Libri, Weismer: “io, guardo”. Racconti inediti
Viaggio ironico e surreale di un’anima che “guarda”, in un dialogo continuo tra l’autore e il suo doppio.
di Paola Pucciatti
Sabato 11 Marzo 2023
Roma - 11 mar 2023 (Prima Pagina News)
Viaggio ironico e surreale di un’anima che “guarda”, in un dialogo continuo tra l’autore e il suo doppio.

Che differenza c’è tra ‘vedere’ e ‘guardare’? Tutte le persone  dotate di vista vedono, ma quante riescono a guardare?

Questo è il tema conduttore di questa inusuale raccolta di racconti: l’incapacità degli essere umani di mostrarsi per ciò che sono, desiderano, amano, per poi nascondere i loro impulsi e le loro emozioni dietro comportamenti scontati e rassicuranti per loro stessi, ma anche per gli altri, per il vivere sociale.

 

“Perché soffochiamo le nostre pulsioni? Per non sentirci rifiutati – afferma Andrea Weismer -  oppure perché la pedissequa osservanza delle norme equivale alla certezza di essere accettati e dunque considerati ‘normali’ e  quindi ‘affrancati’ dall’onere di pensare e di agire in maniera ‘altra’ o anche perché rapporti collaudati, seppur stanchi, sono un ambito più protetto rispetto a quello che vorremmo, tuttavia ignoto. Oppure, infine, per paura, semplicemente.

 

Questo il fil rouge del libro, non  c’è bisogno delle pupille per comprendere.

Come il titolo del primo racconto, con il protagonista che, nonostante tutto, continua il suo viaggio alla scoperta del mondo.

Presentato ad Amelia, nei saloni de La Gabelletta, da un ricco parterre a cui hanno partecipato i giornalisti Roberto Napoletano, Primo Di Nicola e Mino Lorusso, Raffaele Federici, professore  in Sociologia dei processi culturali e scrittore, Isabella Gambini, l’editrice, e naturalmente Andrea Weismer. Ambra Antonelli, autrice e critico letterario ha moderato l’evento.

L’autore, Andrea Weismer, è uno scrittore dall’ambigua identità con un nome che non conosce distinzione di genere, potrebbe essere uomo o donna. La sua identità resta un mistero legato solo all’appartenenza del genere umano.

La sua voce è quella di un autore originale e letterariamente maturo per capacità di scandagliare l’animo umano con sguardo lucido e acuto, svelandone comportamenti, fragilità e mistificazioni. La sua scrittura è un atto di coraggio proprio perché prende l’avvio “dall’ incomprensione e dalla sua perseveranza”, ma tale coraggio è sostenuto da un’attenzione puntigliosa, o meglio scrupolosa per la scelta lessicale che diventa anche piacere divertito nel declinare e giocare sulla variazione sottile, capace di farsi ritmo e melodia.

Leggendo i suoi racconti si ritrova l’assoluta bellezza della lingua italiana che viene riscoperta attraverso la scelta dei termini, indagati e conosciuti al punto di una precisione scientifica della singola sfumatura.

L’editore, Gambini, è una piccola ma attenta casa editrice, capace di scovare autori innovativi e molto interessanti.

In questo libro, scorrendo le sue pagine, Weismer trasforma il racconto sull’osservazione come strumento di indagine della realtà, non  come “necessità di sopravvivenza, ma come piacere dell’assaporare”, dove l’atto stesso di guardare diventa atto privo di finalità o giudizio.

I 16 racconti sono divisi in quattro sezioni “o meglio, quattro stadi dell’esistenza” come  sottolinea l’autore. I titoli sono tutti molto ironici: ‘Dell’incomprensione e della sua perseveranza’; ‘Dell’ineluttabile e della sua deprecazione’; ‘Della sagacia e del suo apprendimento’; ‘Della pietà e della sua costernazione’.

In tutti i racconti le atmosfere sembrano  sospese nel tempo e, quindi, sempre attuali, calate in un universo immaginifico dove il protagonista è sempre l’essere umano con i suoi paradossi, i suoi dolori, le sue contraddizioni.

Ciò che lega questi racconti è lo  sguardo di Weismer.  Lui guarda ed è  pronto a qualsiasi cosa, e lo fa presente nel titolo stesso del libro: “Io, guardo”. Quella virgola dopo il soggetto dice tutto predisponendo il lettore a diventare un suo complice.

“Io,guardo”, è un libro coinvolgente, dalle trame inusuali e inaspettate, ma sempre e comunque inevitabilmente proprie delle umane vicissitudini.

“Io, guardo” di Andrea Weismer - Gambini editore

 


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“Io, guardo” di Andrea Weismer
Gambini editore
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