Ancora sul podio l’Italia ai Mondiali indoor di Glasgow. Nel lungo c’è il favoloso argento di Mattia Furlani, a diciannove anni, con 8,22 realizzando la stessa misura del fuoriclasse greco Miltiadis Tentoglou che vince per il secondo miglior risultato: 8,19 contro 8,10.
Entrambi arrivano a 8,22 con il primo tentativo e poi si sfidano in un duello appassionante, risolto sul filo dei centimetri.
Per Furlani anche altri due salti sopra gli otto metri con 8,10 al quarto turno, che lo porta provvisoriamente al comando, e 8,04 al quinto. In una gara che lo vede insidiare il numero uno della specialità, campione in carica di tutto, oro olimpico, mondiale ed europeo indoor e all’aperto, chiamato a impegnarsi fino in fondo per ripetersi.
Il talento azzurro, classe 2005, diventa il più giovane medagliato di sempre nel lungo alla rassegna iridata al coperto. Ormai è protagonista tra i grandi, dopo l’oro europeo under 20 dell’anno scorso e quello under 18 della stagione precedente, e dopo il fantastico record italiano assoluto di 8,34 siglato due settimane fa. Si mette al collo il primo argento azzurro nella storia della manifestazione dopo quattro bronzi, tre di Giovanni Evangelisti (1985, 1987, 1991) e uno di Andrew Howe (2006).
Terzo posto con 8,21 al giamaicano Carey McLeod che fa tremare i primi due, a un solo centimetro.
Negli 800 metri si qualifica per la finale Catalin Tecuceanu, secondo nella sua semifinale con 1:48.13 conquistando un posto tra i migliori sei al mondo: appuntamento alle ore 22.10 di domenica.
Al femminile esce a testa alta Eloisa Coiro, quarta in semifinale in 2:00.13. Missione compiuta nel primo turno dei 60 metri per Zaynab Dosso che vince la propria batteria in 7.10 con il quarto crono complessivo e per Lorenzo Simonelli nei 60 ostacoli, avanti con il successo parziale in 7.61.
Questa sera in gara 7 azzurri, dopo il bronzo di Leonardo Fabbri nel peso di ieri: finale dell’asta con Roberta Bruni alle 20.05 e del triplo per Emmanuel Ihemeje alle 20.40, nei 3000 metri Ludovica Cavalli (ore 21.15), Pietro Arese e Federico Riva (alle 21.40) oltre alle semifinali di Lorenzo Simonelli nei 60 ostacoli e Zaynab Dosso sui 60 metri in caccia delle rispettive finali. Diretta tv su Rai 2 dalle 19.45 alle 20.30, su RaiSport dalle 20.30 alle 21.00 e di nuovo su Rai 2 dalle 21.00 alle 23.00.
“È soltanto l’inizio del viaggio - le parole di Mattia Furlani - è una giornata che rimarrà per sempre nella mia vita, una medaglia che significa tanto, più di un argento. È frutto di tante esperienze e lavoro di questi mesi. L’atletica è uno sport biologico, non ci possiamo inventare niente, bisogna solo continuare su questa strada. Non bisogna esaltarsi, ma rimanere con i piedi per terra. Alle 10 di mattina non è facile saltare per me, fosse stato pomeriggio sarebbe stato diverso. Sono entrato in pedana con tutta l’esperienza che ho acquisito e l’ho riversata tutta in questa gara”.
“È un onore sapere che l’ultimo azzurro sul podio ai Mondiali indoor nel lungo era stato Andrew Howe: lui è la storia, vincere una medaglia come lui è qualcosa di incredibile, mi emoziono troppo. Ho pensato all’oro? Certo, a ogni salto, ma Miltidias (Tentoglou, ndr) è un ‘cagnaccio’, difficile da combattere. Sapevo che aveva il salto per valere di più. Ho combattuto con tutti i mezzi che avevo”.
“Agli Europei di Roma e alle Olimpiadi di Parigi cercherò di replicare quello che è successo oggi. Il grazie va a tutte le persone che hanno lavorato per raggiungere questo risultato, a partire da mia mamma e allenatrice Khaty Seck: il merito in primis è suo. Ora bisogna continuare. Essere avvolto in questa bandiera tricolore fa un effetto pazzesco: l’ha avuta addosso chi ha fatto la storia, da Pietro Mennea a Gimbo Tamberi e Marcell Jacobs. È un grandissimo onore”.
Furlani Show - Comincia bene Mattia Furlani nel lungo con 8,22 al primo salto per replicare subito, con la stessa misura, al fenomeno greco Miltiadis Tentoglou che pochi minuti prima era balzato proprio a 8,22. È uno spettacolo per gli occhi il giovane azzurro: veloce nella rincorsa, leggero in volo, molto buono lo stacco in cui non regala praticamente niente all’asse di battuta e ottima anche la chiusura. Senza alcun timore, di fronte ai big della specialità, è in testa alla gara appaiato al campione mondiale in carica.
