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L’arte (anche) per la ricerca scientifica.
L’arte (anche) per la ricerca scientifica.
Il progetto artistico “Risvegli” di Gian Mario Conti intreccia Arte e Scienza in un’installazione visiva e sonora unica nel suo genere in mostra per la prima volta a Roma ad Arte in Nuvola – Fiera Internazionale dell’Arte Moderna e Contemporanea (La Nuvola, Roma Eur) al Livello 0 | Forum, dal 21 al 23 novembre 2025.
L’ Arte
Concepito dall’artista sinestetico Gian Mario Conti, con la curatela di Gina Ingrassia, in collaborazione con il Prof. Luca Padua, neuroscienziato esperto in Gravi Cerebrolesioni Acquisite e disturbi di coscienza, RISVEGLI offre un viaggio esperienziale intenso che invita alla riflessione sulla realtà contemporanea e incoraggia ad esplorare nuove possibilità. L’artista fonde linguaggi artistici diversi tra loro – arte visiva, performance e musica – come potenti strumenti e restituisce loro un ruolo determinante all’interno della società: risvegliare dallo stato ipnotico collettivo in cui siamo intrappolati e guidare verso una vera e propria rinascita. RISVEGLI – con le sue 20 opere dell’artista in mostra – offre uno spazio di introspezione e confronto affrontando il tema della fragilità umana e delle disconnessioni che ci caratterizzano, seppur in un’epoca letteralmente iperconnessa. Alla luce di queste riflessioni, RISVEGLI dialoga potentemente con la Scienza.
La Scienza
La ricerca scientifica contemporanea ha ormai dimostrato quanto l’Arte, nelle sue diverse declinazioni, possa influenzare positivamente il processo trasformativo e il benessere dell’individuo, accelerando addirittura processi di guarigione, favorendo l’emergere di emozioni sopite. Il progetto di ricerca scientifica condotto dal Professor Luca Padua, già Direttore dell’UOC di Riabilitazione Neurologica ad Alta Intensità del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS a Roma, ha (tra l’altro) esplorato gli effetti della Musica e dell’Arte, intesi come stimolatori emozionali, su pazienti in coma e in riabilitazione post risveglio. Accanto ad una gestione intensiva delle problematiche cliniche e alla riabilitazione tradizionale, il reparto è stato dotato di una “Cave multisensoriale”, una stanza con le più moderne tecnologie, tra cui spicca un sistema immersivo di audio-videoproiezione. All’interno della “cave” sono effettuate stimolazioni multisensoriali personalizzate sulla base del quadro clinico e dei contenuti biografici del paziente, raccolti in fase anamnestica. Qui, anche videoproiezioni immersive di arte e musica vengono utilizzate per sollecitare il risveglio dei pazienti dal coma, stimolarne i ricordi affettivi e incoraggiare il risveglio e poi la riabilitazione. E i risultati sono estremamente incoraggianti.
