Speranzon (FdI): "In Veneto tridente per la legalità contro la criminalità"
"L’obiettivo è quello di arrivare ai vertici criminali per smantellare le organizzazioni".
(Prima Pagina News)
Venerdì 24 Marzo 2023
Venezia - 24 mar 2023 (Prima Pagina News)
"L’obiettivo è quello di arrivare ai vertici criminali per smantellare le organizzazioni".
“Il Governo Meloni è pronto a mettere in campo un tridente per la legalità contro la criminalità a Mestre e Venezia. I sottosegretari di Stato al Ministero dell’Interno Vanda Ferro ed Emanuele Prisco, in stretta collaborazione con il nuovo prefetto di Venezia Michele di Bari stanno infatti attivando una sinergica collaborazione operativa per un piano d’intervento sulla complessa situazione che ha come fulcro la centralità della stazione di Mestre, diventata uno degli snodi dei traffici di stupefacenti di un territorio talmente ampio che supera i confini regionali.

Ma non solo, anche le criticità del Centro Storico sono nell’agenda di lavoro, per un piano ampio che affronti e dia risposte al problema grande criminalità organizzata nella città di terra ed insulare".

La conferma arriva dal senatore veneziano di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon.

“Ho suggerito di applicare il modello stazioni sicure anche nella nostra città – spiega Speranzon – e grazie alla grande disponibilità dei sottosegretari Ferro e Prisco è stata pianificata un’accelerazione ad alto livello istituzionale sulla questione, e sulla quale si sta già lavorando. Interventi di tipo sociale, in questa fase acuta sono come un ombrello rotto sotto il diluvio, servono a poco.

Quello che è importante e su cui si sta lavorando fattivamente è un maggior presidio del territorio a contrasto dei fenomeni criminali che ha dimostrato capacità organizzative tali da sapersi ricostruire ed adattarsi al già ampio dispiegamento di forze messe in campo. Ma non solo, l’obiettivo è quello di arrivare ai vertici criminali per smantellare le organizzazioni, non solo indebolirle.

E’ comunque inutile cercare di nascondere un altro problema sotto il tappeto; la manovalanza bassa, intermedia e spesso le loro apicalità, sono composte non più da criminali locali, ma da extracomunitari che, come il caso della mafia nigeriana, continuano ad attingere nuove risorse tra i disperati che approdano sulle nostre coste.

Disperati che fuggono dal loro paese nella speranza di trovare qui un futuro migliore ma che sono già parte di un grande meccanismo criminale che invece della redenzione promessa, ha per loro il posto già pronto per rinforzare le fila dei sodalizi criminali”.

Peraltro, sulla scorta delle attività di controllo e di vigilanza del territorio mestrino, recentemente nel corso di riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica è stato adottato un nuovo modello operativo, attuando le ultime disposizioni del Ministro Piantedosi in materia di piani di controllo per la sicurezza delle aree urbane adiacenti alle stazioni ferroviarie.

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