Lontani per il momento gli altri, con il tedesco Simon Batz (7,97) provvisoriamente terzo. Si prosegue con il 7,94 di Tentoglou e 7,91 per Furlani che quindi in classifica è al secondo posto, in base al secondo miglior risultato.
Non cambia la situazione al terzo salto: nullo (decisamente lungo, ma nullo) per il greco mentre il reatino stavolta stacca molto lontano e atterra a 7,86. Per il bronzo si fa avanti lo statunitense Jarrion Lawson con 8,06. Botta e risposta alla quarta prova: Furlani con 8,10 va al comando, grazie alla seconda miglior misura, ma Tentoglou riprende immediatamente la leadership con 8,15.
La lotta per il podio si infiamma al quinto turno perché il giamaicano Carey McLeod fa 8,21 per il terzo posto a un centimetro dai primi due che superano di nuovo gli otto metri, ma senza incrementare, con Furlani a 8,04 e Tentoglou a 8,11. Ultimo salto, con la medaglia ormai al sicuro: l’azzurro vola lontanissimo, ma è nullo.
Mattia Furlani può festeggiare l’argento, a diciannove anni: il più giovane medagliato della storia ai Mondiali indoor nel lungo, più giovane del cubano Ivan Pedroso, sul podio (oro) a vent’anni nel 1993. Si chiude la gara: 8,19 per Tentoglou che quindi vince per nove centimetri di differenza sulla seconda misura.
800: avanti Tecuceanu - Dopo 35 anni un azzurro torna in finale negli 800 ai Mondiali indoor. Ci riesce Catalin Tecuceanu che si muove bene nella sua semifinale, chiusa al secondo posto in 1:48.13 dietro allo spagnolo campione in carica Mariano Garcia (1:47.83) respingendo l’attacco nel rettilineo conclusivo dello svedese Andreas Kramer, terzo in 1:48.14, e dello statunitense Isaiah Harris, quarto con 1:48.18 e perciò eliminato.
Al via da leader mondiale dell’anno, con il sensazionale record italiano di 1:45.00 ottenuto pochi giorni fa a Madrid, il veneto stacca il pass e può sognare un piazzamento di prestigio in una finale senza africani, tutti out: la seconda batteria è dello statunitense Bryce Hoppel, unico non europeo dei qualificati, in 1:45.08 con lo stesso crono del belga Eliott Crestan. Si deve risalire al 1989 per trovare l’Italia in finale con Tonino Viali, bronzo a Budapest.
“Felicissimo, davvero tanto - esclama Catalin Tecucecanu - perché era uno degli obiettivi di questa stagione e intanto il primo è raggiunto. Domani sarà uno spettacolo, sarà una gara fantastica. C’è un livello altissimo, ma in finale proverò a giocarmela. Il salto di qualità? Sono un po’ più maturo, ci voleva esperienza, serve sbagliare per imparare”.
Tra le donne dà il massimo Eloisa Coiro in una semifinale molto veloce: la romana agguanta il quarto posto negli ultimi metri in 2:00.13, non lontana dall’eccellente 1:59.76 di venerdì. All’inizio l’azzurra rimane imbottigliata e si trova in coda al gruppo che poi si spezza per il ritmo impresso dalle prime tre: emerge la britannica Jemma Reekie (1:58.28) superando l’etiope Habitam Alemu (1:58.59), terza l’ugandese Halimah Nakaayi (1:58.91). Per sbarcare in finale sarebbe servito un crono ampiamente sotto il primato italiano, 1:59.25 di Elisa Cusma nel 2009.
Batterie - La partenza è migliorabile già dalla semifinale di stasera. Ma Lorenzo Simonelli è un piacere per gli occhi: dopo un inverno da favola (tre record italiani) apre il Mondiale con il successo nella quinta batteria dei 60hs in 7.61. Centrato il passaggio del turno verso la ‘semi’ delle 20.10 italiane, quando potrà ambire con decisione alla finale. In tanti corrono forte, però c’è un unico imbattibile, almeno sulla carta: lo statunitense primatista del mondo Grant Holloway, 7.43 in batteria. Sotto i sette e cinquanta, nel primo round, anche il francese Wilhem Belocian (7.47).
Nessun problema anche per un’altra primatista italiana, Zaynab Dosso, che in batteria nei 60 metri non rischia in partenza e poi si distende per vincere in 7.10 con netto margine sulla giamaicana Shashalee Forbes, alle sue spalle in 7.17. L’azzurra supera il primo dei tre turni con il quarto tempo: per ora il crono più veloce è il 7.02 di Julien Alfred (Saint Lucia) e della polacca Ewa Swoboda, 7.07 invece per la statunitense Aleia Hobbs.
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