Confcooperative: in Italia le foreste assorbono 46 mln di tonnellate di Co2

A Roma l'evento organizzato in occasione della Giornata internazionale delle foreste.

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Venerdì 21 Marzo 2025
Roma - 21 mar 2025 (Prima Pagina News)

A Roma l'evento organizzato in occasione della Giornata internazionale delle foreste.

L’Italia è uno dei principali paesi europei per copertura forestale: si stima che nel 2025 la superfice boschiva potrebbe sfiorare i 12 milioni di ettari, raggiungendo il 40% della superficie nazionale. Questo immenso patrimonio boschivo, secondo l’ultimo Rapporto sullo stato delle foreste e del settore forestale in Italia del Ministero dell’Agricoltura, assorbe e sottrae all’atmosfera in un anno 46,2 milioni di tonnellate di anidride carbonica, l’equivalente di 3 volte e mezzo le emissioni di CO2 prodotte in un anno nella provincia di Milano (13,5 milioni, fonte Ispra).

È questo uno dei principali dati diffusi oggi a Roma nell’ambito dell’evento organizzato da Confcooperative in occasione della Giornata internazionale delle foreste. «Per garantire gli enormi benefici che derivano dalle foreste – ha dichiarato Mario De Angelis, presidente del settore Forestale di Fedagripesca Confcooperative – diventa sempre più imprescindibile una gestione attiva e sostenibile delle aree forestali. Ciò al fine di evitare che il patrimonio boschivo venga abbandonato a sé stesso e riuscire nel contempo ad incrementare le tonnellate di C02 assorbite dalle foreste, che finirebbero altrimenti per contribuire al riscaldamento globale».

L’importanza della cooperazione forestale 

“La cooperazione forestale – spiega ancora De Angelis – riveste un ruolo di primo piano in un momento storico in cui le foreste soffrono a causa dei cambiamenti climatici e le aree interne montane subiscono l’abbandono da parte delle nuove generazioni. Migliorando la gestione dei boschi non protetti da vincoli e in grado di fornire legno, potremmo anche ridurre la dipendenza del nostro paese dalle importazioni di legno grezzo”.

Cosa fanno le cooperative forestali 

Le 107 cooperative forestali associate a Confcooperative, che contano 1.700 soci e 1.000 addetti, operano principalmente nelle aree montane e nelle aree parco e si occupano di attività collegate alla forestazione e alla gestione delle risorse del bosco, alla difesa del suolo, alla prevenzione e alla cura del territorio attraverso moderni metodi di ingegneria. Eseguono inoltre lavori di protezione ambientale, realizzano progetti e iniziative nell’ambito del turismo ambientale, in collaborazione con i soggetti pubblici e privati, contribuendo così a dare risposte efficaci alle esigenze economiche locali, specie in aree marginali e a rischio abbandono.

Il docufilm “Quello che le foreste non dicono

Proprio per valorizzare il ruolo della cooperazione forestale Confcooperative ha realizzato, con il sostegno di Fondo Sviluppo, il docu-film “Quello che le foreste non dicono”, presentato oggi in anteprima a Roma alla presenza del Sottosegretario di Stato on. Luigi D’Eramo. La regia del film è di Tancredi Di Paola, giovane regista barese, la sceneggiatura di Luigi Torreggiani di Compagnia delle Foreste. Attraverso le testimonianze dei “custodi” delle foreste, ovvero i tecnici e i professionisti forestali del mondo cooperativo, il docu-film esplora con una narrazione coinvolgente la bellezza e la complessità degli ecosistemi forestali italiani, focalizzandosi su diverse regioni come la Puglia, la Sardegna, l’Emilia-Romagna e il Friuli-Venezia Giulia.

“Le foreste parlano un linguaggio che pochi sanno ascoltare – ha spiegato il regista Di Paola –. Quello che le foreste non dicono è un viaggio attraverso i paesaggi italiani, tra mani che lavorano la terra e boschi che custodiscono storie antiche. Un racconto di cura e resistenza, dove la gestione sostenibile del territorio diventa il filo invisibile che lega passato, presente e futuro”.

“In un’epoca segnata dal cambiamento climatico e dall’abbandono delle terre – ha aggiunto lo scrittore e giornalista Luigi Torreggiani, che ha scritto la sceneggiatura – la gestione responsabile del territorio diventa una risposta concreta alle sfide globali. Le cooperative forestali, gli artigiani, i coltivatori, e i cittadini attivi ci mostrano come la sostenibilità non sia solo un concetto astratto, ma una pratica quotidiana che incide sulla qualità della nostra vita”.

Una diversa narrazione della cooperazione forestale 

“La realizzazione del docufilm – ha concluso Mario De Angelis – è stato il primo tentativo, speriamo riuscito, di avviare una diversa narrazione della cooperazione forestale, che utilizzi una comunicazione di tipo emozionale. Attraverso il ricorso ad immagini e un linguaggio visivo evocativo, lo spettatore è invitato a meditare e riflettere non solo sul ruolo delle foreste e dei boschi, ma anche su come il paesaggio sia un organismo sempre vivo e modellato dalla presenza e dal ruolo degli uomini”.


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