Difesa: Aereo civile perde contatti radio con torre di controllo, immediato l'intervento di due F35 per intercettarlo

Il Boeing 787 partito da dall'aeroporto internazionale di Mombasa in Kenya, non rispondeva più alle chiamate mentre sorvolava i cieli della Calabria. Immediato l'intervento dei caccia dell'Aeronautica Militare, i cui piloti hanno provveduto ad accertare che si trattasse di un falso allarme

di Renato Narciso
Martedì 08 Ottobre 2024
Foggia - 08 ott 2024 (Prima Pagina News)

Il Boeing 787 partito da dall'aeroporto internazionale di Mombasa in Kenya, non rispondeva più alle chiamate mentre sorvolava i cieli della Calabria. Immediato l'intervento dei caccia dell'Aeronautica Militare, i cui piloti hanno provveduto ad accertare che si trattasse di un falso allarme

Una coppia di velivoli caccia F-35A del 32° Stormo di Amendola, è intervenuta nel primo pomeriggio di ieri 7 ottobre 2024, per intercettare un aereo di linea Boeing 787, decollato dall'aeroporto internazionale di Mombasa (Kenya) e diretto a Roma-Fiumicino, che durante il sorvolo dello spazio aereo nazionale, sui cieli della Calabria, aveva perso i contatti radio con gli enti del traffico aereo civile.   Immediato è scattato l'allarme ed è stato impartito l’ordine di decollo rapido, in gergo tecnico scramble, da parte del CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile nell’area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico (FE).   Il personale “guida caccia” del 22° Gruppo D.A.M.I. di Licola (NA) ha fornito ai piloti dei due F-35 levatisi in volo, le coordinate e le informazioni necessarie per raggiungere il velivolo civile ed effettuare la prevista procedura di identificazione e per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza.   Prima che la coppia di caccia raggiungesse il velivolo civile, l'equipaggio del Boeing 787 ha ripristinato le comunicazioni radio con gli enti di controllo del traffico aereo  proseguendo la sua rotta verso lo scalo romano.   La rapidità con cui i velivoli militari si sono alzati in volo è la dimostrazione dell'elevato livello di prontezza dell'intero servizio di difesa dello spazio aereo nazionale e della NATO, raggiunto grazie alla professionalità dei propri equipaggi e di tutto il personale dell'Aeronautica Militare coinvolto.   Da gennaio 2022 il 32° Stormo contribuisce alla Difesa Aerea dello spazio aereo sia nazionale che della NATO con i velivoli F-35A in prontezza d'allarme. Nel caso di un eventuale ordine di “scramble” da parte del competente Combined Air Operations Centre (CAOC) della NATO, i velivoli di 5^ generazione F-35 decollano in pochissimi minuti per intercettare ed individuare eventuali velivoli sospetti, contribuendo con specifiche capacità operative e tecnologiche di ultima generazione al servizio di allarme.   Oltre al 32° Stormo con gli F-35 e al 6° Stormo, altri quattro Stormi dell’Aeronautica Militare con caccia EFA assicurano il servizio di Difesa Aerea: il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle, il 37° Stormo di Trapani ed il 51° Stormo di Istrana.


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