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Manifestazioni in tutta Italia. La premier: "Spero che certa politica smetta di proteggere o giustificare queste violenze e si unisca, senza ambiguità, nella condanna di episodi così gravi e indegni".
Manifestazioni in tutta Italia. La premier: "Spero che certa politica smetta di proteggere o giustificare queste violenze e si unisca, senza ambiguità, nella condanna di episodi così gravi e indegni".
Studenti e personale scolastico in piazza in tutta Italia per il "No Meloni Day", la giornata di sciopero proclamata per oggi dall'Anief (Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori) e da altre organizzazioni come l'Unione degli Studenti e Link – Coordinamento Universitario.
Gli insegnanti manifestano contro l'abuso dei contratti a termine e per la stabilizzazione dei precari, mentre il personale Ata protesta contro i tagli previsti dalla manovra e gli studenti chiedono di essere più coinvolti nelle decisioni.
Momenti di tensione si sono registrati a Torino, durante il corteo partito da Piazza XVIII Dicembre: quindici agenti di polizia sono rimasti feriti a seguito del lancio di un petardo urticante. Gli studenti, inoltre, avrebbero lanciato diversi oggetti contro gli uomini delle Forze dell'Ordine. Gli agenti sono stati visitati dai medici del pronto soccorso per accertamenti.
"Anche oggi abbiamo assistito a inaccettabili scene di violenza e caos in alcune piazze, ad opera dei soliti facinorosi. Diversi agenti delle Forze dell'Ordine sono finiti al pronto soccorso a causa di ordigni e scontri. La mia totale solidarietà va a tutti gli agenti feriti, con l'augurio di una pronta guarigione". Così, sui social, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
"Spero - prosegue - che certa politica smetta di proteggere o giustificare queste violenze e si unisca, senza ambiguità, nella condanna di episodi così gravi e indegni".
Sempre a Torino, dove gli studenti protestano anche per le posizioni del governo in politica estera, accusato di sostenere il “genocidio del popolo palestinese” da parte di Israele, è stato bruciato un fantoccio che raffigura il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, all'angolo tra corso Vittorio Emanuele e corso Galileo Ferraris e hanno sfondato il cordone di Polizia in via XX Settembre, arrivando in Piazza Castello e Piazza San Carlo, davanti alla Prefettura, dove ci sono stati contatti tra studenti e Forze dell'Ordine. In seguito, gli studenti hanno raggiunto il Museo del Cinema e sono entrati nella Mole Antonelliana, fermandosi al primo piano, dove hanno esposto uno striscione con su scritto ‘Le scuole sanno da che parte stare, contro il governo e genocidio’, e bandiere palestinesi, esposte al grido di "Free Palestine".
A Roma, gli studenti hanno protestato esponendo cartelli e striscioni che raffigurano i ministri con le mani insanguinate. Nel corteo ha sfilato anche la riproduzione di un asino a grandezza naturale con appeso al collo un cartello con su scritto "Ministra Bernini". A Milano, invece, i manifestanti si sono riuniti al Castello Sforzesco, muniti di striscioni come: “Contro guerra e repressione fermiamo il governo”.