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Parigi a Tel Aviv: "E' necessario che tutte le parti rispettino il cessate il fuoco".
Parigi a Tel Aviv: "E' necessario che tutte le parti rispettino il cessate il fuoco".
Washington ha avvisato Israele che sta violando la tregua in Libano. Lo riferisce Ynet, citando fonti informate dei dettagli.
“Ci sono state violazioni dell’accordo di cessate il fuoco da parte dello Stato ebraico, principalmente con il ritorno visibile e udibile dei droni nei cieli sopra Beirut”, fa sapere la testata israeliana. Secondo le stesse fonti, perché la tregua duri “è necessaria moderazione da tutte le parti”.
Anche Parigi chiede il rispetto della tregua: il Ministro francese degli Esteri, Jean-Noël Barrot, ha parlato al telefono con il suo omologo israeliano, Gideon Saar, a cui “ha sottolineato la necessità che tutte le parti rispettino il cessate il fuoco in Libano e ha evidenziato gli sforzi della Francia in questa direzione, insieme ai suoi partner americani”.
Il Ministro Barrot “ha ribadito che l’accordo sul cessate il fuoco in Libano dovrebbe aprire la strada a un immediato cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e al massiccio afflusso di aiuti umanitari” e ha aggiunto che “la Francia farà la sua parte assumendo nuovi impegni umanitari alla conferenza sugli aiuti umanitari a Gaza al Cairo”. Durante la telefonata, i due Ministri hanno discusso anche della situazione in Siria e del programma nucleare di Teheran.
Continua, intanto, lo scambio di accuse tra Israele e Hezbollah: secondo le Idf, gli sciiti filoiraniani hanno sparato in un'area di confine contesa. Tel Aviv ha riferito che due razzi sono stati sparati in direzione del Monte Dov, territorio conteso posto sotto il controllo israeliano noto in Libano come Fattorie di Shebaa. I missili hanno colpito aree aperte, non si segnalano feriti.
Dall'altra parte, il presidente del parlamento libanese Nabih Berri, ha accusato Tel Aviv di aver violato il cessate il fuoco 54 volte e ha chiesto un intervento urgente per mettere fine a quelle che ha definito delle “flagranti violazioni”. Durante un'intervista rilasciata al quotidiano libanese Al Joumhouria, Berri ha condannato le “azioni aggressive” di Tsahal, inclusa la presunta demolizione di abitazioni nei villaggi al confine, il continuo sorvolo di droni da ricognizione israeliani e gli attacchi aerei, che hanno ucciso diverse persone.
Nel frattempo, Hezbollah ha rivendicato l'attacco contro la postazione delle Idf nell'area del Monte Dov con 2 razzi “a seguito delle ripetute violazioni da parte del nemico israeliano dell’accordo di cessazione delle ostilità entrato in vigore il 27 novembre”. E' quanto riferisce L’Orient Le Jour. “Poiché le consultazioni con le parti responsabili per porre fine a queste violazioni non hanno avuto successo”, proseguono gli sciiti filoiraniani, “la Resistenza islamica ha lanciato questa sera un primo avvertimento”.
“Abbiamo promesso di agire contro qualsiasi violazione del cessate il fuoco da parte di Hezbollah e questo è esattamente ciò che faremo. Il fuoco di Hezbollah contro la postazione dell’Idf sul Monte Dov incontrerà una dura risposta“. Così, sul suo profilo X, il Ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, dopo che Hezbollah ha lanciato due razzi, come "segno di avvertimento".
Intanto, secondo quanto riferisce l'emittente panaraba Al Jazeera, Israele ha condotto dei raid aerei contro la città di Yaroun e la zona di Burghaz, nel sud del Libano. Stando all’agenzia di stampa statale libanese National News Agency, le Idf hanno colpito Yaroun e le città di Shebaa, Beit Lif e Talloussa.
Anche il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha avuto parole di condanna per “gli attacchi di Hezbollah contro il Monte Dov” che “costituiscono una grave violazione del cessate il fuoco”. “Israele risponderà con la forza“, ha garantito Netanyahu, citato dal Times of Israel. “Siamo determinati a continuare a far rispettare il cessate il fuoco e a rispondere a qualsiasi violazione da parte di Hezbollah”, ha continuato, “una violazione minore sarà trattata come una violazione maggiore”.