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"Dedico questo premio ai colleghi con cui ho condiviso il mio viaggio".
"Dedico questo premio ai colleghi con cui ho condiviso il mio viaggio".
Il grande mondo dello sport si è riunito questa mattina, al Salone d'Onore del Coni, per la celebrazione del 41esimo Premio Aics di Cultura Sportiva "Beppe Viola", dedicato al grande giornalista scomparso il 17 ottobre del 1982, a soli 42 anni.
Presentata dai giornalisti Rai Marco Lollobrigida e Simona Rolandi, questa edizione ha visto premiati dieci grandi nomi dello sport e del giornalismo sportivo. Tra loro, anche il giornalista, autore televisivo e Direttore di Prima Pagina News, Maurizio Pizzuto. "Sono contento per questo premio, che in precedenza è stato consegnato a tanti nomi importanti, e questo mi riempie di orgoglio", ha detto Pizzuto, per poi dare un consiglio ai giornalisti: "Seguite il vostro cuore". Il premio, ha proseguito, è dedicato "ai colleghi giornalisti con cui ho condiviso il mio viaggio e che oggi non ci sono più". (tra questi Mario Sconcerti, Franco Zuccala, Gianni Mura, Mario Cappelli, Nicola Navazio, Pino Rigido, Gianfranco Tobia, Antonio De Bartolo, Alberto Mandolesi, Alfonso Liguori, Roberto Stracca, Stefano Celestri, Franco Lauro e Giampiero Galeazzi).
Tra gli altri premiati, quest'anno, anche l'ex schermitrice Elisa Di Francisca, Medaglia d'Oro alle Olimpiadi di Londra 2012 nel fioretto individuale e a squadre, la Presidente della Federazione danza sportiva Laura Lunetta, la Fondazione Roma, ente morale che opera nel sociale, il Presidente di Sport e Salute Spa Marco Mezzaroma, l'arbitro Daniele Doveri, il centrocampista della Roma Niccolò Pisilli, il centrocampista della Lazio Mattia Zaccagni e l'ex calciatore e Campione del Mondo 1982 Giuseppe Bergomi.
All'evento hanno partecipato anche il decano del giornalismo sportivo Franco Melli e il Presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Complimenti agli organizzatori - ha dichiarato Malagò - per aver legato il premio alla giornata per la violenza contro le donne, ci sono dei dati inquietanti che dobbiamo prendere in considerazione. Ho visto i premiati e ognuno ha una storia che condivido, l’Aics parla di cultura sportiva e il premio Beppe Viola rappresenta cultura sportiva. Portare avanti un premio per 41 anni in Italia non è assolutamente banale, le persone si stancano, ci sono problemi di fondi e non c’è interesse nel portare avanti una tradizione che ora si è consolidata.
Questo premio ci dà un valore aggiunto, qui ci sono dirigenti, tecnici, grandi atleti, giornalisti e tutti quanti abbiamo una responsabilità maggiore. Siamo ascoltati, dobbiamo sensibilizzare temi importanti per la cultura sportiva. Questo paese ha fatto passi enormi a livello di risultati, dobbiamo recuperare invece gli aspetti valoriali. Vediamo spesso episodi che ci fanno vergognare, sarebbe bello dare un’ulteriore spinta positiva per migliorare la cultura sportiva italiana".