Ambasciata di Francia. Premio Sanofi a Stefano Marando per il suo racconto sul dolore

Stefano Marando, c’è anche uno scrittore di Bovalino nella serata solenne che si tiene all’Ambasciata di Francia a Roma tra i vincitori dell’edizione 2025 del Premio Letterario Angelo Zanibelli, “La Parola che cura”.

di Pino Nano
Venerdì 24 Ottobre 2025
Roma - 24 ott 2025 (Prima Pagina News)

Stefano Marando, c’è anche uno scrittore di Bovalino nella serata solenne che si tiene all’Ambasciata di Francia a Roma tra i vincitori dell’edizione 2025 del Premio Letterario Angelo Zanibelli, “La Parola che cura”.

Il Premio Sanofi -presidente della Giuria Gianni Letta- è un Premio Letterario Nazionale istituito dalla famosa società farmaceutica Sanofi in memoria di Angelo Zanibelli, suo storico Direttore delle Relazioni istituzionali, e che rappresenta ormai un appuntamento consolidato nel panorama culturale e sanitario italiano. Un premio dedicato ai temi della salute e della sanità e i cui veri protagonisti – commenta il generale Domenico Della Gatta Presidente dell’ANIF, Associazione Malattie Rare- sono ogni anno le associazioni dei pazienti, i caregiver e le diverse professionalità della salute e della sanità che scelgono la narrazione come strumento di condivisione e riflessione, “capaci di restituire la complessità e la forza di percorsi di malattia e cura, trasformando esperienze personali in testimonianze universali”.

Il secondo calabrese protagonista della serata non c’è più, ma è come se ci fosse. Il “Premio personaggio dell’anno” è stato attribuito, in memoria, al professor Giovanni Scambia, Direttore del Polo Scienze della Salute della Donna e del Bambino della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, Professore Ordinario di Ginecologia e Ostetricia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Un medico meraviglioso, scomparso prematuramente nel febbraio scorso, Giovanni Scambia è stato tra i massimi specialisti a livello mondiale in ginecologia oncologica, ed è stato ritenuto dalla Giuria, “meritevole per aver contribuito, con il proprio lavoro, ad una migliore comprensione delle dinamiche in ambito sanitario o clinico”.

Una manifestazione questa di Roma di altissimo respiro culturale, che vede in prima fila come Presidente della Giuria l’ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, e lo stesso Ministro della sanità Orazio Schillaci.

“Questo Premio -dice il ministro Schillaci- è una straordinaria testimonianza di come la scrittura possa diventare spazio di dialogo, di cura e di partecipazione. Le storie che ogni anno vengono presentate ci avvicinano alle persone, ci mostrano la forza di chi attraversa la malattia e la trasforma in un racconto che poi emoziona chi ascolta. La parola spesso rivela ciò che la medicina da sola non può spiegare: la dimensione emotiva, relazionale e sociale delle cure. È questo che rende unico il vostro lavoro: dare voce a chi vive l’esperienza della fragilità, trasformandola in consapevolezza collettiva”.

È quasi strano sentire parlare della Calabria in un posto così solenne e così lontano anche dalla storia dei calabresi come lo è l’Ambasciata di Francia, e invece quando la senatrice Binetti chiama sul palco dei premiati lo scrittore vincitore della sezione “letteratura inedita” Stefano Marando ecco che ricompare come d’incanto la Calabria e la bellezza della locride. Perché in realtà lui, Stefano Marando, è di Bovalino, e pur vivendo da anni ormai a Torino dove lavora e scrive i suoi romanzi, non fa altro che sognare di poter un giorno rientrare in Calabria per vivere sul mare di Bovalino il resto della sua vita.

Stefano Marando, nasce a Locri nel 1991, ma in realtà la sua casa è a Bovalino dove rimane fino al 2012 per poi trasferirsi a Torino. È un infermiere professionale, scrittore e content creator, dice lui di sé stesso, che nel 2016 fonda la Community Instagram @30politico, e che diventa un punto di riferimento per molti studenti universitari in Italia. Il suo libro viene oggi premiato come migliore manoscritto tra quelli pervenuti, e la Giuria ha scelto di premiare Stefano Marando con la pubblicazione del suo romanzo “Come i girasoli sotto la pioggia”.

Come i girasoli sotto la pioggia” – spiega Stefano Marando -è un libro strutturato come un diario psicologico. La protagonista, Giulia, una giovane ragazza romana, inizia a scrivere le esperienze degli ultimi anni e i pensieri più intimi, seguendo le indicazioni della sua psicoterapeuta. Il diario diventa un vero e proprio strumento terapeutico, attraverso il quale la protagonista cerca di elaborare il passato, dare senso alle difficoltà affrontate e trovare nuove risposte interiori. Il libro intreccia il tema della salute mentale con concetti universali come resilienza, speranza, vulnerabilità e perdita. I personaggi, come girasoli sotto la pioggia, affrontano ostacoli che mettono a dura prova la loro forza interiore, ma anche nei momenti più bui emergono determinazione e bellezza”.

Invitato a dire di più del suo romanzo, lo scrittore aggiunge: “Attraverso il racconto di Giulia, il libro affronta temi delicati e profondi: perdita, dolore della sconfitta, smarrimento emotivo, ansia, pressione sociale, terapia e giudizio degli altri. Si tratta di uno spaccato di esperienze universali, che pone al centro il bisogno di chiedere aiuto e offrire sostegno, raccontando come forza e fragilità convivano in ogni percorso di crescita e, più in generale, in ogni vita. In “Come i girasoli sotto la pioggia” si incontrano amore, paura, tristezza, spensieratezza, consapevolezza e indecisione, ma soprattutto una profonda voglia di resistere e continuare a vivere”. Calabria forever. 


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