Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
Convegno di notevole interesse, l’altra sera a Rende in Calabria, che ha offerto un'occasione preziosa per riflettere su due dimensioni fondamentali dell’esperienza umana: il pensiero e la tecnologia.
Convegno di notevole interesse, l’altra sera a Rende in Calabria, che ha offerto un'occasione preziosa per riflettere su due dimensioni fondamentali dell’esperienza umana: il pensiero e la tecnologia.
Il convegno, organizzato dal Kiwanis Club Cosenza Città degli Enotri e fortemente voluto dal suo Presidente, la prof. Delly Fabiano, da sempre molto attenta ai giovani e all’incoraggiamento e promozione del loro talento, ha visto la partecipazione di due eminenti relatori, che hanno discusso di due aspetti profondamente diversi ma al contempo di grande rilevanza nel contesto contemporaneo.
Ad aprire le danze, il dott. Antonio Sabato, giovane promettente filosofo, che ha esaminato l’evoluzione del pensiero umano e il ruolo fondamentale della parola nella formazione delle idee e della conoscenza. Con un linguaggio al tempo stesso esaustivo e forbito, specificando il voluto occultamento della scrittura nel suo interessante intervento dal titolo “Il pensiero e la parola”, Antonio Sabato ha sottolineato come, sin dall'antichità, filosofi quali Socrate e Platone abbiano indagato la natura del pensiero, considerandolo come base della consapevolezza e dell’espressione umana. Denunciando inoltre la scrittura come pharmakon, termine che nel “Fedro” di Platone designa sia un veleno che una medicina, e discutendo poi della atavica funzione, nella storia, della conoscenza nell’oralità, il giovane filosofo ha poi sollevato il problema della scrittura come argomento etico, sottolineando quanto, a causa della profonda paura umana della scomparsa, la scrittura abbia raggiunto una dimensione doppiamente lontana dal pensiero. “Memoria come ritenzione di tracce” afferma lo studioso, regalando alla platea degli spunti di riflessione che prescindono una profonda conoscenza della materia.
Di carattere più tecnico il secondo intervento, presentato dall’ingegnere informatico Salvatore Ciambrini della BesideTech, azienda informatica specializzata in attività di System Integration, che ha illustrato le più recenti innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale, evidenziando le potenzialità e le applicazioni di questa nuova e moderna tecnologia, ormai protagonista indiscussa della scena informatica, in vari settori.
Salvatore Ciambrini ha sottolineato come l’intelligenza artificiale stia rivoluzionando il modo in cui viviamo e lavoriamo, migliorando l’efficienza e aprendo nuove opportunità. Tuttavia, egli ha anche evidenziato le sfide etiche e pratiche poste dalla nuova tecnologia, tra cui la privacy, la sicurezza e l’impatto sul mercato del lavoro. “L’intelligenza non è ciò che si sa” ha affermato Ciambrini, citando il filosofo Jean Piaget, “ma ciò che si fa quando non si sa”, ponendo un’accurata riflessione a proposito del NLP (Natural Language Processing) e delle relative insidie associate, quali la perdita della creatività dei singoli e l’errore nel discernimento delle fonti, accento che ha sollecitato un nutrito dibattito sull’ipotetico e auspicato censimento delle informazioni corrette online.
L’ennesimo successo dunque per il Kiwanis Club Cosenza Città degli Enotri e per il suo Presidente, la prof. Delly Fabiano che, come ha dichiarato in apertura il Luogotenente della Divisione 12, l’avvocato Emanuela Caparelli, si distingue per la sua capacità di “coniugare il nuovo con l’assoluto”, promuovendo in diversi contesti il dialogo e la conoscenza e contribuendo da sempre attivamente alla crescita culturale e intellettuale della comunità.