Wikileaks: Assange potrà fare ricorso contro l'estradizione negli Usa

Legale: "Gli Usa hanno fornito garanzie palesemente inadeguate sul suo futuro".

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Lunedì 20 Maggio 2024
Roma - 20 mag 2024 (Prima Pagina News)

Legale: "Gli Usa hanno fornito garanzie palesemente inadeguate sul suo futuro".

Julian Assange può ricorrere contro l'estradizione negli Stati Uniti. Lo hanno deciso stamani due giudici dell'Alta Corte di Londra, nel corso di un'udienza chiave nell'ambito del processo che vede coinvolto il giornalista australiano, fondatore di WikiLeaks.

Secondo i due giudici, ci sono le basi perché Assange, accusato di spionaggio, possa contestare l'ordine di estradizione emanato dal governo di Londra.

Negli Stati Uniti, Assange rischia fino a 175 anni di reclusione per 17 capi d'accusa di spionaggio e un capo d'accusa di uso improprio di computer, dopo che, 15 anni fa, aveva pubblicato una serie di documenti classificati come "riservati" sul proprio sito web.

Assange ha trascorso gli ultimi cinque anni all'interno del carcere di massima sicurezza di Belmarsh, a Londra, dopo aver ricevuto asilo per 7 anni presso l'Ambasciata dell'Ecuador a Londra.

Durante la discussione, Assange non era in aula: il suo avvocato, Edward Fitzgerald, ha detto che il giornalista non ha potuto partecipare per problemi di salute. Stando all'avvocato, Washington ha dato garanzie “palesemente inadeguate” in merito al possibile futuro di Assange negli Usa.

I pubblici ministeri, ha proseguito Fitzgerald, non sono riusciti ad assicurare che Assange goda della protezione riservata alla stampa dal Primo emendamento della Costituzione statunitense. “Il vero problema è se sia stata fornita un’adeguata garanzia per eliminare il rischio reale identificato dalla corte”, ha spiegato ancora Fitzgerald.


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