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Putin chiede a Khamenei di evitare di colpire civili israeliani. Aerei di Tel Aviv rompono la barriera del suono a Beirut poco prima del discorso di Nasrallah.
Putin chiede a Khamenei di evitare di colpire civili israeliani. Aerei di Tel Aviv rompono la barriera del suono a Beirut poco prima del discorso di Nasrallah.
Tensione alle stelle, in Medio Oriente, per le indiscrezioni in merito ad attacchi imminenti da parte dell'Iran come rappresaglia per l'uccisione del leader di Hamas, Ismail Hanyieh e del comandante di Hezbollah Fuad Shukr.
"Hezbollah risponderà, l'Iran risponderà, lo Yemen risponderà e il nemico attende, osserva e valuta ogni reazione. La cosa principale è che ci siano determinazione, decisione e capacità", ha dichiarato il leader del movimento sciita filorianiano, Hassan Nasrallah, aggiungendo che "l'attesa" israeliana "fa parte della punizione, della risposta e della battaglia che è anche psicologica".
Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Reuters, il Presidente russo, Vladimir Putin, ha chiesto all'ayatollah Ali Khamenei di reagire moderatamente, evitando di attaccare i civili israeliani. La Reuters cita due fonti iraniane, secondo cui il messaggio è stato fatto recapitare ieri dal Segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Sergei Shoigu, durante gli incontri con alti funzionari di Teheran.
Le fonti hanno precisato che l'Iran ha fatto pressione sulla Russia per la consegna di jet da combattimento Sukhoi Su-35. Sull'argomento non è arrivato nessun commento dal Cremlino.
Alcuni aerei israeliani hanno volato a bassa quota su Beirut, infrangendo la barriera del suono poco prima del discorso di Nasrallah. E' quanto fa sapere l'Afp, precisando che le esplosioni supersoniche hanno creato il panico nella Capitale libanese. "L'aeronautica israeliana ha rotto per due volte la barriera del suono sopra la capitale e diverse regioni", fa sapere l'agenzia di stampa nazionale libanese.
Durante le ultime ore, le sirene sono tornate a suonare nel Nord di Israele, e l'Idf ha fatto sapere che alcuni droni libanesi hanno attaccato la regione. Uno di questi droni è stato intercettato, e molte persone sono rimaste ferite in Galilea occidentale, a sud della città di Nahariya da un razzo israeliano caduto per errore.
Gli allarmi sono stati dati anche per l'abbattimento degli ordigni e la caduta di schegge. Secondo quanto riportato dai media israeliani, gli allarmi sono tornati a suonare nella zona di San Giovanni d'Acri. Due persone hanno riportato ferite nella città araba di Mazra'a, dopo l'impatto di un drone iraniano, e sono state ricoverate in condizioni critiche.
Stando a quanto riportano le Idf, le sirene sono attive in tutte le città e i paesi del Nord di Israele. Il servizio ambulanza Magen David Adom ha fatto sapere che i suoi medici stanno facendo un sopralluogo in una zona dove ci sarebbero state delle collisioni. Si segnalano feriti a Mazra'a e vicino a Nahariya.
Lo sciame di droni libanesi è stato lanciato contro San Giovanni d'Acri e altre 15 città, incluse Hanita, Shlomi, Gesher HaZiv, Nahariya, l'area industriale di Akziv Milovat, Liman, Saar, Shevi Zion, Regva, Evron. Un trentenne è rimasto gravemente ferito a Mazra'a dopo essere stato colpito dalle schegge di un drone esploso mentre si trovava in macchina.
Il lancio dello sciame di droni è stato rivendicato da Hezbollah, che voleva colpire obiettivi militari. Parlando con la Reuters, una fonte di Hezbollah ha detto che l'attacco non è, in ogni caso, una rappresaglia per l'uccisione del comandante Fuad Shukr, avvenuta la scorsa settimana, durante un raid israeliano.
Durante la riunione alla Situation Room alla Casa Bianca, il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e la Vicepresidente Khamala Harris hanno saputo che l'intelligence Usa prevede due ondate di attacchi contro Israele, una da parte di Hezbollah, l'altra da parte di Teheran e da molti gruppi sostenuti dall'Iran presenti nella regione. E' quanto riferisce il sito web Axios, che riporta alcuni funzionari di Washington, spiegando che al vertice, svoltosi ieri, "non era ancora chiaro all'intelligence statunitense chi avrebbe attaccato per primo e che tipo di attacco avrebbero condotto".
Stando ad un funzionario statunitense, l'intelligence dice che la reazione di Iran e Hezbollah contro Israele è ancora un "work in progress" e nessuna delle due parti ha ancora ben chiaro cosa voglia fare. Il sito Axios, inoltre, riferisce che Biden e Harris hanno saputo dall'intelligence che non è ancora noto quando Teheran e Hezbollah attaccheranno Israele.
Domenica, parlando al G7, il Segretario di Stato Antony Blinken aveva detto che Teheran e Hezbollah avrebbero potuto attaccare nell'arco di 24-48 ore, ma secondo quanto dicono alcuni funzionari Usa ad Axios, nella riunione alla Situation Room di ieri la valutazione è stata meno fosca.
Secondo quanto riferisce il Wall Street Journal, intanto, alcuni funzionari di Washington hanno detto di aver visto l'Iran spostare alcune postazioni dei lanciamissili ed effettuare esercitazioni militari dallo scorso weekend.