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L’anno accademico 2024/2025 (il 53° in ordine di tempo) è stato inaugurato all’Università della Calabria con una sontuosa cerimonia che si è svolta nell’aula magna intitolata alla memoria del primo Rettore, prof. Beniamino Andreatta, fin dal 16 gennaio 2009 alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
L’anno accademico 2024/2025 (il 53° in ordine di tempo) è stato inaugurato all’Università della Calabria con una sontuosa cerimonia che si è svolta nell’aula magna intitolata alla memoria del primo Rettore, prof. Beniamino Andreatta, fin dal 16 gennaio 2009 alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
La cerimonia del 53° anno accademico ha preso il via con l’ingresso dei cortei accademici, che ha visto la presenza di un buon numero di Rettori provenienti dalle Università collocate nel centro e nel Sud Italia rimarcando la spaccatura netta del nostro Paese anche in campo universitario e questo è fortemente penalizzante per una immagine positiva dell’Unità dell’Italia. La cerimonia di apertura è poi proseguita con l’apertura musicale a cura del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza.
Successivamente è intervenuto il rettore Nicola Leone che ha presentato un resoconto delle attività svolte nell’ultimo anno accademico, un anno caratterizzato da un intenso lavoro e grandi risultati conseguiti dall’Ateneo. Il Rettore si è soffermato in particolare, sull’importanza del reclutamento di qualità e delle collaborazioni istituzionali per consolidare e rafforzare il ruolo dell’Unical per lo sviluppo del territorio. Soprattutto per quanto sta accadendo in materia del rapporto tra l’UniCal ed il sistema Sanitario Calabrese, grazie all’istituzione della laurea specialistica in Medicina e Tecnologia Digitale, nonché Scienze Infermieristiche.
Abbiamo visto e avvertito un prof. Leone molto emozionato, tanto che durante la relazione, parlando del grande contributo e sostegno che l’Università sta ricevendo dalla regione in termini di finanziamenti destinati soprattutto all’erogazione di borse di studio, che le hanno consentito nel rapporto Censis di quest’anno di ottenere il massimo punteggio di 110, collocandola, quindi, al primo posto della graduatoria, tra le grandi Università italiane, ha finito per ringraziare il presidente della Giunta Regionale citando non il nome di Roberto Occhiuto ma quello di Principe, suscitando in Sandro, presente in aula il suo compiacimento anche perché in qualità di assessore regionale alla Cultura, Università e Ricerca si è prodigato molto anche lui durante il suo mandato nel fare avere alla nostra Università vari fondi destinati al diritto allo studio, alla ricerca e all’innovazione, al rapporto università mondo delle imprese. Temi, peraltro, che hanno fatto parte della relazione del Rettore Leone e che approfondiremo in un prossimo servizio.
Spostiamo in avanti il resoconto della lezione magistrale della prof.ssa Franca Melfi, per ragioni di scoop giornalistico, nell’anticipare che a conclusione della manifestazione celebrativa, o meglio dopo la dichiarazione augurale da parte del Rettore Leone di apertura dell’anno accademico 2024/2025, il presidente Roberto Occhiuto a conclusione del suo intervento, nell’applauso generale della folla che gremiva l’aula magna “Beniamino Andreatta”, ha annunciato che gli uffici tecnici regionali stanno lavorando alacremente sulla stesura del piano di fattibilità del nuovo ospedale di Cosenza, i cui elaborati saranno pronti per fine anno e che entro la fine del prossimo anno si dovrà vedere l’apertura del cantiere di lavoro per la realizzazione dell’opera, che a parer suo per i meriti acquisiti dall’Università in virtù della istituzione dei vari percorsi formativi e scientifici dell’area sanitaria e medica, dovrebbe essere costruito nell’area dell’Università della Calabria. Chissà che cosa avrà pensato in quel momento il Sindaco di Cosenza Franz Caruso presente in aula seduto in prima fila.
