Ambiente: Coalizione art.9, dal decreto Lollobrigida nessuno stop al solare, Regina non chieda deroghe per consumare suolo

Confindustria chiede 63mila ettari di suolo coltivabile da adibire a campi di produzione fotovoltaica, praticamente lo 0,4% del territorio nazionale. Le 20 associazioni facenti parte di Coalizione art.9 della Costituzione si dicono fortemente contrarie visto l'impatto che una simile scelta avrebbe sul territorio

(Prima Pagina News)
Giovedì 30 Maggio 2024
Roma - 30 mag 2024 (Prima Pagina News)

Confindustria chiede 63mila ettari di suolo coltivabile da adibire a campi di produzione fotovoltaica, praticamente lo 0,4% del territorio nazionale. Le 20 associazioni facenti parte di Coalizione art.9 della Costituzione si dicono fortemente contrarie visto l'impatto che una simile scelta avrebbe sul territorio

Coalizione Art.9 della Costituzione ribadisce la propria contrarietà all’utilizzo di campi agricoli per la produzione di energia elettrica mediante l’uso di pannelli fotovoltaici. A tal proposito sembra quantomeno irrealistica la critica espressa da Aurelio Regina, delegato di Confindustria per l’energia, che in un’intervista al Il Sole 24 Ore di oggi 29 maggio 2024, ha criticato aspramente il decreto agricoltura, voluto dal ministro Lollobrigida, perché limita l’uso del suolo agricolo per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Nell’intervista a Il Sole 24 Ore, ha infatti dichiarato che “solo 63mila ettari di terreno agricolo sarebbe destinato a tale uso, lo 0,4% complessivo dei campi coltivabili di tutta Italia. A parte che tali cifre sarebbero tutte da verificare ma, ammesso che risultassero veritiere e fossero tassativamente rispettate, tutto ciò comporterebbe la sottrazione di 63mila ettari all’agricoltura e di conseguenza ad avere 283milioni di chilogrammi di pasta e 300milioni di chili di pane in meno in un anno e, considerando che in media un ettaro di terreno coltivato soddisfa il fabbisogno alimentare di 657 persone all’anno, ci si troverebbe ad avere un deficit di derrate alimentari considerevole. Considerando inoltre che l’Italia importa il 38% del suo fabbisogno agricolo, l’utilizzo di suolo coltivato per scopi industriali, comporterebbe il conseguenziale aumento di importazioni con relativo impatto energetico dovuto ai trasporti, con l’immissione nell’atmosfera di quantità enormi di CO2 e magari ciò potrebbe comportare anche la distruzione di altri 63mila ettari di foreste pluviali che sarebbero trasformate in campi coltivati. D’altronde lo 0,4% della popolazione italiana pari a più di 40mila cittadini, non può certo rimanere a stomaco vuoto per via del fotovoltaico. Il tutto tener conto dei danni dovuti all’impermeabilizzazione del suolo, e alla fauna. Vi è da considerare poi il danno paesaggistico che minerebbe irrimediabilmente la bellezza del Belpaese con conseguenti ricadute sul fronte turistico. Fa specie quindi di sentir parlare di ‘Energie Green’ considerando l’impatto ambientale di queste ultime. Coalizione art 9 - si precisa - non è affatto contro il fotovoltaico, solo che lo vuole sostenibile, collocato in alto, sui tetti di edifici non vincolati, su capannoni industriali, sulle autostrade, insomma ovunque non comporti consumo di suolo. Installati su più di 13milioni di edifici costruiti in Italia dopo il 1959, si coprirebbero ben più di quei 63mila ettari auspicati da Regina, ma così facendo magari si ridurrebbero i margini di guadagno delle grandi corporation che vedrebbero lievitare i costi di gestione per la manutenzione di impianti ubicati in alto. Coalizione Art 9 della Costituzione ribadisce l’urgenza di individuare aree idonee e di abrogare quella Legge che consente l’esproprio di terra ai contadini a beneficio delle corporation dell’energia, spesso straniere, che godono di generosi contributi pubblici. NOTA La Coalizione Articolo 9 è formata da: Italia Nostra, Amici della Terra, Mountain Wilderness, Ente Nazionale Protezione Animali, ProNatura, AssoTuscania, Altura, L’Altritalia Ambiente, Crinali Bene Comune, Rete Resistenza dei Crinali, Associazione Italiana Wilderness AIW, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, LIPU Puglia e Basilicata, Centro Parchi Internazionale, Salviamo il Paesaggio, GRIG Gruppo Intervento Giuridico, Comitato per la Bellezza, Comitato per il Paesaggio, Emergenze Cultura e Appennino Sostenibile.


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