West Nile: settima vittima nel Lazio, è un 77enne

L'uomo era ricoverato dal 26 luglio nel reparto di terapia intensiva dell'Ospedale Isola Tiberina Gemelli di Roma.  Iss: confermati 173 casi a livello nazionale.

(Prima Pagina News)
Giovedì 07 Agosto 2025
Roma - 07 ago 2025 (Prima Pagina News)

L'uomo era ricoverato dal 26 luglio nel reparto di terapia intensiva dell'Ospedale Isola Tiberina Gemelli di Roma.  Iss: confermati 173 casi a livello nazionale.

C'è la settima vittima da virus West Nile nel Lazio. Un uomo di 77 anni, già sottoposto a dialisi, è morto all'Ospedale Gemelli Isola Tiberina a Roma, dove si trovava ricoverato dal 26 luglio in terapia intensiva.

Sempre oggi, una donna di 83 anni è morta all'Ospedale Santa Maria Goretti di Latina: secondo quanto fa sapere la Regione Lazio, "la paziente era arrivata in pronto soccorso il 24 luglio scorso. Ricoverata in rianimazione in gravi condizioni per la presenza di pluripatologie concomitanti, è deceduta nel reparto di terapia intensiva".

Nel frattempo, sarebbe stato registrato un contagio da West Nile all'Istituto Spallanzani di Roma: si tratterebbe di una donna, ma non ci sarebbe alcun collegamento con l'Agro Pontino.

Salgono a 173 in Italia dall'inizio dell'anno i casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) nell’uomo (89 nel precedente bollettino). Lo afferma il quarto bollettino della sorveglianza dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), pubblicato oggi.

Tra i casi confermati 72 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 Piemonte, 2 Lombardia, 4 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 2 Emilia-Romagna, 37 Lazio, 21 Campania, 1 Basilicata, 1 Sardegna), 14 casi asintomatici identificati in donatori di sangue, 85 casi di febbre, 1 caso asintomatico e 1 caso sintomatico. La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive fin ora segnalate, è pari al 15% (nel 2018 20%, nel 2024 14%).

“La situazione è monitorata con attenzione da tutte le istituzioni competenti, sia a livello centrale che a livello territoriale. Al momento non emergono particolari segnali di allarme - sottolinea Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di malattie infettive dell’Iss -. Ricordiamo l'importanza delle misure di prevenzione, sia quelle tese a contrastare la proliferazione delle zanzare che quelle mirate a proteggersi dalle punture. Ricordiamo inoltre, soprattutto nel caso di soggetti fragili o anziani di rivolgersi al proprio medico in caso di febbre".


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