Addio a Ornella Vanoni, icona della musica italiana

La celebre cantante si è spenta a Milano all'età di 91 anni.

(Prima Pagina News)
Sabato 22 Novembre 2025
Milano - 22 nov 2025 (Prima Pagina News)

La celebre cantante si è spenta a Milano all'età di 91 anni.

La musica italiana perde una delle sue colonne portanti: è morta, a 91 anni, a Milano, Ornella Vanoni.

“Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore”, è quanto si legge sul profilo X di "Che Tempo Che Fa", il programma condotto da Fabio Fazio sul Nove, dove la cantante era stata ospite molto spesso.

Nata a Milano, Vanoni studiò presso l’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler, di cui divenne allieva prediletta e compagna. Il suo esordio nel mondo dello spettacolo avvenne come attrice nel 1956, nello spettacolo di Luigi Pirandello "Sei personaggi in cerca d'autore".

L'anno dopo, debuttò come cantante con le "canzoni della mala", brani ispirati da antiche ballate dialettali, che raccontano storie di poliziotti e malfattori.

Artista a tutto tondo, Vanoni aveva uno stile interpretativo unico e sofisticato, che le permise di attraversare un repertorio che va dal pop d’autore fino alla bossa nova e al jazz, duettando con personalità del calibro di Toquinho e Vinicius de Moraes (con i quali lavorò all'album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria”), George Benson, Michael e Randy Brecker e molti altri.

Nella sua carriera realizzò, complessivamente, 112 lavori, includendo album, Ep e raccolte, con brani scritti da autori come Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante, e vendette 55 milioni di dischi.

Nel 1960 ci fu l'incontro con Gino Paoli, con cui ebbe una grande collaborazione artistica e un'intensa storia d'amore: per lei, il cantautore genovese scrisse l'indimenticabile ballata "Senza fine".

Nonostante fosse innamorata di Paoli, Vanoni sposò l'impresario teatrale Lucio Ardenzi, da cui si separò prima della nascita del figlio Cristiano. Proprio a Gino Paoli era dedicato il primo 45 giri di successo della cantante, intitolato "Cercami".

Continuò ad essere impegnata anche a teatro: tra i tanti spettacoli a cui prese parte, anche "Rugantino" di Garinei e Giovannini, in cui recitò nel ruolo di Rosetta.

Da ricordare anche le sue otto partecipazioni al Festival di Sanremo: la prima nel 1965, con “Abbracciami forte”, poi nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico).

I suoi più grandi successi discografici, però, arrivarono fuori dall'ambiente festivaliero: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).

Nella carriera sessantennale della Vanoni ci fu spazio anche per la televisione, dove fu impegnata come conduttrice, prima donna o ospite fissa, in celebri programmi, da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. Tra gli ultimi impegni, quelli da giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”.

Come attrice, infine, prese parte a film come "Romolo e Remo" di Sergio Corbucci (1961) e "7 donne e un mistero" di Alessandro Genovesi (2021), oltre allo sceneggiato televisivo "Il mulino del Po" di Sandro Bolchi (1971), e fece un cameo nella serie "La Compagnia del Cigno" (2021) diretta da Ivan Cotroneo.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

morte
Ornella Vanoni
PPN
Prima Pagina News

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU