Autonomia, Calderoli: "Ora si può lavorare in pace senza avvoltoi sulla testa"

"Sono contento che, dopo aver dichiarato legittima la legge, la Consulta respingendo il referendum abbia chiuso la bocca rispetto a tutte le panzane che abbiamo sentito".

(Prima Pagina News)
Martedì 21 Gennaio 2025
Roma - 21 gen 2025 (Prima Pagina News)

"Sono contento che, dopo aver dichiarato legittima la legge, la Consulta respingendo il referendum abbia chiuso la bocca rispetto a tutte le panzane che abbiamo sentito".

“Finalmente posso lavorare in pace senza più avvoltoi che mi girano sopra la testa…”. Così, al Corriere della Sera, il Ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie, Roberto Calderoli, in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale, che ieri ha dichiarato inammissibile il referendum abrogativo sull'Autonomia Differenziata.

“Fermo restando che io le sentenze le rispetto sempre – sia quando eccepiscono su alcuni punti della legge, sia quando dichiarano la non ammissibilità del referendum -, i referendum abrogativi hanno requisiti a cui rispondere. E in questo caso, mancavano”, dice Calderoli.

“Da una parte sono contento che, dopo aver dichiarato legittima la legge, la Consulta respingendo il referendum abbia chiuso la bocca rispetto a tutte le panzane che abbiamo sentito: lo “spacca Italia”, la difformità dei diritti – evidenzia -. Se fosse stato così, il referendum sarebbe stato ammesso. Ora posso lavorare in pace senza più avvoltoi che mi girano sopra la testa”.

“Da un certo punto di vista, mi spiace: la consultazione popolare è un istituto fondamentale. Qui però avrebbe fatto venir meno le panzane dei cacicchi e dei loro sodali: i referendum non basta indirli, ma garantire la partecipazione del 50 piu un voto. Qualcuno si era illuso. Finora abbiamo sentito solo la voce dei contrari, con il referendum avremmo sentito tutta l’Italia”, continua.


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