La Bce decide rialzo tassi al 4,50%. Lagarde: "Economia zona euro ancora debole"
"L'inflazione continua a diminuire, ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato".
(Prima Pagina News)
Giovedì 14 Settembre 2023
Roma - 14 set 2023 (Prima Pagina News)
"L'inflazione continua a diminuire, ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato".
La Banca Centrale Europea ha deciso il rialzo dei tassi di un quarto di punto, portando al 4,50% il tasso sui rifinanziamenti principali, al 4% quello relativo ai depositi e al 4,75% quello sui prestiti marginali.

E' quanto fa sapere la stessa Bce.

"L'inflazione continua a diminuire, ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato. Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine", perciò, scrive la Bce nel comunicato a conclusione del vertice, "ha deciso oggi di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse".

Le stime relative all'inflazione sono state riviste al rialzo, al 5,6% nel 2023, al 3,2% nel 2024 e al 2,1% nel 2025, a causa "dell'evoluzione più sostenuta dei prezzi dell'energia".

"Il Consiglio direttivo ritiene che i tassi abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale a un ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo. Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di interesse di riferimento della Bce siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario", prosegue il comunicato.

Gli esperti "hanno rivisto significativamente al ribasso le proiezioni per la crescita economica, che si porterebbe nell'area dell'euro allo 0,7% nel 2023, all'1,0% nel 2024 e all'1,5% nel 2025".

"Le condizioni di finanziamento si sono inasprite ulteriormente e frenano in misura crescente la domanda, che rappresenta un fattore importante per riportare l'inflazione all'obiettivo", per cui le previsioni sono state tagliate "alla luce del maggiore impatto di tale inasprimento sulla domanda interna e dell'indebolimento del contesto del commercio internazionale".

La decisione di Francoforte ha determinato un calo dei rendimenti dei Titoli di Stato europei: quello dei Btp a 10 anni si assesta al 4,34%, in calo di 9 punti base, mentre il Bund tedesco scende di 7 punti, attestandosi al 2,58%. Dato che è un movimento omogeneo per i bond europei, lo Spread tra Btp e Bund è poco mosso, attestandosi a 176 punti base.

"L'economia della zona euro, stagnante negli ultimi mesi, suggerisce che la debolezza resterà anche nel terzo trimestre. Le condizioni del credito stanno indebolendo la crescita e i servizi, che prima erano un settore resiliente, ora si indeboliscono". Così la Presidente della Bce, Christine Lagarde, a conclusione del vertice del board della Banca.

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