Rai. E’ Davide Di Pietro il nuovo consigliere d’Amministrazione al posto di Riccardo Laganà
20 novembre anno 2023, Consiglio d'Amministrazione Rai, Elezioni per la sostituzione del consigliere Riccardo Laganà, prematuramente scomparso il 10 agosto scorso, hanno partecipato al voto 6482 dipendenti. Eletto Davide Di Pietro.
di Pino Nano
Mercoledì 22 Novembre 2023
Roma - 22 nov 2023 (Prima Pagina News)
20 novembre anno 2023, Consiglio d'Amministrazione Rai, Elezioni per la sostituzione del consigliere Riccardo Laganà, prematuramente scomparso il 10 agosto scorso, hanno partecipato al voto 6482 dipendenti. Eletto Davide Di Pietro.

Coloro che avevano diritto di voto erano 11264. Si è raggiunto il quorum con il 50% +1: 5633 votanti. Dei candidati Davide Di Pietro ha ricevuto 2372 voti ottenendo così la nomina; Fabio Spadoni (Tecnico e sindacalista Libersind) ha conquistato 1016 voti; Lorenzo Mucci (Direttore della Sede RAI di Pescara), invece, 895 voti; Riccardo Orfei (Funzionario Produzione TV): 735 voti; Palma Marino Aimone (Disability manager): 633 voti; Angela Calderone (dipendente della Direzione Relazioni Internazionali ed Affari Europei della RAI) 552 voti. Infine, ci sono state anche 279 schede bianche.

Ma chi è il nuovo consigliere d’amministrazione della RAI?

“Una persona davvero per bene”, raccontano a Viale Mazzini. Sindacalista Snater di lunga data e Vicepresidente dell’Associazione Bene Comune IndigneraiDavide Di Pietro in questi giorni ha scelto proprio il profilo Fb di Indignerai per raccontarsi ai suoi elettori e per spiegare quale sarebbe stata la sua mission una volta eletto in seno al Consiglio di Amministrazione, facendo suo prima di tutto quello che era stato lo slogan storico del suo predecessore e amico personale Ricardo Laganà “Non bisogna mai smettere di indignarsi”.

“Sono un operatore di ripresa e vorrei parlarvi di me per darvi modo di valutare la mia candidatura a Consigliere di amministrazione in rappresentanza dei dipendenti Rai. Ho iniziato la mia attività professionale lavorando in TV private e società di produzione varie. Nel 1997, a seguito di selezione, ho iniziato a lavorare per la Rai. Ho avuto immediatamente la sensazione di far parte di una grande famiglia e non è stato difficile stringere rapporti di amicizia con molti colleghi, grazie al lavoro di squadra che svolgo”.

Davide Di Pietro ricorda di aver avvertito immediatamente “la necessità di impegnarmi per la difesa dei diritti dei lavoratori, soprattutto quelli con contratti precari e per questo sono stato eletto Presidente dell’Associazione degli Operatori di ripresa a T.D. Nel 2009.Dopo 12 anni di precariato, sono stato assunto a tempo indeterminato. In questi anni di servizio ho approfondito e ampliato le mie esperienze di rappresentanza, svolgendo sia attività sindacali che di associazionismo. Ho inoltre maturato la profonda convinzione che quello dei dipendenti Rai è un lavoro speciale, perché diamo vita ad un Pubblico Servizio per la cittadinanza che ha avuto e può ancora avere un enorme potenziale di sviluppo civico e sociale per il Paese”.

E arriviamo al 2011, anno in cui “Questa consapevolezza mi ha portato a fondare, insieme ad un gruppo di amici e colleghi, l’Associazione Rai Bene Comune Indignerai, di cui sono stato nominato vice presidente”. Ma non contento di questo- racconta il neoconsigliere d’amministrazione della RAI- “Allo scopo di “contaminare” il Sindacato con le idee dell’Associazione, ho continuato il mio impegno, venendo inizialmente eletto da indipendente nella RSU di Roma. Ho svolto poi attività sindacali locali e nazionali, fino a diventare Dirigente nella Segreteria Nazionale dello Snater, Segretario Regionale del Piemonte e membro del Direttivo Nazionale del settore Radiotelevisioni”.

In realtà il grande patrimonio fotografico di Indignerai ce lo racconta sempre in prima fila, protagonista e battagliero in numerose attività sindacali, presidi, scioperi manifestazioni, fino ad arrivare a partecipare on prima persona insieme a Riccardo Laganà alle audizioni in Commissione Parlamentare di Vigilanza con l’amico Riccardo Laganà, sempre pronto a rilanciare l’idea di una proposta di riforma della Rai che potesse migliorare sempre di più la qualità del servizio pubblico.

Forte il ricordo che lui stesso fa del suo vecchio amico e compagno di lotta Riccardo Laganà: “Nei due precedenti mandati di consiliatura di Riccardo, prematuramente scomparso, ho avuto modo di collaborare da vicino con lui, apprendendo modalità e consistenza dell’impegno del Consigliere di amministrazione. Questo mi ha dato una profonda consapevolezza del gravoso impegno a cui mi sto candidando. Dalla vicinanza con Riccardo ho anche imparato a vedere in modo diverso la nostra azienda ed ho allargato i miei orizzonti che fino ad allora, devo ammettere, erano stati a volte limitati. Ho compreso che nella nostra realtà lavorativa, indipendentemente dal settore e dalla mansione, siamo tutti interconnessi”.

Come dire? Non c’è settore che non sia direttamente o indirettamente dipendente dagli altri.

Il principio che Davide Di Pietro rimarca in continuazione è un principio quasi sacro, tutti quelli che hanno lavorato per questa azienda sanno che tutto questo è vero fino in fondo.

“Nessuno può dirsi professionalmente al sicuro se non lo saranno tutti gli altri. Dirigenti, giornalisti, impiegati e maestranze sono sulla stessa barca e tutti insieme si naviga o si affonda”.

Nel suo messaggio elettorale affidato alla rete digitale Davide Di Pietro lo chiarisce in maniera assolutamente netta: “Avremo modo prossimamente di confrontarci e approfondire molti dei temi che riguardano la Rai ma voglio dirvi fin da subito che mi impegnerò, rimanendo indipendente e apartitico, su queste priorità:- realizzare un’azienda efficiente, trasparente ed eticamente corretta con i cittadini ed i dipendenti;- tenere aperto un canale di ascolto con tutti coloro che sentano la necessità di condividere problematiche o esporre proposte;- perseguire il riconoscimento della centralità del prodotto realizzato internamente e della qualità che lo deve contraddistinguere, garantendo che dal canone provengano le necessarie risorse”.

Ma ancora molto di più dice il neo consigliere d’Amministrazione della RAI: “Mi impegno a  lavorare per rendere il Servizio Pubblico libero da condizionamenti dei partiti per trasformarlo da filogovernativo a pluralista. E per svolgere un attento controllo sull'operato dei vari gangli aziendali al fine di verificarne la trasparenza e capacità di gestione. Fondamentale diventa attenzionare costantemente chi si occupa dei contenuti editoriali verso il rispetto delle tematiche ambientali, come la green economy, la salvaguardia del pianeta, dei suoi ecosistemi e degli animali. Tutelare e implementare programmi di inchieste giornalistiche”.

E infine il richiamo ai troppi appalti esterni dell’azienda: “Diventa fondamentale ridurre sprechi di risorse pubbliche destinate all'azienda e il ricorso ingiustificato ad appalti ed esternalizzazioni, collaborando con i sindacati e le associazioni che vorranno condividere valori, percorsi ed obiettivi. Tutto ciò rappresenta per me la continuazione di un lavoro che ho iniziato ormai da molti anni e che proseguirò nel Consiglio di Amministrazione Rai”.

Il grande popolo RAI ha creduto in lui e ha inteso dargli fiducia, votando ieri per lui in massa ed eleggendolo nuovo Consigliere d’Amministrazione della RAI.

Che dire di più? In bocca al lupo Consigliere!


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