Ucraina, Casa Bianca: "L'incontro fra Trump e Putin si svolgerà a Anchorage". Zelensky: "Non ci ritireremo dal Donbass"

Il Presidente ucraino: "L'incontro in Alaska è una vittoria personale per Putin". Lavrov sente Rubio, focus sull'incontro tra i due Presidenti.

(Prima Pagina News)
Martedì 12 Agosto 2025
Roma - 12 ago 2025 (Prima Pagina News)

Il Presidente ucraino: "L'incontro in Alaska è una vittoria personale per Putin". Lavrov sente Rubio, focus sull'incontro tra i due Presidenti.

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e quello russo Vladimir Putin, si incontreranno a Anchorage, in Alaska. Lo ha reso noto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.

"Non voglio rivelare le conversazioni private fra il presidente Usa e Volodymyr Zelensky. Posso dirvi che il presidente ha un profondo rispetto per tutte le parti", ha aggiunto, evidenziando che gli Stati Uniti sono "molto impegnati con Zelensky e l'Europa".

Per Trump, ha proseguito, l'incontro con Putin è un "esercizio di ascolto". Il Presidente "ha sempre detto di voler la pace. Ma questo è un incontro bilaterale con una delle due parti in guerra. Servono tutte e due le parti per un accordo", ha continuato Leavitt, ricordando che il tycoon ha fatto più di Joe Biden per cercare di mettere fine alla guerra tra Mosca e Kiev.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky esclude il ritiro delle truppe di Kiev dal Donbass, qualora dovesse esserci un accordo di pace con la Russia, dopo che Trump ha suggerito che le due parti in guerra avrebbero dovuto cedere porzioni di territorio. "Non ci ritireremo dal Donbass... se ci ritiriamo oggi dal Donbass - le nostre fortificazioni, il nostro territorio, le alture che controlliamo - apriremo chiaramente una testa di ponte per i russi per preparare un'offensiva", ha dichiarato Zelensky, parlando con i giornalisti.

Per Zelensky, l'incontro con Trump giovedì in Alaska è "una vittoria personale" per Vladimir Putin. "Innanzitutto, avrà un incontro sul territorio americano, il che è per lui una vittoria personale", ha proseguito, aggiungendo che, grazie a questo incontro Putin uscirà "dall'isolamento" e eventuali sanzioni Usa contro Mosca saranno ritardate.

Il Ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, ha sentito telefonicamente il Segretario di Stato americano Marco Rubio sulla preparazione dell'incontro tra Trump e Putin. E' quanto fa sapere il Ministero degli Esteri di Mosca, citato dall'agenzia di stampa russa Tass.

"Vediamo che l'esercito russo non si sta preparando a porre fine alla guerra. Al contrario, sta compiendo movimenti che indicano la preparazione per nuove operazioni offensive". Così, su X, il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

"Le questioni relative alla sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa vengono discusse da tutti noi insieme", ha detto, per poi ringraziare i "leader europei per il loro chiaro sostegno".

Nel contempo, ha concluso Zelensky, "sosteniamo tutti la determinazione del presidente Trump e insieme dobbiamo definire posizioni che non consentano alla Russia di ingannare il mondo ancora una volta".

I leader di ventisei Stati membri dell'Unione Europea, esclusa l'Ungheria, hanno diffuso una dichiarazione a sostegno degli sforzi del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per “una pace e una sicurezza giuste e durature” in Ucraina.

“Noi, leader dell’Unione europea, accogliamo con favore gli sforzi del presidente Trump volti a porre fine alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e a raggiungere una pace e una sicurezza giuste e durature per l’Ucraina”, recita la dichiarazione.

“Una pace giusta e duratura che porti stabilità e sicurezza deve rispettare il diritto internazionale, compresi i principi di indipendenza, sovranità, integrità territoriale e il principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza”, continua. 

“Il popolo ucraino deve avere la libertà di decidere il proprio futuro. Il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza l’Ucraina. Negoziati significativi possono aver luogo solo nel contesto di un cessate il fuoco o di una riduzione delle ostilità”, prosegue il documento. “La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ha implicazioni più ampie per la sicurezza europea e internazionale.

Condividiamo la convinzione che una soluzione diplomatica debba proteggere gli interessi vitali di sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa. L’Unione europea, in coordinamento con gli Stati Uniti e altri partner con idee simili, continuerà a fornire sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all’Ucraina, nell’esercizio del suo intrinseco diritto all’autodifesa. Continuerà inoltre a sostenere e imporre misure restrittive nei confronti della Federazione Russa”, precisa.

“Un’Ucraina in grado di difendersi efficacemente è parte integrante di qualsiasi futura garanzia di sicurezza. L’Unione europea e gli Stati membri sono pronti a contribuire ulteriormente alle garanzie di sicurezza sulla base delle rispettive competenze e capacità, in linea con il diritto internazionale e nel pieno rispetto della politica di sicurezza e difesa di alcuni Stati membri e tenendo conto degli interessi di sicurezza e difesa di tutti gli Stati membri.

L’Unione europea sottolinea il diritto intrinseco dell’Ucraina di scegliere il proprio destino e continuerà a sostenere l’Ucraina nel suo percorso verso l’adesione all’Ue”, concludono i leader dei ventisei Paesi.

Adesso è "prematuro" parlare di un "cattivo accordo" per l'Ucraina, nell'ambito dell'incontro in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin, sono soltanto "speculazioni". Lo ha detto una portavoce della Commissione Europea, nel corso del briefing odierno con la stampa.

"Ci prepariamo al vertice, la nostra posizione è chiara e lavoriamo con l'Ucraina perché la sua posizione sia presente al vertice", ha evidenziato la portavoce, ricordando la chiamata organizzata per domani dal Cancelliere tedesco, Friedrich Merz, a cui parteciperanno anche il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e quello degli Stati Uniti, Donald Trump. 

"L'Ucraina non è un oggetto ma un soggetto, e sicuramente non si può fare a meno dell'Ucraina nei colloqui di pace". E' quanto ha detto il Presidente della Cei (Conferenza Episcopale Italiana, ndr), Card. Matteo Zuppi, replicando ad una domanda dei giornalisti sul vertice fra Trump e Putin, in programma in Alaska il 15 agosto, a margine di una visita al Centro Fernandes, struttura della Caritas di Castel Volturno (Ce) che ospita migranti, dove sono arrivati 50 ragazzi ucraini, nell'ambito del progetto nazionale "È più bello insieme", promosso dalla Caritas Nazionale con la Cei.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

PPN
Prima Pagina News
Russia
Ucraina
Usa

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU