(ADV ) La nuova ondata di contagi registrati, mai così alti negli ultimi 12 mesi in Italia (nelle ultime due settimane oltre 180.000/200.000 casi positivi al giorno), colpisce in particolare i non vaccinati che risultano poi essere la maggioranza (circa il 90%) di quelli che vengono poi ricoverati nei centri e nei reparti di terapia intensiva italiani.
Il rischio di incontrare l’infezione è quindi molto alto anche per coloro che non hanno fatto la terza dose vaccinale.
La dose “Booster”, sembra ridurre in maniera significativa la possibilità di ricovero nei reparti di terapia intensiva e di far sviluppare la malattia in forma meno grave ai soggetti a cui è stata somministrata. Il virus nella sua variante Omicron normalmente dà sintomi moderatamente lievi e può anche guarire senza aver bisogno di cure particolari o di ricovero ospedaliero, in particolare nei soggetti vaccinati.
Quindi una sempre maggiore più elevata copertura vaccinale è necessaria per tutte le fasce di età al fine di ridurre il rischio di infezione, rallentare la curva dei contagi e per limitare le complicanze.
A livello pediatrico la proiezione della curva infettiva mostra una tendenza alla crescita, in particolare per la fascia dei giovani dai 12 ai 16 anni di età. I bambini ricoverati in fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni (molti casi anche al di sotto dei 5 anni), quindi chi non ha un'adeguata copertura vaccinale tra gli adulti, mette a repentaglio la salute dei propri figli, come conferma il Dott. Andrea Campana, Responsabile del Centro Covid dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Quindi in questo momento i bambini rappresentano il bersaglio ideale del virus, poiché non vaccinati e quindi a rischio di sviluppare l’infezione e complicanze come la Mis-C, che è una sindrome infiammatoria multisistemica che può essere innescata da Sars Covid-2 e dalla sua variante Omicron nei bambini, anche in fasce d’età inferiore ai 9 anni, con manifestazioni cliniche severe quali miocardite e infiammazioni multi organo che possono interessare cervello, cuore ed apparato respiratorio. A lanciare l’allarme è la Professoressa Annamaria Staiano Presidente della Società Italiana di Pediatria e Professore ordinario presso l’Università Federico II di Napoli.
Per rallentare e ridurre il trend dei contagi che fa registrare nuovi record in Italia, oltre i vaccini che possono essere garanzia di una protezione elevata, oltre il costante utilizzo della mascherina FFP2, il distanziamento sociale, una regolare igienizzazione delle mani, gli infettivologi, i virologi e gli specialisti di settore, raccomandano l'utilizzo di dispositivi medici e complessi molecolari idonei per un’adeguata profilassi e cura dei sintomi che maggiormente si manifestano con la variante Omicron che può interessare le alte vie respiratorie, con insorgenza di mal di gola, raffreddore, dolori osteo articolari, astenia, disturbi gastro intestinali, sintomatologia che spesso si può presentare senza febbre o con febbre moderata.
Secondo gli studi promossi dal dipartimenti di Scienze Mediche Traslazionali e dal Dipartimento di Medicina Interna dell’Università Federico II di Napoli e dall’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna Geriatrica del Policlinico Agostino Gemelli di Roma, in Italia oltre che dalla Max Planck Institute for Infection Biology di Berlino e dalla Division & Infection della University College di Londra, l’utilizzo di un complesso molecolare antivirale denominato
Pirv F20, già ampiamente utilizzato nei pazienti affetti da Sindrome Post Covid e adottato con successo anche nelle cure domiciliari da molti medici per pazienti affetti da Covid-19, sembra essere un presidio medico di grande utilità per contrastare la diffusione del virus e delle sue varianti e sembrerebbe essere particolarmente efficace sulla variante Omicron (per evitare il peggioramento verso forme di malattie più gravi e per ridurre il numero di ricoveri in ospedale).
Quanto sopra è comunicato dall’Azienda Italiana
Farmagens Health Care che ha sviluppato il complesso molecolare Pirv F20, come il risultato di molti studi* che hanno dimostrato in vitro e in vivo l'efficacia antibatterica ed antivirale della glicoproteina Alfd (Antimicrobial Polypeptide Lactoferricin Derived) che veicolata dal nano vettore Lactobacillus Paracasei Subsp.19, è in grado di legarsi alle “Spike Protein”, che si trovano sulla superficie dei virus, ostacolandone il legame con le Host Cellule ACE2, riducendo così i rischi di contrarre l’infezione (blocco d'ingresso protettivo) e che in associazione alla proteina batteriolitica Lisozima (bacteria killer) è in grado di distruggere la membrana cellulare dei virus, denaturandone l’RNA o DNA (blocco replicativo).