Ritornando alla cerimonia ,dopo la relazione del Rettore Nicola Leone, il moderatore Fabio Vincenzi ha dato spazio alla lezione magistrale della prof.ssa Franca Melfi dal titolo “Chirurgia digitale: nuove frontiere e prospettive”, peraltro ben presentata dallo stesso Rettore in quanto prossima docente dell’UniCal e primaria all’azienda Ospedaliera di Cosenza, figura di spicco nel panorama medico internazionale e attuale presidente della Società europea di chirurgia cardiotoracica, che ha accettato di tornare nella sua terra trasferendosi dall’Università di Pisa all’UniCal. Da ottobre Melfi insegnerà nel corso di Medicina e Chirurgia TD (Tecnologie digitali) e opererà presso l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza.
“Oggi abbiamo – ha detto la prof.ssa Melfi - una chirurgia computer integrata dove il robot costituisce solo uno degli elementi di un vasto sistema sviluppato per una chirurgia sempre piu’ personalizzata grazie all’integrazione di tecnologie avanzate come AI, sistemi di ricostruzioni virtuali 3D, Big Data, matching Learning e molto altro. Tutto questo ha un impatto significativo soprattutto in campo oncologico chirurgico. La ricerca sta spingendo sempre più verso l’integrazione di sistemi di intelligenza artificiale e deep learning, con l’obiettivo di creare robot sempre più intelligenti e capaci di apprendere dall’interazione con l’essere umano. Le innovazioni in questo settore stanno aprendo nuove prospettive per elevare l'efficacia degli interventi chirurgici. Questi progressi hanno un impatto diretto sulla qualità delle cure, contribuendo a migliorare gli esiti per i pazienti e ad aumentare l'efficienza dei sistemi sanitari. Le tecnologie avanzate non solo riducono i tempi di recupero e i costi delle cure, ma facilitano anche l'adozione di modelli organizzativi più innovativi, agendo così come un motore per l’evoluzione del settore sanitario”.
Ne parleremo più ampiamente in un prossimo servizio più dettagliato. Cosa che faremo anche a proposito degli interventi della studentessa Federica Morrone, campionessa di sport e frequentante il corso di laurea in Scienze dell’Amministrazione (bellissima ed importante testimonianza che merita una pubblicazione integrale - Attualmente gioca per la Cosenza Pallanuoto (Serie A1) ed è regolarmente convocata dalla Nazionale italiana U19.); nonché di Raffaele Caiafa intervenuto in rappresentanza del personale tecnico amministrativo del dipartimento di Scienze Aziendali e giuridiche.
A chiudere gli interventi previsti nella scaletta del programma della cerimonia inaugurale dell’anno accademico 2024/2025 dell’UniCal è stato il Presidente della Regione Roberto Occhiuto, ex studente e laureato “eccellente” dell’Università della Calabria, che con orgoglio ha subito dichiarato di essere un testimone vivente di una profezia fatta a suo tempo dal Rettore Beniamino Andreatta, che un “giorno sarebbe successo che un Rettore della stessa Università ed il Presidente della Regione Calabria sarebbero stati dei laureati UniCal”.
Abbiamo già detto in precedenza della dichiarazione che ha fatto circa la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza nell’area dell’Università; ma nel suo intervento generico e di apprezzamento del ruolo dell’Università, in gioco per lo sviluppo della Calabria, ha detto cose importanti che meritano una accurata presentazione. Condivido ad esempio circa il ruolo che l’Università può avere nell’area del Mediterraneo rispetto a varie problematiche a cominciare da quello più drammatico del flusso migratorio. E di questo Andreatta durante la sua permanenza in Calabria ne ha fatto una bandiera. Quella Università, che oggi una legge iniqua della regione Calabria sulla fusione di tre comuni ne taglia le funzioni reali rispetto al disegno della Grande Cosenza che Andreatta in persona, ne testimoniava il valore. Di ciò su Calabria live ne abbiamo trattato la materia ampiamente ed è un peccato, per sua ammissione, che non ha avuto modo di leggerli. Ci ha promesso che lo farà e rimaniamo fiduciosi che lo faccia veramente ad evitare critiche molto dure.