Libri: la "Melancholia" di Jon Fosse torna in libreria
Uno dei libri più evocativi e magnetici dello scrittore novergese torna disponibile dal 10 dicembre, in occasione della consegna del Nobel.
(Prima Pagina News)
Venerdì 01 Dicembre 2023
Roma - 01 dic 2023 (Prima Pagina News)
Uno dei libri più evocativi e magnetici dello scrittore novergese torna disponibile dal 10 dicembre, in occasione della consegna del Nobel.
Torna in libreria "Melancholia", uno dei libri più evocativi e magnetici dello scrittore norvegese Jon Fosse, Premio Nobel 2023 per la Letteratura.

L'opera sarà di nuovo disponibile dal 10 dicembre, giorno in cui l'autore riceverà ufficialmente il Nobel, a lui assegnato perché, come spiega l'Accademia di Svezia nella motivazione, "dà voce all’indicibile".

1853. Il giovane pittore Lars Hertervig, allievo all’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf, è un’anima irrequieta, divisa tra l’insicurezza verso il suo talento e l’amore per Helene Winckelmann, la figlia della sua padrona di casa.

L’ossessione di Lars per Helene, accesa da furiosi deliri sessuali, diventa così strabordante da costringere la famiglia della ragazza ad allontanarlo dalla stanza in cui alloggia. Senza più un posto dove andare, Hertervig passa il tempo in un locale, tra gli scherni dei suoi raffinati compagni di corso, mentre fa la posta all’appartamento dei Winckelmann dove cerca disperatamente di essere riammesso. Un limbo che, inesorabilmente, lo conduce alla follia, in un labirinto della mente a cui soltanto la sorella maggiore, Oline, può avere accesso.

1991. Uno scrittore trentenne, Vidme, resta affascinato da un quadro di Hertevig e vuole raccontarlo in un romanzo. Ma i tormenti di quel pittore attraversano i secoli e arrivano sulla pagina di Vidme, che dovrà combattere, per scrivere il libro, anche contro i propri fantasmi.

Jon Fosse cattura la luce e le ombre che illuminano le anime di due uomini lontani nel tempo. Il risultato è un romanzo immaginifico, selvaggio e intenso come il cielo del Nord, con una scrittura musicale che racconta la perdizione dell’arte e la forza di sentimenti irrefrenabili.

Il libro è stato accolto con entusiasmo dalla critica: secondo il New York Times, "è stato paragonato a Ibsen e a Beckett, ma è molto di più. Per una ragione: la sua intensa, poetica semplicità". Per Manuel Villas,"l’opera di Fosse è un enigma che restituisce vita e speranza a chi la legge. Illumina l’anima umana come sanno fare solo gli eletti", mentre nell'opinione di Karl Ove Knausgård "Jon Fosse è uno dei più grandi scrittori europei".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

PPN
Prima Pagina News

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU