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Il Ministro della Cultura: “Quando la storia è andata oltre ho scelto di bloccare la nomina“.
Il Ministro della Cultura: “Quando la storia è andata oltre ho scelto di bloccare la nomina“.
Maria Rosaria Boccia continua a pubblicare altre storie su Instagram in merito alla sua nomina in qualità di consigliere per i grandi eventi del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Questa notte, la 42enne ha diffuso nuove stories, in una delle quali mostra una mail del MiC, datata 10 luglio: “Gentilissima dottoressa, dando seguito a quanto anticipato per le vie brevi poco fa, le allego i contatti miei e del mio collega per qualsiasi esigenza legata alla sua nomina quale Consigliere del ministro ‘per i grandi eventi'”, recita il messaggio.
In più, ha pubblicato l'audio della telefonata avuta poco prima con il funzionario del MiC che le ha recapitato la mail, taggando direttamente la premier, Giorgia Meloni, accusata ieri di dire falsità. Questo prova che la donna registrava le conversazioni, all'insaputa dell'interlocutore.
In un'altra storia, Boccia ha pubblicato un'altra mail, del 15 luglio, avente come oggetto ‘voli Sangiuliano/Boccia‘, allegando le carte d'imbarco. Quindi, ha rivelato l'esistenza di un'altra mail, del 4 luglio, con oggetto ‘Timing 23 luglio-Pompei‘, commentando che riguardava la cerimonia di consegna delle chiavi della Città di Pompei al Ministro Sangiuliano.
“Con riferimento alle dichiarazioni riportate questa mattina dal quotidiano ‘La Stampa’, nel riaffermare tutta la mia stima e amicizia nei confronti del Vicepremier Matteo Salvini, noto con rammarico che un mio ampio ragionamento sull’obbligo che noi abbiamo di utilizzare per i nostri spostamenti solo auto poste a tutela dell’autorità, per cui chi ti accompagna deve essere con te, è stato travisato. Non era certamente mia intenzione attaccare l’onorevole Salvini, di cui ho massima considerazione e i cui comportamenti da sempre per me sono irreprensibili”. Così il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
“Te l’ho detto ieri pomeriggio al telefono e te lo ripeto stamattina: sono pronta ad applaudirti se la smetti di storpiare la realtà per coprire gente che non merita i tuoi sani valori: realtà, rispetto, responsabilità”, ha scritto su Instagram Maria Rosaria Boccia, forse rivolgendosi, anche senza citarlo direttamente, al Ministro Sangiuliano, commentando, nello specifico, quanto da lui dichiarato al quotidiano "La Stampa". “Gradirei non leggere più dichiarazioni inesatte da una persona che stimo e voglio bene – ha continuato – Al momento non commento le dichiarazioni che ho letto sul quotidiano La Stampa”.
“Quando la storia è andata oltre ho scelto di bloccare la nomina“, ha detto Sangiuliano a "La Stampa". “Non capisco come si possano chiedere le mie dimissioni, non ho fatto nulla di male, né a livello giuridico, né a livello istituzionale”, ha proseguito il Ministro, che ieri aveva incontrato la premier, Giorgia Meloni, a Palazzo Chigi, e riaffermato di non aver speso denaro per la 42enne, così come di non averle mai rivelato informazioni sensibili o documenti riservati in merito all'organizzazione del G7 Cultura.
“È solo gossip“, ha detto Sangiuliano, stando a "La Stampa", sfogandosi con amici e collaboratori. Se lei ha scritto di non aver “mai pagato nulla” durante le trasferte di quest'estate, ha proseguito, è perché “ho pagato tutto io con la mia carta di credito personale”.
In merito all'utilizzo dell'auto blu, il Ministro ha chiarito “che non è un’auto blu, ma un’auto con tutela dei carabinieri, che devo usare per ogni spostamento per ragioni di sicurezza. Lei ci è salita sempre e solo con me, mai da sola. Sempre per brevi tragitti, magari verso la stazione”.
Il rapporto che, poi, si è instaurato, avrebbe portato il Ministro a non spingersi oltre la collaborazione professionale: “È il motivo per cui abbiamo bloccato la sua nomina come consigliera per i grandi eventi. Aveva il curriculum e le carte in regola per svolgere quel ruolo, ma quando la nostra reciproca stima professionale è diventata un fatto privato, io per primo ho ritenuto di dover fermare tutto. Dovrebbero applaudirmi per questo”. Rimane l'amarezza per come è stato raffigurato in questi giorni, così come restano le difficoltà nella vita privata e la sofferenza per questa situazione: “La cosa si è interrotta e basta, non c’è altro da dire”.