Il meccanismo di azione, gli studi* in vitro, i dati clinici ed i risultati delle terapie somministrate (sia nei centri ospedalieri che in terapie domiciliari), suggeriscono che la terapia orale con Pirv F20, possa essere considerata uno strumento efficace per contrastare la diffusione devastante del Covid19 e delle attuali e future varianti, inclusa quella di Omicron, che al momento è prevalente e altamente trasmissibile.
Le peculiarità antivirali e immunomodulatorie del Pirv F20, quale complesso molecolare terapeutico contro un alto range di virus, incluso quello Sars-Cov 2 e delle sue varianti e gli effetti antimicrobici contro un ampio range di batteri e funghi che possono causare infezioni secondarie nei pazienti più fragili affetti da Covid-19 ed in altre patologie correlate, apre un’incoraggiante e attuale prospettiva di utilizzo del presidio medico per contrastare le infezioni virali e batteriche e per ricoprire un ruolo fondamentale per la profilassi e prevenzione, oltre che per le terapie adiuvanti riducendo il rischio di infezioni da Sars Cov-2 e delle relative varianti.
Il complesso molecolare Pirv F20, rappresenta quindi una delle strategie a disposizione di medici di medicina generale, pediatri e medici di famiglia, sicuramente utile come complemento adiuvante per gestire a domicilio e come terapia di supporto, la fase acuta dell’infezione da Sars Cov-2, delle sue varianti e nel trattamento della cura primaria della “Sindrome Post Covid”, sia in età pediatrica, che in età adulta che geriatrica.
Un dato sembrerebbe certo ed auspicabile, che trova concordi scienziati virologi ed infettivologi, in questa fase di elevatissima contagiosità di Omicron un’adeguata protezione vaccinale (terza dose), integrata con un’adeguata profilassi protettiva, insieme ad indicazioni di cure adiuvanti (Pirv F20), consentirebbe di far diminuire le probabilità di ricovero o di decesso dovute all’infezione della variante Omicron, consentendo ai singoli pazienti, in caso di contagio, un’infezione meno severa e più controllabile con sintomi più facilmente gestibili, complicanze ridotte e una negativizzazione al virus più rapida con guarigione della malattia e minor probabilità di sviluppare la “Sindrome Post Covid”.
I suggerimenti proposti, sarebbero certamente utili per ridurre drasticamente il rischio di contagio e potrebbe decretare la sconfitta della variante Omicron, rappresentando un’ulteriore prima linea di difesa in grado di proteggere sia il sistema immunitario innato che quello adattivo idoneo a salvaguardare l’epitelio delle vie aeree superiore e del sistema immune intestinale, sostenendo la barriera fisica anti infettiva contro le possibili successive varianti che dovremo comunque fronteggiare anche dopo Omicron.
*Fonti bibliografiche:
1.“Antiviral properties of whey proteins and their activity against SARS-CoV-2 infection” - Valentina Gallo, Francesco Giansanti, Alyexandra Arienzo, Giovanni Antonini, Journal of Functional Foods, Volume 89, 2022, 104932, ISSN 1756-4646,
2.“Killing of gram-negative bacteria by lactoferrin and lysozyme”- Ellison RT 3rd, Giehl TJ. J Clin Invest. The Journal of clinical investigation vol. 88,4 (1991): 1080-91. 3. “Lactoferrin as Protective Natural Barrier of Respiratory and Intestinal Mucosa against Coronavirus Infection and Inflammation.” Elena Campione, Terenzio Cosio, Luigi Rosa, Caterina Lanna, Stefano Di Girolamo, Roberta Gaziano, Piera Valenti and Luca Bianchi. International Journal 4. “Lactoferrin: an important host defence against mi- crobial and viral attack.” Valenti P, Antonini G Cell Mol Life Sci 62: 2576-2587. (2005).
5. “Severe Acute Respiratory Syn- drome Coronavirus entry into host cells: opportunities for therapeutic intervention.” Yeung KS, Yamanaka GA, Meanwell NA. Medicinal Research Reviews 26: 414-433.(2006). ( ADV)
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