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Sette subacquei specializzati nel recupero di oggetti pesanti mediante l'uso di palloni gonfiati, 3 associazioni in campo, L’Altritalia Ambiente sezione di Trieste, la A.S.D. Sub Sea Club Trieste e la Healthy Seas Ghost Diving Adriatic, insieme al comune di Trieste, hanno condotto una complessa operazione di recupero di un cassonetto dei rifiuti risucchiato dalla forte mareggiata che colpì quel tratto di costa nel novembre del 2023. Recuperate anche una quindicina di reti da pesca
Sette subacquei specializzati nel recupero di oggetti pesanti mediante l'uso di palloni gonfiati, 3 associazioni in campo, L’Altritalia Ambiente sezione di Trieste, la A.S.D. Sub Sea Club Trieste e la Healthy Seas Ghost Diving Adriatic, insieme al comune di Trieste, hanno condotto una complessa operazione di recupero di un cassonetto dei rifiuti risucchiato dalla forte mareggiata che colpì quel tratto di costa nel novembre del 2023. Recuperate anche una quindicina di reti da pesca
L’Altritalia Ambiente sezione di Trieste, la A.S.D. Sub Sea Club Trieste, la Healthy Seas Ghost Diving Adriatic (ente di beneficenza fondato nel 2012 da subacquei tecnici, specializzati nella rimozione di attrezzi da pesca persi e altri detriti marini) e il Comune di Muggia, hanno organizzato, oggi 8 marzo 2025, un'operazione di bonifica nelle acque marine antistanti Punta Sottile. In tutto 7 subacquei tecnici, muniti di muta stagna e scooter subacquei, hanno portato fuori dall’acqua un grosso cassonetto per la rccolta dei rifiuti e una quindicina di sacchi pieni di retine da pesca. La violenta mareggiata del novembre 2023, che colpì duramente la costa triestina, risucchiò sui fondali marini in poche ore tonnellate di rifiuti di ogni genere, tra cui attrezzature di stabilimenti balneari, inferriate, parti metalliche di vario genere, enormi pietroni e moltissimi sanpietrini strappati alla passeggiata di Barcola. Tutti questi materiali hanno ridisegnato il fondale marino. Anche la costa di Muggia subì danni da quella tempesta, con Strada per Lazzareto completamente divelta e da ricostruire. Nei mesi scorsi, una squadra di sommozzatori della A.S.D. Sub Sea Club Trieste rilevò, nella porzione di mare antistante Punta Sottile, il cassonetto che il vento implacabile e le potenti onde avevano trascinato in fondo al mare, a circa 200 metri dalla costa ad una profondità di 12 metri. “La sicurezza viene sempre al primo posto - dichiara Massimiliano Licen, Presidente dell’A.S.D. Sub Sea Club Trieste - E’ naturale che, per una operazione così delicata, a causa della mole e del peso del contenitore, oggi si siano tuffati in mare solo subacquei tecnici esperti, già specializzati nelle operazioni di recupero con palloni di sollevamento e nell’utilizzo degli scooter subacquei (Diver Propulsion Vehicle)”. Come sappiamo, con l’attività della pesca, nei fondali marini di tutto il mondo viene purtroppo rilasciata in mare anche la cosiddetta attrezzatura fantasma: reti, lenze, nasse, cime ed altri attrezzi da pesca abbandonati o persi accidentalmente in mare. Una volta caduto sul fondale, tutto questo materiale si trasforma nel tempo in trappole mortali per la vita marina, uccidendo pesci e danneggiando la posidonia, la gorgonia e molte altre specie marine, oltre a riempire le acque di microplastiche. In particolare, qui, nel tratto di mare poco profondo e dal fondale sabbioso di Punta Sottile, la coltivazione dei mitili ha rilasciato sul fondale, negli anni, parti delle reti tubolari in cui crescono questi molluschi bivalvi. Il Consigliere Nazionale di L’Altritalia Ambiente Adriano Toffoli si dichiara soddisfatto del risultato di oggi: “Siamo sempre in prima linea nella pulizia dei nostri fondali marini e la nostra attività di monitoraggio e pulizia nel Golfo di Trieste si protrae per tutto l’anno. Infatti, con i nostri sommozzatori e apneisti, siamo attivi anche durante i mesi invernali, con la mappatura dei rifiuti, l’asporto di materiale e la continua progettazione di interventi mirati”. Il direttore del progetto Ghost Diving Adriatic, Maurizio Grbac afferma: “E’ sempre un’esperienza gratificante collaborare con altre realtà: siamo uniti per il rispetto e la cura del nostro mare. La nostra organizzazione si dedica da sempre alla conservazione marina attraverso azioni tangibili. Sotto la superficie, si nasconde una pericolosa minaccia: le reti fantasma. Questi attrezzi da pesca abbandonati, persi o scartati, continuano ad intrappolare la vita marina molto tempo dopo il loro abbandono, causando ogni anno danni incalcolabili alla fauna e flora marina . E’ fondamentale continuare la divulgazione delle nostre attività, per contribuire alla sensibilizzazione delle persone” Anche il comune di Muggia plaude all’evento: “Ringrazio innanzitutto le Associazioni presenti oggi per il ritrovamento ed in particolare L’Altritalia Ambiente, per aver sempre aiutato in prima linea il Comune di Muggia nel recupero dei rifiuti sommersi, migliorando l’habitat marino del nostro golfo - afferma l’assessore all’Ambiente Elisabetta Steffè – Nell’attesa dei finanziamenti regionali dedicati alla pulizia dei fondali, non possiamo restare indifferenti e quindi continueremo ad organizzare altre iniziative come questa, per migliorare la situazione ormai drammatica a livello mondiale, restituendo la dignità che spetta ai nostri fondali marini.”