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Sequestrati circa 800 grammi di sostanze stupefacenti e 14 armi da taglio.
Sequestrati circa 800 grammi di sostanze stupefacenti e 14 armi da taglio.
I poliziotti della questura di Piacenza hanno concluso un’operazione di contrasto alle bande giovanili cittadine, arrestando nove persone di cui sette in flagranza di reato e sequestrando circa 800 grammi di sostanze stupefacenti e 14 armi da taglio. Gli agenti della Squadra mobile e delle Volanti hanno ricostruito un totale di sette accoltellamenti, dei quali tre sono stati qualificati come tentato omicidio.
Un esercizio commerciale, che fungeva da base per il gruppo di giovani, è stato chiuso dal comune di Piacenza, su proposta dell’Azienda unità sanitaria locale, perché durante le indagini vi è stata scoperta della droga.
Attraverso le indagini, gli investigatori della Mobile hanno descritto il tentativo di ascesa criminale di un gruppo di giovani egiziani che, per accreditarsi, ha avviato una faida prima con un gruppo di tunisini e poi con uno composto da cittadini marocchini. Fanno parte di questo piano, una serie di accoltellamenti accorsi tra il mese di giugno e quello di luglio dello scorso anno, tra giovani egiziani e tunisini per avere il controllo delle zone di spaccio del centro città. L’attenzione dei ragazzi egiziani, sempre nell’ambito del predominio delle piazze centrali dove spacciare, si è spostata successivamente ai danni di giovani marocchini.
Le aggressioni avvenivano con gruppi di 20 persone, armate di machete o altre armi da taglio. La risposta dei giovani tunisini, presenti in città da più tempo, è stata ugualmente efferata. Il loro leader, infatti, ha tentato di accoltellare un rivale egiziano che veniva ricoverato in ospedale con 30 giorni di prognosi. Per questo episodio è indagata anche la moglie del tunisino che guidava l’auto a bordo della quale il marito ha raggiunto ed era fuggito dal luogo del reato. Questo ferimento era stato perpetrato come vendetta per un precedente accoltellamento. Al termine delle indagini, sono state deferite, per 22 episodi criminali, 30 persone appartenenti ai vari gruppi.
I poliziotti hanno monitorato anche i social network che venivano utilizzati dai giovani indagati per propagandare le proprie azioni illegali. Questa attività investigativa ha permesso alla Procura della Repubblica di Piacenza, di richiedere la chiusura di un profilo Instagram e di un canale YouTube di un cantante trap egiziano che aveva pubblicato contenuti mentre posava con un machete utilizzato per colpire un suo rivale. Per questa vicenda, il cantante è accusato di tentato omicidio. Il colpo, infatti, diretto al volto ha finito la sua corsa sul braccio della vittima, rompendogli l’osso di netto.
Inoltre, attraverso l’attività investigativa in Rete, gli agenti hanno individuato altri profili Instagram dove erano pubblicati contenuti con offese alle Forze dell’ordine e di solidarietà verso gli arrestati dove veniva invocata con minacce la liberazione. In questo caso gli specialisti della Sezione operativa per la sicurezza cibernetica di Piacenza stanno eseguendo un sequestro preventivo delle pagine social.
I poliziotti della Divisione anticrimine della Questura hanno richiesto, nei confronti degli indagati, due misure di sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza e hanno emesso nei confronti dei restanti otto avvisi orali, due divieti di ritorno nel Comune e due divieti di accesso alle aree urbane.