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Bando in favore delle Province, della Città Metropolitana di Genova, dei Comuni liguri entro i 40 mila abitanti e di enti pubblici, come le agenzie e aziende regionali, le autorità di sistema portuali, gli enti parco e le camere di commercio.
Bando in favore delle Province, della Città Metropolitana di Genova, dei Comuni liguri entro i 40 mila abitanti e di enti pubblici, come le agenzie e aziende regionali, le autorità di sistema portuali, gli enti parco e le camere di commercio.
Venti milioni di euro per promuovere l'efficientamento energetico degli edifici pubblici o ad uso pubblico. È la dotazione economica stanziata da Regione Liguria per la nuova edizione del bando, rientrante nell'azione 2.1.1 del PR FESR 2021-2027, in favore delle Province, della Città Metropolitana di Genova, dei Comuni liguri entro i 40 mila abitanti e di enti pubblici, come le agenzie e aziende regionali, le autorità di sistema portuali, gli enti parco e le camere di commercio.
L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto concesso nella misura massima del 70% dell'investimento ritenuto ammissibile, per un importo massimo concedibile che può raggiungere il milione di euro. La percentuale agevolativa è elevata all'80% dell'investimento nel caso in cui il Comune richiedente abbia non più di 2 mila abitanti o appartenga a una delle otto aree interne liguri riconosciute dalla Strategia Nazionale Aree Interne (Imperiese, Val Fontanabuona, Valle Bormida Ligure, Valle Scrivia, Valli dell'Antola e Tigullio, Beigua-Sol, Alta Valle Arroscia e Val di Vara).
"Continua la nostra azione in favore di una transizione energetica che possa, con soluzioni concrete, aiutare le amministrazioni locali, specie quelle dei piccoli Comuni, a migliorare le prestazioni energetiche degli edifici pubblici e a contenere i costi in bolletta - dichiarano l'assessore regionale all'Energia Paolo Ripamonti e il consigliere delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana -. Con questi 20 milioni di euro rafforziamo la strategia regionale per ridurre, in linea con il nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale, la dipendenza del nostro territorio dalle fonti fossili".
Sono ritenuti ammissibili interventi da compiere o già avviati a partire dal 25 maggio 2023, purché non conclusi, che consentano su ciascun edificio o sulla porzione di intervento il miglioramento di almeno una classe energetica e il risparmio di almeno il 30% dell'energia attualmente consumata. L'intervento per ritenersi ammissibile dev'essere di almeno 300 mila euro, ad eccezione di quelli presentati dai piccoli Comuni delle aree interne o con popolazione inferiore ai 2 mila abitanti per cui l'investimento dev'essere di almeno 100 mila euro.
Rientrano tra le spese consentite la coibentazione dell'involucro edilizio, la sostituzione dei serramenti, la realizzazione di pareti ventilate, giardini verticali o tetti verdi, la rimozione e smaltimento di amianto, l'acquisto di sistemi schermanti per la protezione dalla radiazione solare, l'installazione di impianti rinnovabili per l'autoconsumo (nel limite massimo del 20% dell'investimento), l'efficientamento del sistema di illuminazione o di sistemi di trasporto (es. ascensori o scale mobili), l'introduzione di sistemi e dispositivi per il controllo automatizzato e la telegestione dell'edificio, la diagnosi energetica e l'attestato di prestazione energetica (APE) a ultimazione dei lavori effettuati.
Le domande saranno presentabili, accedendo al Sistema "Bandi On Line" di Filse, dal 10 al 26 febbraio. La procedura sarà compilabile, in modalità offline, a partire dal 20 gennaio.