La relazione in merito all'attuazione del Pnrr “consente di poter evidenziare l’elemento collegato alla spesa. Il dato complessivo è pari a 45,6 miliardi di euro, al 31 dicembre 2022 la spesa era pari a 24,4 miliardi di euro. Quindi, c’è un incremento rilevante”.
Così il Ministro degli Affari Europei, Raffaele Fitto, in occasione dell'approvazione della relazione sull'attuazione del Pnrr, tema centrale della Cabina di Regia di stamani a Palazzo Chigi, presieduta dallo stesso Fitto, a cui hanno partecipato anche i Ministri competenti, e le rappresentanze dell’Anci, dell’Upi, e della Conferenza delle Regioni e Province autonome.
Nel corso della riunione, Fitto ha presentato i risultati relativi al secondo semestre dello scorso anno, per raggiungere gli obiettivi prefissati e completare il processo di revisione del Piano, così come concordato con la Commissione Europea, integrando il Capitolo Repower Eu, implementando le riforme e rimodulando molti provvedimenti strategici per lo sviluppo economico strutturale dell'Italia, con maggiori investimenti su sostenibilità ambientale, digitalizzazione e resilienza economica e sociale del Paese.
“Il Pnrr non concede soste in quanto richiede un costante lavoro e monitoraggio, per la concreta messa a terra di tutti gli investimenti e delle riforme previste”, scrive il Ministro nell'introduzione alla quarta Relazione sullo stato di attuazione del Pnrr. “Nei prossimi mesi completeremo la fase di verifica del raggiungimento degli obiettivi della sesta e della settima rata”, continua Fitto.
“Quelli del secondo semestre 2023 sono risultati eccellenti, ai quali in pochi credevano, quando, con il presidente Meloni e il governo tutto, decidemmo di istituire la Struttura di missione Pnrr e di avviare l’ambizioso percorso per la revisione del Piano, finalizzato alla messa in sicurezza delle risorse assegnate all’Italia e di tutti gli investimenti programmati”, aggiunge.
“L’attuazione del Piano – scrive ancora Fitto – ha rappresentato una delle priorità dell’azione del governo, con l’organizzazione nel solo secondo semestre del 2023 di oltre centocinquanta tavoli tecnici di lavoro con la Commissione europea e con il potenziamento e la rinnovata centralità della Cabina di regia per il Pnrr, individuata quale luogo istituzionale di indirizzo e coordinamento dei numerosi soggetti impegnati nell’attuazione del Piano, nonché sede di confronto e concertazione con il partenariato economico, sociale e territoriale”.
“Quello che emerge dall’ultima relazione sullo stato di attuazione del Pnrr “è lo spaccato di un lavoro fatto e in un clima molto positivo e costruttivo con la Commissione europea, insieme al lavoro di squadra fatto con gli enti attuatori”, ha poi detto Fitto in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
“Il Pnrr è in una fase di totale avanzamento: siamo impegnati nella verifica degli obiettivi raggiunti della quinta rata per avere l’approvazione e, per il 2024, siamo al lavoro per raggiungere gli obiettivi della sesta e della settima rata. Complessivamente – ha continuato il Ministro – si è lavorato in questi giorni per un decreto legge che ha diversi obiettivi, dalle risorse per i progetti usciti dal Piano agli aspetti legati alla semplificazione e all’accelerazione nella spesa per le singole missioni”.
In merito al decreto legge sul Pnrr, ha aggiunto, “i tempi penso non saranno lunghi, stiamo lavorando bene. È necessario fare bene, velocemente, ma non in fretta”.
“I dati sul Pnrr relativi alla spesa sono assolutamente sottodimensionati, perché molti enti attuatori non hanno caricato una spesa già fatta Abbiamo superato la fase della progettazione e delle gare di appalto, siamo nella fase di realizzazione degli interventi”, ha poi sottolineato Fitto.
“Il lavoro non è finito, abbiamo ancora molto da fare, ma i tanti obiettivi centrati finora ci rendono fieri e ci incoraggiano a dare sempre di più. Nell’interesse dell’Italia e degli italiani”, ha scritto la premier, Giorgia Meloni, nella premessa alla Relazione.
“La revisione del Pnrr, fortemente voluta dal governo e condivisa con la Commissione europea, consente di rinnovare ed ampliare l’ambizione del Piano, aggiornando gli investimenti e le riforme al mutato contesto internazionale.
Nel secondo semestre del 2023 il governo ha conseguito quattro importanti risultati nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Mi riferisco, innanzi tutto, alla definitiva approvazione da parte del Consiglio dell’Unione europea del nuovo Piano, comprensivo del capitolo Repower Eu. Questo significativo passaggio di discontinuità non ha impedito al governo di procedere nell’attuazione del Piano, secondo i tempi stabiliti”, continua la premier.
“L’introduzione di nuovi investimenti e riforme – evidenzia – permetterà all’Italia di rispondere alle sfide del mutato scenario internazionale e di salvaguardare le risorse e la realizzazione delle opere già pianificate. Il tutto inserito in una visione di crescita e di sviluppo di lungo periodo della Nazione.
Con la revisione del Pnrr, l’Italia si è dotata a tutti gli effetti di un nuovo Piano caratterizzato dall’introduzione della missione Repower Eu, da sette ulteriori riforme mirate all’ammodernamento e alla semplificazione normativa e dal finanziamento di investimenti aggiuntivi per circa 25 miliardi di euro, volti a rafforzare la competitività del tessuto produttivo, favorendo la transizione verso energie pulite e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico dell’Italia e dell’Europa”.
“L’attuazione del Pnrr ci porterà nel 2024 a misurarci con il conseguimento dei 39 obiettivi e traguardi associati alla sesta rata, pari a 9,6 miliardi di euro, e dei 74 obiettivi e traguardi connessi alla settima rata, pari a 19,6 miliardi di euro. Sapremo farlo al meglio solo se continueremo a interpretare questo impegno come un lavoro di squadra, determinando un’accelerazione decisiva per l’incremento della spesa delle risorse stanziate e per la rapida implementazione delle nuove misure inserite nel Piano”, scrive ancora la premier.
“È un lavoro di squadra, che sarebbe impossibile senza la capacità, la determinazione e la competenza dei tantissimi servitori dello Stato che ogni giorno fanno il loro dovere nelle Amministrazioni centrali e negli Enti locali. A loro va il mio più grande ringraziamento, perché senza di loro il governo non avrebbe potuto raggiungere i risultati che ha ottenuto”, conclude Meloni.
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