Su Instagram, Boccia ha pubblicato anche alcuni video, girati con delle telecamere nascoste in un paio di occhiali da sole, in cui si vedono i corridoi e le sale di Montecitorio. I video, rilanciati dalla giornalista Selvaggia Lucarelli, risalirebbero a maggio, e sono stati registrati, secondo quanto detto dalla Boccia nelle stesse storie, con un paio di occhiali Ray-Ban Meta.
“Per quanto tempo un ministro può continuare a mentire agli italiani? È possibile che un rappresentante del governo cambi versione ogni giorno e non sia in grado di spiegare nelle sedi istituzionali i dettagli di una vicenda che sta imbarazzando il governo anche a livello internazionale? Sangiuliano è ancora nelle condizioni di guidare il ministero della Cultura in autonomia o è sotto ricatto?”. A chiederlo è la Capogruppo del Pd in Commissione Cultura alla Camera, Irene Manzi, dopo che Maria Rosaria Boccia ha pubblicato altri materiali, anche audio, che “smentiscono per l’ennesima volta le ricostruzioni che il ministro Sangiuliano sta fornendo sulla vicenda della nomina mai formalizzata di una sua collaboratrice”.
“Le ricostruzioni che Sangiuliano sta facendo trapelare alla stampa in modi del tutto inconsueti - prosegue Manzi - vengono quotidianamente smentite sui social dove una persona esterna all’amministrazione sta pubblicando audio, video e scambi di mail che dimostrano come la segreteria del ministro della cultura abbia lavorato per organizzare i viaggi e i soggiorni di una persona che non aveva alcun titolo per partecipare a missioni istituzionali. E che il gabinetto del ministro e altri uffici del Mic hanno condiviso con questa persona materiale riservato legato all’organizzazione del G7 permettendole di partecipare a riunioni e incontri con funzionari dello stato in cui si parlava anche di questioni economiche. Siamo davanti a una gestione del tutto opaca della cosa pubblica”.
“Per quale ragione alcuni soggetti privati hanno dichiarato di aver pagato le spese di viaggio e i soggiorni del ministro, della sua scorta e della sua delegazione? Perché quei favori? Serve chiarezza anche su questi aspetti”, conclude la parlamentare, chiedendo di nuovo a Meloni e Sangiuliano di “riferire in parlamento prima del G7 cultura”.
“Può un Ministero come quello della Cultura e un intero governo essere ostaggio dei post sui social di una privata cittadina che puntualmente smentisce e getta ombre sulle dichiarazioni di Gennaro Sangiuliano? Può un Paese come l’Italia vedere le sorti di un esponente del suo governo essere appese ad una soap opera di serie B la cui trama è infarcita ogni giorno della crescente cialtroneria del suo protagonista? Può una Presidente del Consiglio che si rispetti, in un momento tanto cruciale per il Paese e con dossier delicatissimi di cui occuparsi, spendere il suo tempo appresso agli aggiornamenti del canale social di Maria Rosaria Boccia da Pompei?
Visto che fino ad adesso Meloni e Sangiuliano continuano a tergiversare, glielo diciamo noi: no, non è possibile. Gennaro Sangiuliano deve venire il prima possibile in Parlamento a chiarire tutto: non bastano le lettere ai giornali e i colloqui privati con Giorgia Meloni. È in gioco il prestigio di quelle istituzioni che ogni giorno stanno calpestando”. E' quanto dichiarano, in una nota, i Capigruppo del M5S in Commissione Cultura al Senato e alla Camera, Luca Pirondini e Antonio Caso.
“Non è questione di fidarsi o non fidarsi. Sono dati ufficiali, oggettivi. Non è stato speso un euro di soldi pubblici per l’ipotetica consulenza, che poi non si è verificata, di Maria Rosaria Boccia. Quindi non è una vicenda di interesse pubblico. Non sono stati visionati documenti importanti per la sicurezza nazionale. Quindi di che parliamo? Di gossip“. Lo ha detto il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, ai microfoni del programma di Rai3 "Agorà Estate".
“Io non sono qualificato per dare consigli a nessuno. Io non ho nemmeno una pagina di Facebook e di Twitter, perché sono fonti molte volte di equivoci e di fake news. Certamente, l’invito alla cautela quando si occupano posti di responsabilità. Ma questo non significa affatto che sia una critica, vedremo come andrà”. Così, a SkyTg24, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha replicato ad una domanda in merito al caso del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.