Omicidio Thomas Luciani: convalidato il fermo dei due minorenni indagati

Il padre di uno dei testimoni: "Desidero che mio figlio tenga presente nel tempo cosa è accaduto, che abbia vivo il ricordo del ragazzo che ha visto morire e che ne sia all'altezza".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 26 Giugno 2024
L'Aquila - 26 giu 2024 (Prima Pagina News)

Il padre di uno dei testimoni: "Desidero che mio figlio tenga presente nel tempo cosa è accaduto, che abbia vivo il ricordo del ragazzo che ha visto morire e che ne sia all'altezza".

E' stato convalidato, dal Gip del Tribunale dei Minori dell'Aquila, il fermo dei due minorenni indagati per l'omicidio di Thomas Luciani, trovato senza vita domenica pomeriggio nel parco Baden Powell di Pescara. Per loro è stata ordinata la custodia cautelare in un istituto minorile.

Durante l'udienza, che si è svolta a porte chiuse, i due ragazzi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. In più, il Tribunale dei Minori dell'Aquila ha disposto l'esame autoptico sul corpo di Luciani, che sarà svolto dal Dott. Cristian D'Ovidio.

Contemporaneamente, la famiglia di Luciani ha nominato il dottor Ildo Polidoro in qualità di perito di parte.

"Mio figlio vivrà una vita da consegnato, come diciamo noi. Desidero che tenga presente nel tempo cosa è accaduto, che abbia vivo il ricordo del ragazzo che ha visto morire e che ne sia all'altezza". Così, al Corriere della Sera, il papà di uno dei testimoni, Colonnello dei Carabinieri, in servizio precedentemente a Pescara, ora in un'altra Provincia abruzzese. Il suo pensiero è una specie di rispetto perenne per Thomas? "Sì, è questo". "Non solo non mi assolvo come padre, ma dico che qui nessun adulto può farlo davvero, e che forse è peggio di come la state rappresentando", spiega, riferendosi ai media.

"Non abbiamo pensato a chiamare nessuno, né polizia né ambulanza", è la testimonianza di un ragazzo vicino ai due 16enni fermati, anche lui presente domenica al Parco Baden Powell di Pescara, negli attimi in cui Cristopher Thomas Luciani è morto.

Il ragazzo ha confermato che il gruppetto è andato al mare "in tranquillità" dopo aver lasciato Thomas agonizzante tra le sterpaglie. Il ragazzo ha evidenziato che quando un testimone chiave "è tornato indietro, ci ha detto che li ragazzo era morto", poi i due fermati sono usciti dalla vegetazione e "siamo andati in tranquillità al mare".

 "Al mare - ha aggiunto - hanno raccontato in sintesi quello che è successo. So che hanno dato delle coltellate. E' questo quello che so". Uno dei 16enni arrestati, ha evidenziato, "aveva una pistola. Me l'ha fatta vedere dopo che era finito tutto. Ce l'aveva in tasca. Non so come ce l'avesse. Mi ha detto che era scarica, senza colpi".

Un altro testimone ha espresso la convinzione che i due fermati "si siano organizzati per questa cosa, per incontrare questo ragazzo". Il testimone chiave, che domenica aveva fatto scoprire il cadavere di Thomas, ha detto di essere "sicuro" che il ragazzo "era morto, erano tante coltellate davanti a me. Ad esempio aveva avuto una coltellata all'addome, una coltellata alla gamba, dove ci sono le arterie".


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