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Da oggi al 15 novembre al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell'Università La Sapienza. Inaugurazione giovedì 13.
Da oggi al 15 novembre al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell'Università La Sapienza. Inaugurazione giovedì 13.
Il MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza - Università di Roma è lieto di ospitare da oggi al 15 novembre 2025 la mostra Inhabiting Uncertainty, a cura di Marina Ciampi.
La mostra sarà inaugurata giovedì 13 novembre, alle ore 13. Introdurrà la curatrice della mostra, Marina Ciampi (Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche - Università La Sapienza). Porteranno i saluti istituzionali la Rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, e la Direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche, Emma Galli.
L’esposizione presenta i risultati del progetto PRIN Inhabiting Uncertainty. A Multifaceted Study on the Relationship Between Social Attitudes and Lifestyles in Pandemic Spaces (2020), coordinato da Marina Ciampi (Sapienza Università di Roma), che consiste in un’indagine profonda e multidisciplinare sulle trasformazioni degli spazi abitativi, delle relazioni sociali, degli stili di vita e delle emozioni che la pandemia ha provocato.
In un intreccio di studi che coinvolgono sociologia, storia, architettura, medicina e comunicazione, la ricerca analizza pratiche quotidiane e percezioni del rischio, riformulando criticamente le categorie di spazio, socialità e vulnerabilità ed elaborando nuove strategie per abitare in contesti di crisi.
In questo quadro, lo storytelling realizzato in forma visuale da studentesse e studenti della Sapienza Università di Roma non si limita a tradurre in linguaggi audiovisivi le narrazioni della quotidianità domestica e urbana al tempo della pandemia, ma costruisce un momento comunitario particolarmente significativo.
La memoria del lockdown, riattivata nelle pratiche del racconto, lascia emergere il persistere di paure e incertezze che le attuali criticità globali acuiscono in termini di precarietà e responsabilità sociale.
La visual sociology adoperata come strumento epistemologico e metodologico consente ai giovani intervistati di rielaborare collettivamente il trauma, trasformando la testimonianza individuale in consapevolezza critica condivisa. Il ricordo del vissuto pandemico si lega allo sguardo sul presente, illuminandolo sul piano dell’esperienza e della consapevolezza acquisita.
Sotto il profilo estetico la presentazione dei risultati della ricerca risponde, attraverso la videoinstallazione, alle forme artistiche contemporanee. La scelta del MLAC di ospitare Inhabiting Uncertainty valorizza e istituzionalizza tale processo come spazio pubblico di riflessione e confronto nel quale ricerca, didattica e memoria interagiscono nell’offerta di strumenti di comprensione dell’incertezza contemporanea.
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