“Risvegli”, un'installazione visiva e sonora
Sulla parete di fondo, una grande dipinto di tre metri crea una quinta scenografica che cattura visivamente lo spettatore. Racchiude il Tutto, le nostre memorie, chi siamo e dove stiamo andando. Figure e colori evocativi popolano la tela: un bambino che gioca, la spensieratezza, la vita bucolica, animali al pascolo, un teschio, apparizioni spettrali, api, e altre figure, l’eterno ciclo di morti e rinascite, una danza che è parte integrante della vita, mostrando che ognuno di noi ha la possibilità di rinnovarsi e ricominciare. Api impollinatrici (simbolo ricorrente nell’opera dell’artista) sembrano instillare speranza preannunciando la possibilità di risveglio. Sul fondo (forse) la sagoma di un letto, anch’esso riferimento allo stato di dormienti, il muso di un cavallo bianco (forse) guarda in viso lo spettatore e ancora ombre indecifrabili, forme e immagini polisemiche, sciami, il torso nudo di una figura femminile spogliato da ogni mascheramento, apparizioni incatturabili come la materia dei sogni, mutevoli come nubi allo sguardo, si creano e dissolvono richiamando talvolta elementi concreti, reali. Poi tutto si mescola, i fili (della vita) si intrecciano creando grovigli da districare (la vita!), fili di Arianna per entrare e uscire da quel labirinto di simboli che è la coscienza umana. Otto “colonne-pilastro”, sono posizionate a semicerchio, quattro per lato a partire dai due estremi laterali della tela e si compongono ad abbraccio: un’eco del colonnato della Basilica di San Pietro, un omaggio a Roma, città di Rinascite e Rinascimenti, appunto, in cui l’artista risiede da un anno. Il riferimento al Bernini diviene anche omaggio alla grande Arte senza tempo. Sulla superficie frontale del pilastro sono esposti gli otto “Semi” a rappresentare del caos il tutto in potenza, l’infinito potenziale ancora indeterminato e informe dal quale fiorirà la nuova vita. Questa è rappresentata dagli otto monoliti lignei bianchi, appoggiati sulla base della colonnina, ciascuno con un disegno incastonato che restituisce immagini di bambini, simbolo di purezza, spontaneità, creatività, onestà, fiducia, possibilità e presenza, Risveglio, Rinascita. L’installazione si arricchisce di “paesaggi sonori”, composti attraverso l’accostamento inusuale di arpa e armonica a bocca, suoni e vibrazioni che lavorano in profondità, stimolando esperienze interiori autentiche e viaggi nel cuore dell’essere umano e, interagendo con le opere visive, creano una dimensione profondamente evocativa.
La performance-esperimento e un talk
La performance di sabato 22 novembre alle ore 11.00 prevede un tappeto sonoro sarà eseguito dal vivo dall’artista con arpa e armonica a bocca avvolgendo letteralmente il visitatore in un’atmosfera sensoriale onirica, visitatore che potrà sperimentare in prima persona e su base scientifica, anche il cambiamento che l’Arte è in grado di operare in ciascuno di noi. Invitato a occupare lo spazio centrale dell’installazione, seduto su una sedia indossando uno speciale braccialetto, sarà invitato ad immergersi nell’arte. Collegato a uno strumento di rilevazione, il braccialetto misurerà e sostanzierà i cambiamenti dell’attività dermoelettrica e i parametri cardio circolatori, come misura dell’attività sistema nervoso autonomo che può rappresentare una indiretta misura dello stato emotivo del paziente (ad esempio responsabili della “pelle d’oca”) che si manifestano nell’individuo in presenza di “somministrazioni massicce di arte e musica”. L’esperimento scientifico sarà condotto con l’ausilio del Dott. Augusto Fusco, Responsabile UOSD Neuroriabilitazione ad Alta Intensità del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, e dei collaboratori del Prof. Luca Padua, mostrerà come la creatività possa generare reazioni intense e significative, anche salvifiche.
Sempre nell’ambito di Arte in Nuvola e in stretta correlazione con l'installazione "Risvegli", sabato 22 novembre alle ore 12, al Piano Nuvola (N3) si terrà un talk dal titolo "Somministrare emozioni per risvegliare. Quando la creatività incontra la cura: un dialogo tra Arte e Scienza". Nell'ambito del talk saranno raccontati i progetti a tema portati avanti da alcuni ricercatori dei diversi reparti del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. Sarà presente il Prof. Luca Padua. Invitati a partecipare, per il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS: il Dott. Augusto Fusco (Responsabile UOSD Neuroriabilitazione ad Alta Intensità), la Dott.ssa Alessandra Lauria (UOSD Neuroriabilitazione ad Alta Intensità), e il Dott. Davide Giannuzzi (neo-specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa).
Risvegli non è solo un’installazione artistica. È un viaggio trasformativo, un invito a riscoprire il potere dell’Arte, anche per il benessere e la salvezza, in qualche caso, dei singoli individui. Un’esperienza unica, dove il dialogo tra arte e scienza guida verso nuove consapevolezze e nuovi risultati.
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