Il delitto di Antonino Agostino e Ida Castelluccio

Per non dimenticare.

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Lunedì 05 Agosto 2024
Roma - 05 ago 2024 (Prima Pagina News)

Per non dimenticare.

Il 5 agosto 1989, Antonino Agostino, agente della Polizia di Stato assegnato alla Questura di Palermo e in servizio presso il Commissariato di San Lorenzo, venne assassinato a colpi d'arma da fuoco insieme alla moglie, Ida Castelluccio. L'omicidio avvenne a Villagrazia di Carini, una frazione di Carini, nella città metropolitana di Palermo. I due coniugi si erano sposati da pochi mesi e Ida era incinta.

Intorno alle ore 20, Antonino e Ida uscirono dall’abitazione estiva dei genitori di lui quando improvvisamente una motocicletta con due persone a bordo si avvicinò e iniziò a sparare. Antonino, in un estremo atto di altruismo e con l'intento di proteggere la moglie, fece scudo con il proprio corpo e venne colpito da numerosi proiettili, morendo sul colpo. Ida, terrorizzata, affrontò i killer gridando di conoscerli. A quel punto, uno degli assalitori, con estrema crudeltà, le sparò al cuore. La famiglia di Antonino, sentiti gli spari, accorse sul luogo e tentò di soccorrere i due coniugi. Ida fu trasportata in auto al più vicino ospedale, ma morì pochi minuti dopo.

Le Indagini

Le indagini iniziali seguirono una pista passionale, rivelatasi presto fuorviante. Con il passare del tempo, emerse un'altra ipotesi investigativa che condusse la Squadra Mobile di Palermo a intraprendere nuove iniziative per accertare la verità. Si scoprì che l’agente Agostino faceva parte di una struttura di "Intelligence" legata ai Servizi di sicurezza, con l'obiettivo di rintracciare latitanti. Secondo quanto emerso durante il processo di primo grado, Agostino sarebbe stato ucciso perché venuto a conoscenza di informazioni sui legami tra la mafia ed esponenti dei Servizi segreti.

Il Segretario Generale dott. Michele Grillo, dell’Associazione Parlamentare di Amicizia con gli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana, attraverso il delegato di Palermo, il Commissario a.r. Pietro Macaluso, già in servizio alla squadra mobile di Palermo, così ricorda quel triste giorno di agosto del 1989: “Quel giorno segnò non solo la perdita di un valoroso servitore dello Stato e della sua amata moglie, ma anche un punto cruciale nella lotta alla criminalità organizzata. Il sacrificio di Antonino Agostino ha evidenziato la necessità di una risposta decisa contro i legami oscuri tra la mafia e le istituzioni. È un dovere ricordare e onorare il suo coraggio, proseguendo con determinazione nella ricerca della verità e della giustizia."

La Sentenza

Dopo oltre tre decenni, la magistratura ha condannato Antonino Madonia, boss della famiglia mafiosa di Resuttana, all'ergastolo. Madonia è stato ritenuto responsabile del duplice omicidio aggravato dei coniugi Agostino. Nel 2019, l'imputato ha scelto il rito abbreviato. Ancora in attesa di sentenza nel processo di primo grado sono Gaetano Scotto, boss della famiglia mafiosa dell’Arenella, accusato anch'egli di duplice omicidio aggravato, e Francesco Paolo Rizzuto, amico del poliziotto ucciso, accusato di favoreggiamento.

Questa vicenda, oltre a segnare un tragico capitolo nella storia della lotta alla mafia, mette in luce i complessi intrecci tra criminalità organizzata e istituzioni. La memoria di Antonino e Ida continua a ispirare coloro che combattono per un futuro libero dalla paura e dall'oppressione mafiosa.


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