“La stampa mi ha definita: influencer, accompagnatrice, sartina, ‘una che si vuole accreditare’, millantatrice, la Anna Delvey della politica italiana, aspirante collaboratrice, consolatrice, badante, un amore culturale. Ad oggi non ho ricevuto né le scuse da parte dei giornalisti (nonostante abbia sempre smentito tempestivamente tutte le dichiarazioni che leggevo ed ascoltavo) né le scuse di chi mi ha coinvolto ingiustamente in questa spiacevole situazione. Chiedo gentilmente ai giornalisti e fotografi di non recarsi più presso i punti vendita di proprietà della mia famiglia. Non hanno nulla da dichiarare. Vorrebbero lavorare serenamente”, ha scritto ancora la comunicatrice.

“La difesa d’ufficio del governo che arriva per bocca della presidente del consiglio viene smentita in diretta sui canali social della ‘consigliera del ministro mai formalizzata’ che ha pubblicato foto di alcuni documenti legati al G7 Cultura che le sono stati condivisi. È la prova che quanto riportato da Sangiuliano a Meloni non corrisponde esattamente al vero e coinvolge adesso la più alta carica del governo in questa imbarazzante vicenda. Può un ministro mentire alla presidente del consiglio per cercare di auto scagionarsi da una situazione dai contorni così poco chiari?”. Così la Capogruppo del Pd in Commissione Cultura alla Camera, Irene Manzi.

“Nomine insistenti, divulgazione di dati sensibili riguardati il G7 della Cultura, smentite, botta e risposta: questo è quanto sta emergendo in queste ore attorno all’affaire Sangiuliano-Boccia. Un teatrino squalificante che mortifica cultura e istituzioni”. Lo ha dichiarato il portavoce dei Verdi e Deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.

“Per questo motivo - ha proseguito Bonelli - come Alleanza Verdi e Sinistra presenteremo un‘ interrogazione alla Premier Meloni per chiedere conto dell’operato del Ministro Sangiuliano chiedendole di trasmettere ai gruppi parlamentari la documentazione relativa alla pseudo assistente del Ministro Sangiuliano, ovvero E-mail istituzionali in cui la Boccia è tra i destinatari, se abbia usufruito dell’auto della scorta e a che titolo ha partecipato a incontri ufficiali del ministero ivi compreso quello preparatorio del G7 di Pompei.

La Premier Meloni non può limitarsi ad assolvere, ancora una volta, uno dei suoi ministri come è stato già fatto con la Ministra Santanchè e con il Sottosegretario Del Mastro: faccia chiarezza esibendo prove altrimenti adotteremo iniziative opportune in tutte le sedi. Alleanza Verdi e Sinistra si batterà in ogni sede istituzionale per far luce su quanto accaduto e sulle responsabilità del Ministro. Il tempo delle auto assoluzioni è finito”.

Italia Viva ha lanciato una petizione online per chiedere le dimissioni di Sangiuliano. “Il ministro Sangiuliano non solo ha mentito, non solo con il suo comportamento ha esposto Pompei, patria della cultura, al ridicolo, ma ha anche messo a rischio la sicurezza del G7”, recita il testo della petizione, che porta la firma del senatore Ivan Scalfarotto. “Per questo la sua presenza al governo in un ruolo così delicato non è più sostenibile. Con una firma chiediamo di restituire la cultura italiana a mani più serie, più competenti, più capaci”, conclude.

“Maria Rosaria Boccia? Abbiamo inviato una diffida in quanto il marchio Milano Fashion Week è della Camera della moda da sempre e non può essere usato da nessun altro. Speriamo che presto scompaia quella dicitura dai social di questa signora”. Lo ha dichiarato il Presidente della Camera Nazionale della Moda, Carlo Capasa, a margine dell'inaugurazione della Milano Fashion Week, al Palazzo Senatorio. Sul suo profilo Instagram, Boccia si descrive come ‘Presidente Fashion Week Milano Moda’.


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