Gaza: raid israeliani su Rafah dopo la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia

Idf: trovati i corpi di altri 3 ostaggi.

(Prima Pagina News)
Venerdì 24 Maggio 2024
Roma - 24 mag 2024 (Prima Pagina News)

Idf: trovati i corpi di altri 3 ostaggi.

Diversi raid sono stati condotti dalle Forze di Difesa israeliane (Idf) su varie zone di Rafah, città dell'estremo Sud della Striscia di Gaza. E' quanto fa sapere l'agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui i militari di Tel Aviv hanno attaccato il campo profughi di Shaboura e altri quartieri, causando morti e feriti.

L'attacco è avvenuto dopo che la Corte Internazionale di Giustizia ha emanato la sentenza in cui ordina a Tel Aviv di sospendere qualsiasi azione militare su Rafah. Leggendo la sentenza, arrivata dopo la denuncia del Sudafrica, il giudice Nawaf Salam ha detto che la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è “disastrosa”, ed ha subìto un peggioramento dall'emanazione dell'altra sentenza da parte dell'Aia, in cui si chiedeva a Israele di adottare misure per aiuti umanitari urgenti.

In più, ha continuato Salam, “la Corte non è convinta che gli sforzi di evacuazione e le relative misure che Israele afferma di aver intrapreso per migliorare la sicurezza dei civili nella Striscia di Gaza, in particolare nei confronti delle persone sfollate di recente dal governatorato di Rafah, siano sufficienti ad alleviare l’immenso rischio a cui la popolazione palestinese è esposta a seguito dell’offensiva militare a Rafah”.

Hamas ha salutato la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia in un comunicato, in cui ha dichiarato che si aspettasse che la Corte dell'Aia “emettesse una decisione per fermare l’aggressione e il genocidio" da parte di Israele "contro il nostro popolo in tutta Gaza, non solo a Rafah". I fondamentalisti esortano “la comunità internazionale e le Nazioni Unite a fare pressione sull’occupazione affinché si impegni immediatamente a rispettare questa decisione e a procedere in modo reale e serio alla realizzazione di tutte le risoluzioni Onu che costringono l’esercito di occupazione sionista a fermare la guerra genocida che ha commesso contro il nostro popolo per più di sette mesi”.

Secondo quanto fa sapere il "New York Times", il Direttore della Cia, William Burns, vedrà nel fine settimana in Europa il capo del Mossad israeliano, David Barnea, per cercare di far ripartire i negoziati per il rilascio degli ostaggi e per il cessate il fuoco.

Precedentemente, due funzionari di Tel Aviv avevano fatto sapere al "Times of Israel" che Burns, Barnea e il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani si vedranno nei prossimi giorni per cercare di fari ripartire i negoziati per il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas.

Sarebbe il primo incontro di alto livello da quando si sono interrotti i colloqui, due settimane fa, dopo che Hamas aveva replicato alla proposta dei mediatori statunitensi, egiziani e qatarioti, aggiungendo emendamenti giudicati inaccettabili da Washington e Tel Aviv. La proposta prevedeva che i 125 ostaggi ancora nelle mani dei fondamentalisti fossero rilasciati gradualmente, a partire da 33 fra donne, malati e anziani, durante una tregua di 6 settimane. La seconda fase, invece, prevedeva il rilascio degli altri ostaggi e i colloqui per un cessate il fuoco permanente, mentre i cadaveri degli ostaggi avrebbero dovuto essere rilasciati durante la terza fase.

Hamas aveva risposto alla proposta con molti emendamenti, tra cui, fanno sapere i media, il no al rilascio di 33 ostaggi vivi.

Intanto, le Idf hanno trovato i cadaveri di altri 3 ostaggi: sono Orion Hernandez Radoux, 30 anni, Hanan Yablonka, 42 anni, e Michel Nisenbaum, 59 anni. Il ritrovamento è avvenuto nella notte, nel corso di un'operazione a Jabaliya. I tre, fanno sapere le Idf, sarebbero stati uccisi proprio il giorno del rapimento, il 7 ottobre dell'anno scorso. Al momento, a Gaza ci sono ancora 125 ostaggi.

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha espresso cordoglio ai familiari degli ostaggi uccisi: “Abbiamo un dovere nazionale e morale per fare tutto il possibile per riportare a casa gli ostaggi, sia vivi che morti, ed è quello che stiamo facendo”, ha detto.


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